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Il contributo dei volontari toscani e pistoiesi nel CIL e nei gruppi di combattimento

Alle ore 16.00, alla Saletta “Gramsci” (V.le F. Martini 42), l’ANPI C.P. Pistoia, sezione Valdinievole Centro G. Amendola e l’Associazione culturale “Antonio Gramsci” di Montecatini Terme, promuovono l’incontro: Dopo l’8 settembre 1943. Il contributo dei volontari pistoiesi e toscani nel Corpo italiano di Liberazione (CIL) e nei gruppi di combattimento, con alcuni reduci.

Per info: 3394706679




La forza delle donne 1970-2014

Venerdì 6 marzo alle ore 9.30 inaugurazione della mostra La forza delle donne 1970-2014, presso la Camera del Lavoro di Borgo dei Greci 3 a Firenze.

Interverranno:

Presiede Giuliana Cantini, giornalista

Susanna Camusso, Segretaria Generale CGIL
Valeria Fedeli, Vice Presidente Senato
Sara Nocentini, Assessore Cultura e Turismo della Regione
Mauro Fuso, Segretario Generale Camera del Lavoro di Firenze
Annalisa Tonarelli (Sociologa del Lavoro, Dipartimento Scienze Sociali, Università di Firenze)

La mostra resterà aperta fino al 26 marzo (sabato e domenica esclusi) – info 0552700549

 




I primi 40 anni dell’Istituto Gramsci Toscano

Alle ore 10.00, presso la Sala Teatina del Centro internazionale studenti “Giorgio La Pira” (via Pescioni 3 FI), l’Istituto Gramsci Toscano festeggia i suoi 40 anni di attività, con l’iniziativa Far sbocciare le radici. I primi 40 anni dell’IGT.

Introduce Marta Rapallini, Presidente IGT

Tavola rotonda: Una nuova cultura politica tra memoria e innovazione
Con: Rosa Maria di Giorgi, Cristina Giachi, Giorgio Van Straten

Per celebrare il quarantennale verrà presentato un volume che ripercorre la storia dell’Istituto e contiene saggi di Marta Rapallini, Roberto Gualtieri, Carlo Galli, Massimo D’Antoni, Massimo Adinolfi, Stefano Casini Benvenuti, Matteo Mazzoni, Mario Caciagli, Vittoria Franco, Giovanni Mari, Gaspare Polizzi.




A Prato BOMBING ART 1940-1945

Manifesto PROVINCIA LIGHTCosa accadde al patrimonio artistico pratese e toscano durante la Seconda Guerra Mondiale? BOMBING ART, la mostra che ricostruisce l’impegno per la difesa dei capolavori toscani e le distruzioni di Prato e Firenze attraverso foto, documenti inediti e filmati d’epoca è la risposta.

Dopo la presentazione alla villa rinascimentale del Mulinaccio, lo scorso autunno, la mostra arriva a Prato, a Palazzo Buonamici per far conoscere un pezzo della storia del patrimonio artistico della nostra città. L’allestimento a PALAZZO BUONAMICI sarà inaugurato sabato 21 febbraio e sarà visitabile fino al 14 marzo con orario: lunedì-venerdì 9-18, sabato 15-19 (chiuso la domenica) a ingresso libero.

A cura della Fondazione CDSE, con la collaborazione di Archivio Fotografico Toscano, Biblioteca Roncioniana, Laboratorio per Affresco “Elena e Leonetto Tintori”, la mostra ha il patrocinio di Regione Toscana, Provincia di Prato e Comune di Vaiano ed è stata realizzata in occasione del 70° anniversario della Liberazione.

La straordinaria concentrazione in Toscana di opere d’arte disseminate capillarmente in tutto il territorio impose, già dal 1940, l’adozione di misure eccezionali. A Prato, il giovane restauratore Leonetto Tintori, dopo i bombardamenti del 7 marzo 1944, che avevano frantumato anche il venerato tabernacolo di Filippino Lippi, gioiello della città, rimase per più giorni sul luogo per ricercare fra le macerie i frammenti di affresco e portarli in salvo nella sua casa di campagna.

La mostra ripercorre diversi aspetti: le misure per la difesa delle opere d’arte in Toscana (1940-1943) con esposizione di foto inedite su Prato (Duomo, pulpito di Donatello, pulpito di Rossellino e chiostro) e Firenze (Museo del Bargello, David di Michelangelo, Uffizi, tra le altre), i bombardamenti dei centri storici di Prato e Firenze, attraverso una video installazione, con approfondimento del bombardamento del tabernacolo di Filippino Lippi e del suo “avventuroso” recupero per opera di Leonetto Tintori, le ville di campagna, preziosi rifugi per le opere d’arte, per esempio la villa del Palco di Prato (ex villa Forti) e il tesoro della sinagoga di Firenze, le ville rinascimentali di Poggio a Caiano e Carmignano. Info: www.fondazionecdse.it, eventi@fondazionecdse.it, tel. 338 7852105, Facebook e Twitter FondazioneCDSE




70° Anniversario della partenza dei volontari per la guerra di Liberazione

Programma della cerimonia, organizzata dal Comune di Empoli, in occasione del 70° Anniversario della partenza dei volontari per proseguire a nord la guerra di Liberazione.

Ore 9.30 Cinema La Perla, via dei Neri 7, Raduno delle Autorità delle rappresentanze della Regione, delle Province, dei Comuni, delle Forze Armate, dei Volontari, dei cittadini.

Saluto del Sindaco di Empoli, Brenda Barnini

Interventi di:

Matteo Mazzoni, Direttore Istituto Storico della Resistenza in Toscana

Gianfranco Carboncini “Francesco”, Presidente Sezione ANPI Empoli

Paolo Masetti, Sindaco di Montelupo Fiorentino. Delegato Pace e Memoria storica Comuni Val d’Elsa

Dario Parrini, membro della Camera dei Deputati

Enrico Rossi, Presidente della Regione Toscana

Franco Marini, ex Presidente del Senato

Ore 11.30 Corteo e deposizione delle corone commemorative.




Memorie oltre Toscana

memorie oltre toscanaIl 9 febbraio alle ore 17, a Siena, alle Stanze della Memoria (via Malavolti, 9), verrà presentato il progetto “Banca delle memorie”.

Promosso dall’Istituto storico per la storia della Resistenza senese e dell’età contemporanea e dal Monte dei Paschi di Siena, il progetto intende raccogliere esperienze e storie di vita, in parte spontanee in parte autoprodotte, delle persone nate entro il 1960, senesi o che abbiamo legami consolidati con il territorio senese.

Memorie oltre Toscana è anche il nome del documentario firmato dall’artista visiva fiorentina Irene Lupi, realizzato a partire dall’esperienza del Summer Camp di Casa Giubileo 2014.

Alla presentazione parteciperanno Dario Ceccherini (ISRSEC), Massimo Cervelli (Regione Toscana), Irene Lupi, autrice del reportage, e funzionari della Banca e della Fondazione Monte dei Paschi di Siena.

 

 

 




Giorgio Castelfranco, un monument man poco conosciuto.

Sabato 31 gennaio 2015 alle ore 10.30, inaugurazione della mostra “Giorgio Castelfranco, un monument man poco conosciuto” al Museo di Casa Siviero (Lungarno Serristori 3).

La mostra prosegue fino al 31 marzo, nei seguenti orari:
sabato 10.00-18.00
domenica e lunedì 10.00-13.00

La mostra presenta documenti del fondo archivistico di Giorgio Castelfranco, conservato presso la Biblioteca Berenson di Villa I Tatti della Harvard University a Fiesole, che documentano la sua attività per la salvaguardia e il recupero del patrimonio culturale italiano nel periodo 1944-1947.

Giorgio Castelfranco (1896-1978) fu importante storico dell’arte antica e critico di arte moderna. Nel periodo tra le due guerre, il villino di Lungarno Serristori, lasciato in eredità con i suoi arredi e la sua raccolta d’arte alla Regione Toscana da Rodolfo Siviero, era l’abitazione della famiglia Castelfranco. Le leggi razziali colpirono duramente Giorgio Castelfranco che, per la sua origine ebraica, fu licenziato dalla amministrazione delle Belle Arti nel 1939 e costretto a rifugiarsi in campagna fino alla fine del 1943, quando riuscì a passare le linee e a raggiungere la Puglia. Reintegrato nella amministrazione delle Belle Arti dal nuovo governo antifascista, Castelfranco svolse un grande lavoro di salvaguardia e recupero del patrimonio culturale nazionale, tanto da poter essere considerato tra i piu’ importanti “monument man” italiani .

La vicenda di Castelfranco ricorda le ignobili conseguenze delle leggi razziali e pertanto la mostra si inserisce nel programma di manifestazioni del Giorno della Memoria.

 

 




ARCHIVI IN TOSCANA. Fare rete, sfidare il futuro

Due giornate, a Firenze – presso lo spazio “Le Murate. Progetti Arte Contemporanea” -, promosse dalla Soprintendenza Archivistica per la Toscana e dalla Regione Toscana in collaborazione con la Scuola Normale Superiore di Pisa e la Fondazione Primo Conti di Fiesole, sul tema dell’organizzazione e della percezione della memoria, questione estremamente affascinante e “sensibile”, in un momento in cui la grande mole di informazioni e suggestioni presente sulla rete rischia di perdere affidabilità, qualità e autorevolezza se non correttamente sistematizzata e contestualizzata.

Il convegno sarà aperto dal Direttore generale per gli archivi Mario Guarany e dall’Assessore alla cultura della Regione Toscana Sara Nocentini, dal Vicesindaco del Comune di Firenze Cristina Giachi, dalla Soprintendente Archivistica per la Toscana Diana Toccafondi e dal Direttore della Scuola Normale Fabio Beltram.

I lavori saranno aperti da un intervento del prof. Lorenzo Casini che parlerà del ruolo degli archivi nella riforma dei beni culturali promossa dal Ministro Franceschini, che ha visto di recente storici e ricercatori intervenire sulla stampa segnalando con accenti preoccupati la sorte futura degli archivi. Si cercherà poi di mettere a fuoco il tema delle “reti”, fondamentale per affrontare la complessità del futuro, che ha portato la Regione Toscana e la Soprintendenza ad attuare una “strategia condivisa”, con la sottoscrizione di un innovativo “Accordo di valorizzazione” che consente di condividere obiettivi e risorse nella tutela e valorizzazione degli archivi.

Uno dei primi risultati di questo accordo è il portale “ARCHIVI IN TOSCANA. Il patrimonio, le istituzioni, gli eventi”, che verrà presentato e reso accessibile al pubblico nella seconda giornata. Realizzato con il supporto tecnico della Scuola Normale Superiore, esso vuole proporsi come punto di riferimento per tutti gli interessati all’utilizzo delle fonti documentarie, pubbliche e private, presenti nel territorio regionale, offrendo un accesso facilitato ai numerosi censimenti degli archivi conservati in Toscana, a quelli in formato digitale già esistenti in rete e al complesso degli strumenti digitali di ricerca. Sul portale si potranno trovare anche mostre virtuali, percorsi tematici, notizie aggiornate sugli eventi legati al mondo degli archivi e, più in generale, alla vita culturale. Una vera mappa per orientarsi in un patrimonio archivistico, eccezionale per ricchezza e complessità…

Per sviluppare problematiche più specifiche sono stati chiamati esperti nei vari settori (gli archivi di impresa, di personalità della cultura, familiari, gli archivi del sociale, gli archivi orali e audiovisivi, ecc.). In particolare saranno illustrati casi esemplari quali il recente intervento di valorizzazione dell’archivio di Giovanni Pascoli (i cui importanti carteggi e manoscritti sono consultabili sul web), l’inventariazione delle carte di Fabrizio de André, il progetto di valorizzazione dell’archivio “senza tempo” dell’Arciconfraternita di Misericordia di Firenze; altri interventi riguarderanno il patrimonio archivistico di importanti istituzioni culturali quali l’Archivio contemporaneo del Gabinetto Vieusseux e la Scuola Normale Superiore. La discussione non si limiterà ad esaminare gli archivi “storici”: particolare attenzione verrà posta alle problematiche della conservazione del digitale e all’uso delle reti nel web. Il tema degli archivi del contemporaneo costituirà l’oggetto di una tavola rotonda conclusiva nella quale si confronteranno rappresentanti di prestigiose istituzioni quali l’Archivio diaristico nazionale di Pieve santo Stefano, la Biennale di Venezia, il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, l’Istituto storico della Resistenza in Toscana, la Rai Toscana e l’Associazione Tempo Reale.

 In una sessione parallela, contestuale agli interventi, saranno presentate in forma multimediale alcune significative realtà archivistiche e i risultati di progetti già realizzati in Toscana nell’ambito degli archivi audiovisivi, degli archivi di impresa e degli archivi personali e familiari. Il tutto scandito sulla base della percezione della memoria secondo i cinque sensi: la Vista, l’Udito, il Tatto, l’Olfatto e il Gusto, al fine di renderne più immediatamente comprensibili le varie sfaccettature.

Concluderà le due giornate un “reading” con musica dal vivo, a cura di Tempo Reale, Centro di produzione, ricerca e didattica musicale: un commento musicale accompagnerà la lettura di alcune lettere selezionate da carteggi privati otto-novecenteschi sul filo del tema del “colloquio a distanza”.

Si allega il programma.