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Inaugurazione mostra “I tempi della memoria. Il memoriale italiano di Auschwitz”

box memoria 2015Sarà inaugurata lunedì 26 gennaio 2015, alle ore 10, nella chiesa dei Bigi in piazza Baccarini, la mostra di documenti e fotografie “I tempi della memoria. Il memoriale italiano di Auschwitz”.

L’iniziativa è frutto della collaborazione di più soggetti, tra cui il Comune e la Provincia di Grosseto, la Fondazione Grosseto Cultura, il CEDAV, l’ANPI provinciale.

Blocco 21 è il Memoriale italiano nel lager di Auschwitz, opera d’arte valore storico che sarà trasferita a Firenze, dopo anni di aspre polemiche suscitate dall’invito del Governo polacco a sostituirlo. La scelta della Regione Toscana di restaurarlo e ricollocarlo ha dato positiva conclusione al dibattito, che ha visto accanto all’Associazione nazionale ex-Deportati (ANED) una parte cospicua del mondo della cultura storica e storico-artistica italiana.

La mostra rimarrà aperta fino al 17 febbraio con orario 10-13 / 16-19.

Sono previste visite guidate per le scuole, prenotabili telefonicamente (0564 415219) o via mail (didattica@isgrec.it).

A conclusione dell’esposizione il 17 febbraio è stato organizzato un convegno, di cui sarà a breve pubblicato il programma.

Info: ISGREC, Via De’ Barberi 61 | 58100 Grosseto | tel/fax 0564 415219 | segreteria@isgrec.it | didattica@isgrec.it | www.isgrec.it




Treno della Memoria 2015

Viaggio studio in Polonia agli ex campi di concentramento e di sterminio nazisti Auschwitz- Birkenau e Auschwitz I con oltre 750 partecipanti in prevalenza studenti e insegnanti delle scuole superiori della Toscana, alla presenza dei testimoni sopravvissuti Andra e Tatiana Bucci, Marcello Martini, Vera Michelin Salomon.

Evento promosso dalla Regione Toscana in collaborazione con la Fondazione Museo della Deportazione e Resistenza di Prato.

 




Borse di studio presso il CDSE – scadenza bando 7 gennaio 2015

Grazie alla vincita del Progetto Prato la Fondazione CDSE ha indetto un concorso fotografico e di storia orale, il cui soggetto sia la storia di un luogo produttivo, di un’area artigianale, di una fabbrica della Val di Bisenzio… oggi a rischio degrado. Tutti i partecipanti al concorso otterranno un attestato di partecipazione e una pubblicazione storica curata dalla Fondazione; il o i vincitori di età compresa tra i 18 e i 30 anni otterranno una borsa di studio da svolgersi presso la Fondazione CDSE.

 

Per maggiori informazioni: http://www.fondazionecdse.it/joomla/progetto-prato-cdse
Scarica il bando: http://www.fondazionecdse.it/joomla/attachments/article/119/regolamento%20progetto%20prato%20CDSE.pdf




1974-2014: la strage del treno Italicus e la destra neofascista in Toscana

Programma del Convegno.

Spazio Alfieri (via dell’Ulivo 6) ore 9.30-13.00

Saluto della Vicepresidente della Regione Stefania Saccardi

Introduzione di Monica Galfrè, Università degli Studi di Firenze

Il racconto dei testimoni e dei familiari delle vittime: Ilaria Caldarelli, Franco Sirotti

Proiezione del film-documentario 4 Agosto ’74: Italicus, la strage dimenticata
Parteciperanno gli autori:
Alessandro Quadretti, regista
Domenico Guzzo, ricercatore storico

Palazzo Sacrati Strozzi, Sala Pegaso (piazza Duomo, 10), ore 16.00-18.30

Le risorse documentarie sulla strage del treno “Italicus” presenti presso il “Centro di documentazione “Cultura della Legalità democratica” della Regione Toscana, Leonello Toccafondi, Centro di documentazione “Cultura della Legalità democratica”

Presentazione del fondo Commissione speciale di indagine sui problemi del neo-fascismo e dell’eversione contro le Istituzioni e la legalità repubblicana 1974-1980 del Consiglio regionale toscano, Monica Valentini, Archivio del Consiglio regionale della Toscana

Presentazione dei libri: Italicus: 1974 l’anno delle quattro stragi di Paolo Bolognesi e Roberto Scardova, Edizione EIR, 2014, Italicus la bomba di nessuno di Luca Innocenti, Fuorionda edizioni 2014

Tavola rotonda – dibattito. Intervengono:

Simone Neri Serneri, presidente Istituto Storico della Resistenza in Toscana
Severino Saccardi, consigliere regionale, direttore della Rivista “Testimonianze”
Sandra Bonsanti, giornalista, Associazione Libertà e giustizia
Claudio Nunziata, sostituto procuratore della Repubblica di Bologna nel 1974
Leonardo Grassi, giudice istruttore presso il Tribunale di Bologna nel procedimento c. d. “Italicus bis”
Rosario Minna, giudice istruttore presso il Tribunale di Firenze, nel processo Italicus
Roberto Scardova, giornalista
Paolo Bolognesi, Presidente dell’Associazione fra i familiari delle vittime della strage di Bologna del 2 agosto 1980
Luca Innocenti, ricercatore

Moderatore: Stefano Marcelli, giornalista RAI

 

 




Incontri ravvicinati alle Stanze della Memoria

 

21 novembre istituto sienaVenerdì 21 novembre l’Istituto Storico per la storia della Resistenza Senese e l’età contemporanea organizza “Incontri ravvicinati”

Dalle 15.30 Le Stanze della memoria si aprono e raccontano le proprie attività attraverso visite guidate, laboratori per bambini e ragazzi, video, performance teatrali e musicali. Siete tutti invitati.

PROGRAMMA

dalle 16.30 alle 18.00
VISITA GUIDATA al percorso museale e alla mostra “Memorie per dopodomani” allestita nel ventennale della scomparsa di Franco Fortini (in collaborazione con il “CENTRO FORTINI”). Durante la visita “Schegge di teatro” con Massimiliano POLI della Compagnia LALUT.

Sala Viro
16.30
Nutella e memoria. Una merenda piena di idee per bambini e ragazzi
17.00
TOPI DALMATA e GIOCOLENUVOLE
laboratori sulla memoria per bambini e famiglie
17.30
ARESTEATRO
– laboratori di scrittura creativa per ragazzi
– laboratorio di improvvisazione teatrale

18.00
Irene LUPi presenta “Bottini”, ricerca di storia e memoria in Toscana
Incontro con gli organizzatori del Campo estivo della memoria a Casa Giubileo

Finale
Francesco BURRONi in “Letture Tozziane” con proiezione di sequenze di “Trekking urbano. Le vie della memoria nel Novecento Senese”

Al termine sarà a tutti offerto un aperitivo.

Sono gradite le prenotazioni.

 




Ricordare e ripercorre la nostra storia: il trekking urbano a Siena

“Rtrekking urbano sienaicordare e ripercorrere la nostra storia a 100 anni dalla grande guerra”: questo il titolo della XI° Giornata Nazionale del Trekking Urbano, manifestazione che si terrà venerdì 31 ottobre in 38 città italiane, tra cui Siena, città nella quale nacque nel 2003 la prima esperienza di Trekking Urbano.
L’ISTITUTO STORICO della RESISTENZA SENESE e dell’ETÀ CONTEMPORANEA ha aderito con entusiasmo al progetto che il Comune di Siena propone per questa edizione con l’apertura straordinaria delle STANZE DELLA MEMORIA, venerdì 31 OTTOBRE dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17. Nell’occasione, sarà possibile visitare il percorso museale sulla storia del fascismo e dell’antifascismo senese e vedere alcuni passi del DVD che fa parte della recente pubblicazione dell’Istituto “Trekking urbano. Le vie della memoria nel Novecento senese tra storia e letteratura”.
E’ una pubblicazione che non casualmente ha visto la luce in questo 2014, anno in cui ricorre il centesimo anniversario dello scoppio della Grande Guerra e il 70° della Liberazione di Siena. Due tappe drammatiche che hanno segnato in profondità la storia nazionale e locale di cui è possibile rintracciare memoria in tanti monumenti, targhe, cippi, strade di cui la città è ricca. Un itinerario ideale per chi voglia conoscere la città sotto altra angolatura e dare significato ad avvenimenti ed eventi che rischiano, a distanza di così tanti anni, di perdersi nel flusso continuo della storia.
La visita alle Stanze della Memoria è a numero chiuso, per cui chi è interessato è bene prenoti allo 0577 40137, tutte le mattine dalle 10 alle 12.




Di generazione in generazione. Le italiane dall’Unità ad oggi

digenerazioneingenerazioneAlle 17.00, presso la Sala Conferenze della Biblioteca delle Oblate (via dell’Oriuolo 26, Firenze), presentazione del volume a cura di Maria Teresa Mori, Sandra Pescarolo, Simonetta Soldani, Anna Scattigno, Di generazioni in generazione. Le italiane dall’Unità ad oggi, (Viella), interverranno:

Ne discuteranno
Enrica Asquer, Università di Torino
Laura Guidi, Università di Napoli Federico II
Domenico Rizzo, Università di Napoli l’Orientale
Raffaele Romanelli, Università di Roma La Sapienza

Introduce i lavori
Isabelle Chabot, Presidente della SIS




BOMBING ART 1940-1945

protezione duomo firenzeCosa accadde al patrimonio artistico pratese e toscano durante la seconda guerra mondiale? Allestita a Villa Del Mulinaccio, Vaiano, dal 5 ottobre al 30 novembre (orario di apertura: sabato e domenica ore 15.00-19.00. Ingresso libero), la mostra “BOMBING ART 1940-1945” , a cura della Fondazione CDSE, in occasione del 70° anniversario della Liberazione, con Regione Toscana e Comune di Vaiano, ed in collaborazione con Museo Casa Rodolfo Siviero, Archivio Fotografico Toscano, Biblioteca Roncioniana, Laboratorio per Affresco “Elena e Leonetto Tintori”, intende offrire risposte a questo interrogativo.

Mentre i musei si svuotavano e le ville rinascimentali si trasformavano in rifugi per opere d’arte o comandi militari, i centri storici subirono pesanti bombardamenti e perdite di antichi palazzi e chiese. Nella cornice della villa rinascimentale del Mulinaccio, la mostra ricostruisce l’impegno per la difesa dei capolavori toscani e le distruzioni di Prato e Firenze attraverso foto e documenti inediti, filmati d’epoca e i dipinti di De Chirico provenienti dalla collezione Forti-Castelfranco di Casa Rodolfo Siviero, 007 dell’arte.

Il tema “arte e guerra” negli ultimi anni ha conosciuto un interesse crescente, anche per il successo mediatico di pubblicazioni e pellicole dedicate al contributo degli Alleati nel recupero dei capolavori europei, meno nota è la dedizione alla causa della protezione e salvataggio del patrimonio artistico da parte della comunità civile toscana: dipendenti della soprintendenza, uomini di cultura, partigiani, parroci di campagna.

La straordinaria concentrazione in Toscana di opere d’arte disseminate capillarmente in tutto il territorio impose, già dal 1940, l’adozione di misure eccezionali: l’individuazione di rifugi in campagna, ritenuti in quel momento più sicuri che la città, come ricovero per le opere d’arte di chiese e musei, la protezione con coperture di legno e sacchi di sabbia delle opere inamovibili. Tra il novembre del 1942 e il gennaio del 1943, partirono da Firenze ben 174 convogli con 3107 casse contenenti dipinti e altre opere, nonché 4170 fra dipinti e sculture imballate singolarmente.

Evacuazione-delle-sculture-degli-Uffizi-dalla-chiesa-di-SantOnofrio-a-DicomanoTra la fine del 1943 e l’estate del 1944, quando la guerra si inasprisce con l’occupazione tedesca della penisola e i bombardamenti sulle città, si registrano alcuni tra gli episodi più commoventi e significativi nella difesa del patrimonio artistico toscano.

A Prato, il giovane restauratore Leonetto Tintori, dopo i bombardamenti del 7 marzo 1944, che avevano frantumato anche il venerato tabernacolo di Filippino Lippi, gioiello della città, rimase per più giorni sul luogo per ricercare fra le macerie i frammenti di affresco e portarli in salvo nella sua casa di campagna.

Con i tedeschi in ritirata, il più grande pericolo per le opere d’arte mobili toscane divennero le razzie che i nazisti iniziarono a compiere sistematicamente avanzando verso nord: centinaia di opere furono prelevate dai vari rifugi e, lungo una rincorsa per tutta Italia, scortate in depositi in Alto Adige e in alcuni casi in Austria e Germania. A tali furti si aggiunsero le intere collezioni requisite alle famiglie ebree e il Tesoro della Sinagoga di Firenze, che invano fu nascosto dalla famiglia Forti negli scantinati della Villa del Palco a Prato. Solo nel luglio del 1945, grazie a un lavoro congiunto tra Alleati e italiani, dove si distinse in particolare la figura di Rodolfo Siviero, iniziarono a tornare “a casa” i primi capolavori. Tra gli applausi e le lacrime, tutti i cittadini scesero in piazza per salutare il ritorno di un patrimonio che di fatto costituiva, così come oggi, l’identità di molte città toscane e in particolare di Firenze.

 La mostra si compone di 7 sezioni

Foto-apertura-Resistere-per-larte-versione_1-1– Le misure per la difesa delle opere d’arte in Toscana (1940-1943) con esposizione di foto inedite su Prato (Duomo, pulpito di Donatello, pulpito di Rossellino e chiostro) e Firenze (Museo del Bargello, David di Michelangelo, Uffizi, tra le altre)

– I bombardamenti dei centri storici di Prato e Firenze, attraverso una video installazione; con approfondimento del bombardamento del tabernacolo di Filippino Lippi e del suo “avventuroso” recupero per opera di Leonetto Tintori

– La famiglia Forti-Castelfranco (di origine ebrea e fondatrice della città fabbrica de La Briglia) e i rapporti con Rodolfo Siviero, famoso 007 dell’arte e De Chirico, di cui saranno esposti alcuni quadri e disegni

– Spazio video: intervista a Sonia Oberdofer, discendente della famiglia Forti; proiezione del “Combat film 1943-1945”, Guerra all’arte. Distruzioni e trafugamenti del nostro patrimonio artistico, girato dagli operatori della Quinta Armata americana a Firenze e Toscana.

– Le ville di campagna: preziosi rifugi per le opere d’arte. Approfondimento sulla villa del Palco di Prato (ex villa Forti) e il tesoro della sinagoga di Firenze. Le ville rinascimentali di Poggio a Caiano e Carmignano. Le ville di campagna della Valbisenzio e Montemurlo

– I bombardamenti agli edifici storici in Valbisenzio

– Il ritorno e il ricollocamento delle opere a partire dal 1946.

Eventi in mostra

Tutte le domeniche visite guidate alle ore 15.30 e 17.00

5 ottobre, ore 16.00 Inaugurazione della mostra

18 ottobre, ore 16.00 Saving Art, letture teatralizzate in mostra, a cura dell’Associazione Altroteatro

15 novembre, ore 15.30 La storia della famiglia ebrea Forti e il tesoro della Sinagoga, giornata di studi

29 novembre, ore 15.30 Presentazione del libro Resistere per l’arte di Alessia Cecconi

Contatti

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