1

Di che reggimento siete fratelli?

A seguito di un lungo ed accurato lavoro di ricerca storica, nel giorno esatto del centesimo anniversario dell’ingresso dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale (24maggio 1915), DOMENICA 24 MAGGIO alle ore 21 di fronte al palazzo comunale di Cavriglia verrà presentato, con perfetto tempismo, il libro “Di che reggimento siete, fratelli? Cavriglia e i suoi Caduti nella Grande Guerra”, il volume frutto della ricerca che ha avuto come oggetto i circa 160 caduti del nostro territorio comunale durante la “Grande Guerra”. Fino ad oggi i soldati di Cavriglia sono stati sostanzialmente solo dei nomi incisi sulle lapidi e sui monumenti commemorativi. La ricerca, promossa dall’Amministrazione Comunale e curata da Filippo Boni e Antonella Fineschi, in collaborazione con Adalberto Scarlino, Paola Bertoncini, Andrea Ventura, Vittorio Cecconi e Sascha Bottai, ha invece ricostruito la storia dei caduti cavrigliesi, cercando di capire chi fossero quei giovani prima di partire per la guerra e di ricostituire le circostanze specifiche della loro morte. Fondamentale è stato il coinvolgimento della cittadinanza. Per quanto fondamentali siano stati i documenti conservati dal Comune di Cavriglia e quelli in possesso degli Archivi Storici Militari infatti, sono state soprattutto le famiglie che hanno fornito il contributo più efficace per restituire dignità ai caduti cavrigliesi, portando testimonianze, ricordi, fotografie, lettere e cartoline postali, onorificenze, riconoscimenti, oggetti vari, indispensabili a dare un volto ai nomi incisi sui monumenti, affinché la memoria individuale, se condivisa con tutti, diventi memoria collettiva.




Il Centenario dell’ingresso dell’Italia in guerra a Terranuova Bracciolini

L’Amministrazione Comunale, accogliendo la richiesta dell’Istituto del Nastro Azzurro, della Società Filarmonica Giuseppe Verdi e Pro Loco di Terranuova Bracciolini, al fine di non dimenticare il sacrificio ed il valore di tanti italiani, che hanno contribuito all’Unità, alla libertà ed all’indipendenza d’Italia, ha programmato due giorni di iniziative commemorative nel centenario della Grande Guerra.

– Sabato 23 Maggio ore 17.30, presso l’Auditorium Comunale “Le Fornaci”, Via Vittorio Veneto 19, Terranuova Bracciolini : spettacolo teatrale “Tapum: storie di un contadino nella grande guerra”, regia di Riccardo Vannelli, associazione culturale “Dritto e Rovescio”, e introduzione storica del prof. Carlo Fabbri.

–  Domenica 24 Maggio ore 9.15, presso piazza Unità Italiana: cerimonia dell’Alzabandiera e deposizione della Corona di alloro al monumento ai caduti, a seguire preghiera in suffragio dei Caduti in guerra, alla presenza di don Donato Buchicchio.

 Interverranno:
il Sindaco di Terranuova, Sergio Chienni;
il Presidente della Provincia, Roberto Vasai;
il Presidente della Confed. Prov. Associazioni Combattentistiche, Stefano Mangiavacchi;
il Presidente della Filarmonica “Giuseppe Verdi” di Terranuova Bracciolini, Massimiliano Rossinelli.

 Esibizioni:
della filarmonica “Giuseppe Verdi” diretta dal Maestro David Macinai;
delle voci narranti Anna Ambrosio e Jacopo Parti;
degli alunni dell’Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII” di Terranuova B.ini;
del Coro di S. Cecilia;
della solista Eva Mabellini.




Cento anni dalla Grande Guerra

La Fondazione “Nicodemo Settembrini” e il Comune di Cortona nei giorni 23 e 24 maggio celebreranno il Centenario della Grande Guerra, ricordando il sacrificio dei 600 cortonesi che vi persero la loro giovane vita. Presso il Teatro Luca Signorelli, la mattina di sabato 23 maggio sarà dedicata alle scuole e alla cittadinanza, con relazioni storiche di Mario Parigi e del prof. Zeffiro Ciuffoletti, oltre alla lettura di lettere inviate dai soldati dal fronte e si concluderà con la proiezione del film “Torneranno i prati” di Ermanno Olmi. La mattina di domenica 24 maggio, proprio a cento anni dall’entrata in guerra dell’Italia, sarà celebrata una messa nella Cappella Votiva della Basilica di Santa Margherita; poi l’inaugurazione di una targa commemorativa del Viale della Rimembranza, all’epoca dedicato alle vittime del conflitto e, in una Rugapiana imbandierata per l’occasione, corteo finale con autorità, cittadini, scolaresche e associazioni verso il Monumento ai Caduti, con deposizione di una corona e la Filarmonica cortonese che intonerà inni patriottici.
Tutti i cittadini sono invitati a partecipare all’evento.




Semi di lino cotti

Alle ore 17.30 del 19 maggio, presso la Sala dei Grandi della provincia di Arezzo, presentazione del volume Semi di lino cotti. Ricordi della prigionia di un deportato, di Giuseppe Gori.

Interventi di:
Roberto Vasai, Presidente della Provincia
Graziella Bettini, Presidente nazionale della Divisione Aqui.

Saranno presenti i curatori: Elisa Nesi e Santina Gori.




Renzino e Gianni Mineo

Il 29 giugno 1944 a Civitella in Valdichiana e alla Chiassa Superiore – due località nei dintorni di Arezzo, a nemmeno 20 km in linea d’aria l’una dall’altra – si stanno vivendo due autentici drammi.

Alla fine del giorno dei SS. Pietro e Paolo, a Civitella e dintorni si piangeranno oltre 200 morti, massacrati dai nazifascisti. Mentre alla Chiassa Superiore, le campane suonate a festa annunceranno che i 209 ostaggi sono liberi e i paesi compresi tra Giovi ed Anghiari non saranno fatti saltare in aria o incendiati.

Due partigiani i protagonisti di quella tremenda giornata: il Comandante Partigiano “Renzino” a Civitella in Val di Chiana. Il Sottotenente Partigiano Gianni Mineo alla Chiassa Superiore.

Due ragazzi poco più che ventenni, che il destino ha calato in due situazioni altamente drammatiche e che cercheranno di fare del loro meglio, da soli, con il loro temperamento e il loro cuore.

Per quasi settant’anni, a Civitella ci sarà chi riterrà responsabile della strage del 29 giugno, il Comandante “Renzino”.

Alla Chiassa invece, dove la strage fu sventata dal coraggio, dall’audacia e dall’intelligenza di Gianni Mineo, si perderanno del tutto le tracce dell’eroico partigiano di Bagheria.

Due libri di SANTINO GALLORINI (La memoria riunita e Vite in cambio, entrambi delle Edizioni Effigi di Arcidosso – GR) hanno riacceso i riflettori sulle due storie, riportando alla ribalta i due partigiani protagonisti: “Renzino” e “Gianni”.

Sabato 16 maggio, alle ore 21,00 alla Sassaia di Rigutino (Arezzo), alla presenza dell’autore, si terrà un incontro dibattito sui due rilevanti episodi della Resistenza aretina, per mettere a confronto due importanti pagine della nostra Storia.

L’iniziativa è del Comitato Rigutinese Attività Ricerche Storico Culturali, supportato da tutte le realtà sociali, culturali e sportive di Rigutino.




25 aprile a Bucine

Programma della giornata

ore 8.30 cerimonia commemorativa e una breve rappresentazione della compagnia “Camminar teatrando”

ore 9.00 inizio dell’escursione, arrivo in località Cornia.
Alcuni membri della comitiva leggeranno una breve testimonianza sui tragici avvenimenti del giugno 1944.

ore 12.30 arrivo a San Pancrazio.
Breve intrattenimento canoro con gli studenti della scuola secondaria del Comune di Bucine.
Cerimonia commemorativa alla presenza del Sindaco, deposizione di una corona di alloro davanti al Sacrario e in prossimità del roseto e recita di brani e poesie.

Il pranzo può essere al sacco oppure consumato presso il Circolo ARCI San Pancrazio (euro 10).

Prenotazioni entro il 22 aprile.

 

 

 




Ora e sempre 25 aprile

Nel 70° anniversario della Liberazione, presso il Camping Falterona Papiano – Stia, Camminata resistente dalle ore 9.30 alle ore 11.30, dibattito “Resistenza, Resistenze” dalle 10.30 alle 12.30.

Ore 13.00 pranzo popolare.

Ore 16.00 Concerto Wu Ming Contingent.




25 aprile a Cortona

Programma

Ore 9.00 celebrazione della S. Messa nella Chiesa Inferiore di San Marco Città

Ora 10.00 Convegno di cittadini, autorità, associazioni in Piazza della Repubblica. Deposizioni di corone alle lapidi delle vittime del nazifascismo.
Sfilata del corteo.
Deposizione di corona d’alloro al monumento ai caduti di tutte le guerre ed intervento commemorativo del Sindaco

Ore 12.00 deposizione corone d’alloro in loc. Falzano e in loc. S. Caterina ai cippi che ricordano  le vittime dei nazifascisti.