1

Universalismo e particolarismo nell’ebraismo

Domenica 7 febbraio 2016

ore 9,30 – 12,00

Convegno su

UNIVERSALISMO E PARTICOLARISMO NELL’EBRAISMO

IN ONORE DI RAV JOSEPH LEVI

 

PALAZZO SACRATI STROZZI, SALA PEGASO

Regione Toscana – Piazza Duomo 10, Firenze

 

COMUNITA’ EBRAICA DI FIRENZE

via Farini 4, Firenze

ore 12,30 – 19,00




Aria di Novecento

In occasione della Domenica Metropolitana, il 7 febbraio i Musei Civici Fiorentini e l’Associazione MUS.E ospitano un evento d’eccezione al Museo Novecento. Per tutta la giornata il loggiato del museo sarà animato dall’inedita installazione artistica Aria di Novecento, realizzata dagli allievi del Liceo Artistico Leon Battista Alberti e frutto del percorso formativo svolto dai ragazzi intorno alle opere d’arte e al percorso espositivo del Museo Novecento. In tal senso, il lavoro si ispira alle spettacolari performance messe in campo dagli architetti radicali negli anni Sessanta e fa anche tesoro delle incredibili evoluzioni intercorse nel campo della moda durante il XX secolo: spunti che i ragazzi hanno rielaborato per proporre al pubblico un’installazione “anti-monumentale” con cui interagire grazie a brevi attività artistiche e da cui trarre elementi di riflessione. Durante la giornata grandi e piccini avranno infatti la possibilità di approfondire le tematiche trattate dagli allievi e di partecipare a brevi attività artistiche correlate.

Quando: domenica 7 febbraio
Orari: 10.00, 10.30, 11.00, 11.30, 12.00, 12.30, 15.00, 15.30, 16.00, 16.30, 17.00, 17.30




Firenze e i fumetti

Tre incontri promossi da Comune di Firenze, Biblioteca CaNova e Archivio del Movimento di Quartiere di Firenze, presso la sede della Biblioteca CaNova, sulle esperienze fiorentine nel mondo dei comics.

1° incontro – La Casa Editrice Nerbini e le pubblicazioni degli anni 30 (Nerbini e “L’Avventuroso”)
Venerdì 5 febbraio 2016 – ore 17
Roberto Bianchi (per una introduzione al ciclo sul tema “I fumetti nella storia, la storia nei fumetti”), Juri Meda, della Casa Editrice Nerbini, Fabio Gadducci, coautore del libro “Eccetto Topolino”, Neri Binazzi e Simonetta Soldani (“Il colonialismo nei fumetti degli anni 30”).
Coordina Moreno Biagioni, dell’Archivio del Movimento di Quartiere. Con letture di testi sui fumetti degli anni 30 [a cura del Gruppo “Nonni leggendari” della BiblioteCaNova] e la visione di copie de “L’Avventuroso” degli anni 30.

2° incontro – Le storie comiche di Jacovitti sul settimanale “cattolico” per ragazzi – della GIAC -(Jacovitti e “Il Vittorioso” )
Venerdì 19 febbraio 2016 – ore 17
Anna Scattigno (per inquadrare la nascita de “Il Vittorioso” nell’Italia sotto il fascismo [“Il Vittorioso” nasce nel 1939] ed in quella del dopoguerra e della “guerra fredda”), Leonardo Gori, coautore del libro “Eccetto Topolino” e di antologie e saggi di e su Jacovitti , Valerio Camporesi, autore di una tesi che ha una parte su “Il Vittorioso”, Franco Quercioli, lettore de “Il Vittorioso” negli anni 50.
Coordina Paola Lucarini, dell’Archivio del Movimento di Quartiere. Con letture di testi sui fumetti di Jacovitti e su “Il Vittorioso” [a cura del Gruppo “Nonni leggendari” della BiblioteCaNova] e la visione di copie de “Il Vittorioso” e di fumetti di Jacovitti.

3° incontro – Le storie di Vinicio Berti sul giornale “proletario” per ragazzi – dell’Associazione dei pionieri – (Vinicio Berti e “Il Pioniere”)
Venerdì 4 marzo 2016 – ore 17
Paolo Mencarelli (per inquadrare “Il Pioniere” nell’Italia degli anni 50), Leo Goretti, autore di un saggio contenuto nel libro “Falce e fumetto” (ed. Nerbini 2013) e Juri Meda, curatore del libro “Falce e fumetto”, un redattore di “Graphic News” – fumetti on-line sull’attualità -, Luigi Mannelli, lettore de “Il Pioniere”.
Coordina Luigi Remaschi, dell’Archivio del Movimento di Quartiere. Con letture di testi sui fumetti di Vinicio Berti e su “Il Pioniere” [a cura del Gruppo “Nonni leggendari” della BiblioteCaNova] e la visione di copie de “Il Pioniere”.




Le migrazioni internazionali: un’emergenza di lungo periodo?

Il Dipartimento SAGAS dell’Università di Firenze, L’Istituto francese, la Rivista “Passato e presente”, vi invitano, venerdì 5 febbraio alle ore 15,30 al dibattito pubblico: Le migrazioni internazionali: un’emergenza di lungo periodo? in Aula seminari, Palazzo Fenzi, via San Gallo 10, primo piano.

Intervengono:

Olivier Roy, European University Institute

Giovanni Gozzini, Università di Siena

Da dove viene l’ondata di profughi siriani? È un fenomeno transitorio o destinato a durare?
L’Europa può accoglierli? Cosa sta accadendo nel mondo islamico?
Per provare a rispondere a queste domande la rivista di storia contemporanea «Passato e presente» e l’Istituto Francese di Firenze, col patrocinio del Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo (SAGAS), organizzano una discussione pubblica con la partecipazione di Giovanni Gozzini, docente di Storia contemporanea all’Università di Siena e di Olivier Roy, docente di Mediterranean Studies all’Istituto
Universitario Europeo, uno dei massimi esperti mondiali di Islam.

 




Resistere per l’arte. L’impegno di Cesare Fasola nelle gallerie fiorentine e per il patrimonio artistico della Comunità ebraica

Giovedì 4 febbraio dalle 10 alle 13 l’ex-chiesa di San Pier Scheraggio, agli Uffizi, ospita la giornata di studi dal titolo “Resistere per l’arte. L’impegno di Cesare Fasola nelle gallerie fiorentine e per il patrimonio artistico della Comunità ebraica”. L’iniziativa si colloca nell’ambito delle celebrazioni della “Giornata della memoria 2016”.
L’incontro, a ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili, si propone di rendere omaggio – a 130 anni dalla sua nascita – a un protagonista ignoto della Resistenza e della salvaguardia delle opere della Galleria degli Uffizi e, in particolare, delle vicende legate ai beni artistici della Sinagoga fiorentina e di esponenti della Comunità.
In apertura, il programma prevede i saluti del Direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, e le introduzioni di Sara Cividalli (Presidente della Comunità ebraica di Firenze) e di Claudio Di Benedetto (Direttore della Biblioteca degli Uffizi, di cui Fasola fu un predecessore).
Quindi si susseguiranno gli interventi di Alessia Cecconi (“Il più impegnato, disinteressato e intrepido funzionario che abbia mai incontrato”), di Marta Baiardi (Razzie di beni ebraici a Firenze tra persecutori e strategie di salvataggio), di Dora Liscia Bemporad (Un tesoro recuperato. Gli arredi del Tempio Maggiore di Firenze) e di Rossella Santolamazza (Le carte di Cesare Fasola conservate in Umbria).

UNA VITA PER I BENI CULTURALI
Professore comandato in soprintendenza, presso le Gallerie fiorentine Cesare Fasola (1886-1963) si occupò dell’archivio e della biblioteca degli Uffizi, fino al pensionamento nel 1957. Su incarico del Soprintendente Giovanni Poggi e insieme a Ugo Procacci, durante l’emergenza bellica si impegnò con grande passione nella salvaguardia di una parte del patrimonio artistico pubblico e privato della città.
Nelle fasi più calde della guerra Cesare Fasola aveva quasi 60 anni e, come molti altri suoi amici e colleghi, viveva in quei mesi una pericolosa doppia vita: antifascista convinto, fu membro dell’esecutivo di emergenza del Partito d’Azione. Assieme alla moglie Giusta Nicco, docente di storia dell’arte, fu tra i rappresentanti più attivi del CLN di Fiesole, al punto da ospitare presso la sua abitazione le riunioni clandestine del comitato.
Uomo colto e riservato, Fasola dimostrò grande coraggio per tutto il periodo di guerra. Durante il luglio del 1944, con il fronte alle porte di Firenze, partì a piedi da solo per andare a Montegufoni, vicino a Montespertoli, per sorvegliare i capolavori degli Uffizi – come la Primavera del Botticelli – qui ricoverati e nello stesso tempo per prendere contatti con i partigiani del posto. Per giorni e giorni, insieme ai custodi rimasti al castello, vegliò sulle opere cercando di proteggerle dall’occupazione delle truppe tedesche e dall’acquartieramento di quelle alleate poi rischiando ogni giorno la vita.
Parallelamente e sempre su incarico del Soprintendente, nei mesi precedenti lo ritroviamo a collaborare con grande difficoltà con l’Ufficio affari ebraici della Repubblica sociale italiana.
Infatti, in applicazione della circolare ministeriale del 1° dicembre 1943, si disponeva che «all’atto di apertura di abitazioni di ebrei» al soprintendente Poggi dovesse essere richiesto l’invio sul posto di un funzionario della Soprintendenza per giudicare la tipologia dei beni ritrovati. Se fossero stati di valore artistico, la Soprintendenza avrebbe avuto la possibilità di trattenerli nei propri locali e in questo modo, come si legge negli appunti personali di Fasola, sarebbero stati in qualche modo protetti in un luogo, non razziati o dispersi, anche se strappati al legittimo proprietario. Tuttavia quasi mai la Soprintendenza fu informata e tantomeno lo fu quando furono ritrovate e requisite in due ville a Prato e Fiesole le casse del così detto “tesoro” della Sinagoga (ovvero gli arredi sacri e oggetti cultuali). Molte delle collezioni sparirono, razziate dal Maggiore Carità e dai suoi uomini (la cosiddetta “banda Carità”).
Nei primi mesi del 1944 Fasola cercò di conoscere tutti i sequestri e di fermare, bloccare, sigillare in un luogo sicuro sotto la sorveglianza della soprintendenza – come la sala blindata terrena delle Vecchie Poste – le varie collezioni requisite. Spesso si trovò a fermare gli oggetti, in mezzo ai facchini e per le scale, in un confuso andirivieni di sgombero, così come a dover vagare tra le tetre stanze di via Cavour (Ufficio Affari ebraici), via Maggio (Ufficio politico investigativo della Guardia Nazionale Repubblicana), via Bolognese (Reparto servizi speciali di Mario Carità) alla ricerca di informazioni sui dipinti requisiti agli ebrei, pretendendo il ritiro delle opere come stabilito da quelle stesse leggi emanate dai ministri della RSI. A fine giugno fu testimone coraggioso dell’ultima grande razzia di Carità prima di partire per il Nord, quando arraffò le varie casse con gli oggetti delle famiglie ebraiche accatastati alla Galleria dell’Accademia e fece sparire dalla Loggia dei Lanzi gli oggetti del “tesoro” della Sinagoga. Solo e disarmato, Fasola cercò invano di fermare le requisizioni, appellandosi a leggi e richiedendo verbali e ricevute.
Dopo mille traversie, il “tesoro” della Sinagoga tornò a Firenze solo nel 1947.




Chiesa e cultura religiosa nella Grande Guerra

Giovedì 4 febbraio alle ore 17.30 a Palazzo Strozzi, Sala ferri, il Gabinetto Vieusseux vi invita all’incontro: Chiesa e cultura religiosa nella Grande Guerra.

In occasione della pubblicazione dei volumi: Sante Lesti, “Riti di guerra Religione e politica nell’Europa della Grande Guerra” (Il Mulino); Giovanni Cavagnini, “Per una più grande Italia. Il Cardinale Pietro Maffi e la Prima Guerra Mondiale” (Pacini Editore); “La Chiesa italiana nella Grande Guerra”, A cura di Daniele Menozzi (Morcelliana)
Partecipano:
Bruna Bocchini, Nicola Labanca e Francesco Margiotta Broglio
Coordina: Fulvio Conti.




Per una rete degli archivi sindacali in Toscana

Giovedì 4 febbraio, presso la Soprintendenza archivistica in via Ginori 7 a Firenze, si terrà il Convegno “Per una rete degli archivi sindacali in Toscana” alle ore 15.00.

Convegno promosso da CGIL Regionale e IRES Toscana con il patrocinio della Soprintendenza archivistica della Toscana.

Interverranno:
Gianfranco Francese, Mirella Mei, Stefano Bartolini – Responsabili di alcuni degli archivi sindacali del territorio toscano;
Diana Toccafondi – Sovrintendente archivistica per la Toscana;
Fabio Giovagnoli – Direttore IRES Toscana;
Elisa Castellano – Responsabile degli archivi per la Fondazione di Vittorio;
Pietro Causarano – Docente dell’Università degli Studi di Firenze;
Dalida Angelini – Segretaria generale CGIL Regionale.

IN allegato Locandina con il programma dettagliato.

 




Seminario di studi sul cardinale Ermenegildo Florit

Giovedì 4 febbraio dalle ore 16 alle 19 nell’Aula magna del Seminario fiorentino (Lungarno Soderini) si terrà un seminario di studi sul card. Ermenegildo Florit, in occasione del 30° anniversario della morte (8-12-1985).

L’iniziativa nasce dal recente riordino e deposito nell’Archivio della Curia delle carte e della documentazione del cardinale Florit, che consentono di metterne a fuoco la figura di studioso ed in particolare il contributo teologico-pastorale dato alla Chiesa universale da Vescovo Coadiutore di Dalla Costa e poi da Arcivescovo di Firenze.

Moderatore: prof. Andrea Bellandi
PROGRAMMA

Saluto di S. Em. Card. Giuseppe Betori, Arcivescovo di Firenze

E. Florit, padre conciliare (1959-1965): la memoria del suo archivio (Prof. Gilberto Aranci)

Il card. E. Florit e il centenario dantesco (1965) (prof. Carlo Nardi)

Il card. E. Florit e la Commissione per la revisione del Catechismo olandese (prof. Angelo Pellegrini)

Il card. E. Florit e la traduzione italiana della Bibbia (prof. Stefano Tarocchi)

Il card. E. Florit e la revisione del Codice di Diritto Canonico (prof. Andrea Drigani)