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Svelamento targa in memoria Suore Serve di Maria SS. Addolorata protettrici degli ebrei nel 1944

In memoria della Madre M. Maddalena Cei e delle Suore che hanno nascosto nella loro casa dodici bambine ebree perseguitate durante la seconda guerra mondiale
la Fondazione Internazionale Raoul Wallenberg e l’Istituto “Suore Serve di Maria SS. Addolorata” – Firenze hanno l’onore di invitarLa allo svelamento della targa che identifica il Convento di via Faentina, 195 come “Casa di Vita”
Mercoledì, 13 gennaio 2016, alle ore 10.30
via Faentina, 195 – Firenze




Nuovo appuntamento con i seminari di storiografia in ISRT

Nell’ambito del tradizionale ciclo di incontri sulla storiografia a cura del prof. Enzo Collotti, martedì 12 gennaio alle ore 15.00 presso la sede dell’Isrt discussione sul volume:
Diego Leoni, La guerra verticale. Uomini, animali e macchine sul fronte di montagna 1915-1918, Einaudi, Torino 2015.

 




Giovanni Spadolini. Giornalista, storico e uomo delle istituzioni

Martedì 12 gennaio alle ore 14.30 inaugurazione nei locali dell’Ente Cassa di Risparmio, via Bufalini 6, della mostra storico-documentaria dedicata a “Giovanni Spadolini giornalista storico, uomo delle istituzioni” per i 90 anni della nascita, a cura della Fondazione Spadolini – Nuova Antologia. Sarà presente il Ministro per i beni culturali delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini.

La mostra (fino al 29 febbraio) è visitabile tutti i giorni lavorativi dalle 9.00 alle 19.00. Nei giorni del fine settimana vi sarà un collaboratore della fondazione ad accompagnare i visitatori alla mostra. Il prof. Cosimo Ceccuti sarà a disposizione nel week-end iniziale (sabato 16 e domenica 17 pomeriggio) e domenica 28 febbraio per il “finissage”.

Visite organizzate per le scuole.

L’invito vale altresì per l’inaugurazione della sezione dedicata alla passione per i libri di Spadolini, che avverrà mercoledì 13 gennaio alle ore 11.30 alla Biblioteca Nazionale di Firenze, piazza Cavalleggeri.




Col nome del delirio

L’Ospedale Psichiatrico Vincenzo Chiarugi di Firenze, o più semplicemente il Manicomio di San Salvi, venne inaugurato nel 1891 in una zona allora ai margini della città, oggi un’isola verde semi-abbandonata e silenziosa, sebbene ormai totalmente inglobata nel contesto urbano. San Salvi è ancora oggi un luogo carico di suggestioni che rischia di venir dimenticato, ma che racchiude in sé le storie di migliaia di pazienti che per ragioni diverse vi hanno trascorso molto, troppo tempo della loro vita. Il film è un racconto a più voci nel quale i protagonisti ci offrono la possibilità di rivivere alcune tra le pagine più significative della storia di San Salvi dal dopoguerra ad oggi. Lo spettatore è accompagnato in un viaggio che parte dalle stanze buie e sporche dei reparti e giunge alle prime gite fuori dal cancello, all’elettroshock, alle prime esperienze di art brut, fino alla festa di chiusura del manicomio e alle difficoltà che ne seguirono.

La proiezione sarà preceduta da un incontro pubblico.
Interverrano:
Alessio Bergamo, regista teatrale;
Bianca Pananti, psicoterapeuta specializzata in tecniche attive e teatrali;
Simone Malavolti, storico;
Modera il regista Marco Di Costanzo.

Per informazioni:
http://www.teatrodellelce.it/
tel. +39 055 245723
info@teatrodellelce.it

 




72° Anniversario della battaglia di Valibona

Domenica alle ore 10.00 inizieranno le celebrazioni istituzionali in piazza Vittorio Veneto da dove partirà la pedalata non competitiva “Eroi per la libertà” promossa dal Comitato di solidarietà con il popolo saharawi. L’arrivo a Valibona è previsto alle ore 12.00 quando sarà deposta la corona al cippo.

Alle 10,30, il corteo istituzionale si sposterà nella piazzetta davanti alla caserma dei carabinieri dove sarà scoperta una targa in memoria del maresciallo Pirantozzi, cui la stessa piazzetta è stata intitolata. Questi, recentemente riabilitato, fu ucciso dalle milizie fasciste a Valibona, dopo la battaglia, perché si opponeva alle rappresaglie sui civili.

La giornata sarà preceduta, sabato 2 gennaio alle 17.00 alla Biblioteca CiviCa dalla presentazione del libro Una lunga Resistenza. Microstorie a Confronto: Roccastrada e Calenzano (1922-1948), di Francesco Catastini che sarà presente all’iniziativa.




30 Dicembre, 72esimo anniversario del bombardamento di Borgo San Lorenzo

É aperta la prevendita per il concerto previsto per mercoledì 30 Dicembre alle 21,00 nella Pieve di San Lorenzo. Una serata particolare, inserita nel cartellone della stagione Lirico Sinfonica, perché si chiuderanno con questo appuntamento le celebrazioni della giornata dedicata al 72esimo anniversario del bombardamento della Città di Borgo San Lorenzo avvenuto il 30/12/1943.

La splendida e suggestiva navata della Pieve ospiterà l’Orchestra Camerata de’ Bardi, la Corale Santa Cecilia 1909 e le voci soliste del soprano Laura Andreini e del baritono Gabriele Lombardi che diretti dal Maestro Andrea Sardi, eseguiranno il Requiem op. 48 per soli, coro e orchestra di Gabriel Faurè, un capolavoro composto nel 1887.

Il biglietto, che prevede un’offerta minima dii 10 Euro, è acquistabile in prevendita presso la Biblioteca Comunale.

In occasione di questo appuntamento l’Associazione culturale “Camerata de’ Bardi” organizza per domenica 27 dicembre alle 17 presso la Saletta Pio La Torre in Via Giotto a Borgo San Lorenzo, un’iniziativa di guida all’ascolto gratuita del capolavoro di Faurè.




Resistere per l’arte. La presentazione a Firenze.

Venerdì 18 dicembre 2015, alle ore 17.00, si terrà a Firenze, presso il Palazzo Panciatichi della Regione, la presentazione del volume “Resistere per l’arte. Guerra e patrimonio artistico in Toscana” finanziato dalla Regione Toscana nell’ambito delle celebrazioni per il 70° della Liberazione. Saranno presenti: il Presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, l’Assessore Regionale Monica Barni, Matteo Mazzoni direttore dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana e Cecilia Frosinini vicedirettrice dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze.
Iniziativa realizzata in collaborazione con l’Istituto Storico della Resistenza in Toscana.




“Vestire ad Arte. Sartorie e lusso nel 900. Omaggio a Emma Bardini”

Il museo Stefano Bardini ospita dal 18 dicembre al 22 febbraio la mostra ‘Vestire ad Arte. Sartorie e lusso nel 900. Omaggio ad Emma Bardini’. L’esposizione vuole ripercorrere i cambiamenti della moda del secolo scorso seguendo il ritmo delle foto di Emma Bardini (1883-1962), la figlia dell’antiquario che dà il nome al museo e che, con indiscutibile eleganza, interpretò i cambiamenti della moda all’aprirsi del XX secolo. “Lo stile dell’antiquario Stefano Bardini si esprimeva anche nell’accurata scelta di abiti e accessori per la propria immagine pubblica, realizzati presso le più rinomate sartorie – spiega Antonella Nesi, curatrice del museo – . I due figli, Ugo ed Emma, furono introdotti dal padre nel raffinato mondo della moda. Dalle foto del tempo, spesso firmate dal grande fotografo Mario Nunes Vais, Emma (1883-1962) appare nel suo ruolo di elegante signora che interpreta i cambiamenti della moda del XX secolo. Purtroppo il ricco corredo di abiti, cappelli e accessori di Emma è andato perduto ma restano le immagini a raccontare il passaggio repentino dalle crinoline ai morbidi drappeggi, dai rigidi bustini alle ammiccanti scollature degli abiti da sera. Linee ed equilibri in costante evoluzione ma pur sempre sotto la regia di sarte esperte e di tessuti preziosi”. Farà da cornice alla mostra “Vestire ad Arte” l’esposizione, a cura di Barbara Ricchi di MVA Firenze, di numerosi manufatti dei grandi artigiani fiorentini. Due esposizioni in contemporanea, quindi, una dedicata al mondo del collezionismo e dell’antiquariato, l’altra, dedicata alla maestria che è tuttora presente nel nostro territorio. “Sul ritmo delle immagini di Emma – continua Nesi – , Beatrice Albrici, antiquario e collezionista, presenta la propria e inedita raccolta di abiti d’epoca, frutto di anni di ricerche nel bel mondo dell’aristocrazia e dell’alta borghesia italiana che permette di testimoniare i vertici raggiunti dalla produzione sartoriale italiana del 900, con i significativi passaggi della moda dagli anni ’20 agli anni ’80. Il repertorio dei 43 abiti selezionati è accompagnato da un vasto corredo di accessori, guanti, borse e cappelli”.