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Alle origini dello sterminio di rom e sinti

L’Isgrec ha dedicato l’ultima Giornata della Memoria a un tema per molto tempo dimenticato dalla storiografia, il Porrajmos, termine che in lingua romanes indica la persecuzione e lo sterminio di rom e sinti durante il nazifascismo. Sul filo di questa riflessione torna a Grosseto uno dei relatori del convegno del 27 gennaio scorso, lo storico pratese Luca Bravi che da tempo collabora con l’istituto storico grossetano. All’interno degli eventi per celebrare i 25 di attività dell’istituto Bravi presenta il volume da lui curato “I destini dei bambini zingari. Educati in modo estraneo alla loro razza” (Franco Angeli) e pubblicato quest’anno. La presentazione è in programma venerdì 26 ottobre alle 17,30 al Museo di storia naturale della Maremma in strada Corsini 5 (piazza della Palma) a Grosseto. Con lo storico e curatore del volume dialoga Elena Vellati che fa parte del consiglio direttivo dell’Isgrec ed è responsabile della didattica dell’istituto.

Il volume ricostruisce la genesi storica della discriminazione degli zingari e presenta per la prima volta in lingua italiana la tesi di laurea di Eva Justin, giovane antropologa che si dedicò agli studi razziali sulla categoria “zingari” nella Germania nazista e che fu assunta nel Centro di ricerca per l’igiene razziale e la biologia criminale dell’Ufficio d’igiene del Reich. La sua tesi voleva dimostrare che includere i bambini rom e sinti nella società tedesca attraverso lo strumento della pedagogia e dell’educazione rappresentava un dispendio di risorse da parte dello Stato perché essi erano da considerare una razza geneticamente inferiore, un gruppo di persone su cui era necessario agire soltanto attraverso la sterilizzazione forzata e lo sterminio fisico. La tesi fu discussa alla fine del 1943 e nel maggio del 1944 bambini sinti e rom dell’orfanotrofio di Mulfingen – le “cavie” su cui aveva studiato Eva Justin – furono prelevati da un pullman e portati ad Auschwitz-Birkenau per essere eliminati nelle camere a gas. Una pedagogia asservita al potere si era così trasformata in strumento utile allo sterminio. L’agghiacciante tesi di laurea di Eva Justin è inserita dall’autore in un percorso lineare delle teorizzazioni e degli stereotipi sugli zingari tra passato e presente. Alcuni stereotipi infatti permangono e influenzano ancora oggi le politiche di inclusione nei confronti di rom e sinti.

Luca Bravi è docente a contratto all’Università di Firenze e si occupa di didattica della Shoah e di Holocaust studies dal punto di vista della storia dell’educazione. È consulente presso il Museo della Deportazione di Prato per i progetti legati alle politiche della Memoria della Regione Toscana e ha collaborato con l’Isgrec per il progetto didattico sul Confine orientale. È autore di numerose pubblicazioni relative alle minoranze rom e sinti in Europa, legate in particolare ai temi della deportazione e dello sterminio e della successiva storia della scolarizzazione. Ha collaborato con il Consiglio d’Europa, il Comitato Economico e Sociale Europeo, il Miur e l’Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazione razziale). Ha coordinato progetti europei e nazionali di approfondimento storico come base per una didattica inclusiva delle minoranze. È stato relatore alla Camera dei deputati in occasione del Settantunesimo anniversario delle leggi razziali in Italia.

Le iniziative per i 25 anni dell’Isgrec sono patrocinate dall’Istituto nazionale Ferruccio Parri, dalla Regione Toscana, dal Comune e dalla Provincia di Grosseto e realizzate in collaborazione con Cia Grosseto, Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno, Acquedotto del Fiora e collettivo Bianciardi 2022. Info: www.isgrec.it | segreteria@isgrec.it  |  0564 415219.




15.10.2018 – Mostra sull’Enaoli e progetto sul trasferimento dell’archivio

Proseguono le iniziative con cui l’Istituto Storico Grossetano per la Resistenza e l’Età Contemporanea (Isgrec) vuole celebrare i primi 25 anni di attività e lavoro culturale nel territorio. Un piccolo tesoro, un pezzo importante della storia del territorio grossetano sta per tornare a casa: il 15 ottobre sarà presentato il progetto di ricollocazione dell’Archivio dell’Enaoli (Ente nazionale per l’assistenza agli orfani dei lavoratori italiani) proprio lì dove quelle carte son state scritte, nell’ex fattoria-scuola di Rispescia, oggi Centro nazionale per lo sviluppo sostenibile “Il Girasole” di Legambiente. La struttura, che tra il 1955 e il 1973 ha ospitato circa 650 ragazzi, in maggioranza provenienti dal sud e dalle isole, proseguì le attività fino al 1977, quando l’ente Enaoli fu soppresso per legge. Sottratto all’incuria e alla dispersione dall’Isgrec nei primi anni duemila, l’archivio ha ricevuto un primo riordino nel 2015 grazie alla presenza in istituto di un giovane laureato, Marco Simi, vincitore di un contributo regionale nell’ambito del programma “Giovani Sì, ma consapevoli”. Le carte, riordinate in circa 220 buste, presentano una ricchezza qualitativa e una completezza assolutamente straordinarie e ricompongono il quadro minuzioso della vita all’interno della Fattoria-Scuola di Rispescia: l’attività scolastica, la conduzione del Convitto, l’Azienda di produzione annessa…

L’appuntamento per la presentazione del progetto di ricollocazione è per le ore 17.00 del 15 ottobre all’Ex Enaoli di Rispescia. Nel corso dell’incontro è prevista una visita guidata alla mostra fotografica e documentaria Cronache da “l’amato collegio”. L’Enaoli di Rispescia. 1954-1977 (ricerca storico-archivistica e allestimento a cura di: Virginia Migliorini, Lorenzo Pezzella, Luciana Rocchi), donata dall’Istituto storico al Centro di Legambiente e realizzata nell’ambito del progetto di servizio civile regionale del 2017-2018, che aveva come fine quello della fruizione e valorizzazione di carte d’archivio.

Partecipa all’iniziativa una rappresentanza dell’associazione degli orfani cresciuti nella struttura, alla quale va il merito di mantenere viva la memoria dell’esperienza vissuta nella fattoria-scuola.

Info: Isgrec | via de’ Barberi 61 | Grosseto | tel/fax 0564415219 | www.isgrec.it | segreteria@isgrec.it




Presentazione del volume di Mario Mirri “La guerra di Mario”

cover mirriVenerdì 12 ottobre 2018 | ore 17.30

Sala Conferenze Clarisse Arte (via Vinzaglio 27)

Presentazione del volume di Mario Mirri

La guerra di Mario

Saluto

Monica Barni | Vicepresidente della Regione Toscana

Introduce

Luciana Rocchi | Comitato Scientifico dell’ISGREC

Intervengono

Paolo Pezzino | Presidente dell’Istituto nazionale Parri

Renato Camurri | Istituto storico della Resistenza di Vicenza

Info: Isgrec Onlus | Via De’ Barberi, 61 GR | www.isgrec.it | segreteria@isgrec.it | 0564415219




L’Isgrec si racconta con una mostra

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Aggiornamento: La mostra “Isgrec: 25 anni …e continua”, che consente di ripercorrere la storia dell’istituto attraverso le fotografie, i manifesti, le pubblicazioni e la produzione multimediale, inizialmente dislocata in due spazi espositivi (Camera di Commercio e Clarisse Arte), da lunedì 8 ottobre sarà interamente esposta alla Camera di Commercio e sarà possibile visitarla fino a sabato 13 con orario 9-13, 16-19


Proseguono le iniziative con cui l’Istituto Storico Grossetano per la Resistenza e l’Età Contemporanea (Isgrec) vuole celebrare i primi 25 anni di attività e lavoro culturale nel territorio. Il prossimo appuntamento dal titolo “Isgrec: 25 anni …e continua” è una mostra documentaria che consente di ripercorrere la storia dell’istituto (nato il 2 giugno 1993 grazie alla volontà di un gruppo di studiosi e al sostegno del Comune) attraverso le fotografie e i manifesti. Due gli spazi espositivi, la sala contrattazioni della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno in via Cairoli e Clarisse Arte nella vicina via Vinzaglio.

La mostra dei manifesti allestita negli spazi di Clarisse Arte non è tematizzata ma cronologica: una selezione di manifesti, diversi per misure ma omogenei per stile grafico, ripercorre il lavoro dell’istituto dal 1994 (quando venne organizzato il primo grande convegno scientifico in occasione dei 50 anni della Liberazione di Grosseto) fino a oggi. Suddivisa in dieci sezioni tematiche è invece la mostra fotografica ospitata dalla sala contrattazioni della Camera di Commercio. Anche in questo caso quella proposta è solo una selezione delle fotografie presenti nell’archivio Isgrec o realizzate per l’istituto dal fotografo grossetano Luigi Zannetti, collaboratore dell’Isgrec. Scorrono così sotto gli occhi tanti momenti di vita e attività dell’istituto: i viaggi in Italia e all’estero all’interno di progetti regionali e internazionali, il progetto sui Cantieri della Memoria, le Stolpersteine (pietre d’inciampo) posate dall’artista tedesco Gunter Demnig per ricordare i deportati politici grossetani, il primo viaggio di formazione del 2009 per gli insegnanti toscani sui luoghi del Confine orientale (Trieste, Istria e Dalmazia). Ma il “vizio della documentazione” (come scrive Luciana Rocchi del comitato scientifico dell’Isgrec che ha curato i testi della mostra) regala anche cose inaspettate come un suggestivo servizio fotografico di Zannetti sull’antica arte della mascalcia: l’Isgrec ha incontrato nel 2015 il Cemivet per un progetto sulla Grande Guerra e in quell’occasione ha voluto documentare una tradizione che purtroppo rischia di scomparire. La mostra fotografica si conclude con un focus sul progetto che meglio incarna il presente e il futuro dell’istituto, il cantiere aperto nell’ex scuola rurale di Maiano Lavacchio, da anni in stato di abbandono, dove nascerà la “Casa della memoria al futuro” sui luoghi dell’eccidio dei martiri d’Istia. Completa la mostra una postazione multimediale per vedere alcune clip tratte dai documentari realizzati dall’Isgrec negli ultimi anni.

L’inaugurazione è in programma giovedì 4 ottobre 2018 alle 17,30: dopo i saluti del professor Luca Verzichelli, docente dell’Università di Siena e presidente dell’Isgrec, e di Loriano Valentini, coordinatore del consiglio direttivo dell’istituto, intervengono Gianluca Fulvetti, componente del cda dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri, e Simone Neri Serneri, presidente dell’Istituto storico per la Resistenza della Toscana (Isrt). Segue la visita guidata alla mostra a cura di Barbara Solari dell’Isgrec. La mostra è aperta al pubblico il 5 e il 6 ottobre dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19. Ma non sono queste le uniche occasioni in cui sarà possibile visitarla: sono previste infatti esposizioni in altre sedi nelle settimane successive. Le iniziative per i 25 anni dell’Isgrec sono patrocinate dall’Istituto nazionale Ferruccio Parri, dalla Regione Toscana, dal Comune e dalla Provincia di Grosseto e realizzate in collaborazione con Cia Grosseto, Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno, Acquedotto del Fiora e collettivo Bianciardi 2022. Info segreteria@isgrec.it e 0564 415219.




L’Isgrec compie 25 anni di attività. Programma delle iniziative

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>>Scarica l’invito

L’Istituto Storico Grossetano della Resistenza e dell’Età Contemporanea (Isgrec) è nato il 2 giugno 1993, grazie alla volontà di un gruppo di studiosi e al sostegno del Comune, e fa parte della rete degli istituti storici per la Resistenza e l’età contemporanea coordinata dall’Istituto nazionale Ferruccio Parri (già Insmli) con sede a Milano. La rete comprende 65 istituti storici associati (tra cui l’Isgrec) e 11 enti collegati, diffusi su tutto il territorio nazionale. L’Isgrec ha fin dalla nascita sia nel nome che nei fini statutari l’impegno a occuparsi della contemporaneità. Il riferimento alla Resistenza non comporta un’acritica lettura di un periodo della nostra storia né definisce confini tematici mentre mantiene il significato di un’adesione a una tavola di valori scritti nella Costituzione.

L’Isgrec festeggia il suo primo quarto di secolo di vita con una mostra documentaria, in programma dal 4 al 6 ottobre e ospitata dalla sala contrattazioni della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno e da Clarisse Arte a Grosseto, e con un ciclo di presentazioni di libri. Il programma non vuole essere solo un’autocelebrazione del percorso fatto finora ma anche una verifica di nuove direttrici di marcia. In questo senso si inserisce l’ultimo progetto avviato dall’istituto, dal valore strategico non solo per l’Isgrec stesso ma anche per l’intera comunità: la creazione della “Casa della memoria al futuro” a Maiano Lavacchio, nei luoghi dell’eccidio dei martiri d’Istia.

La mostra.

“Isgrec: 25 anni …e continua” è il titolo della mostra documentaria dedicata alla storia dell’istituto che avrà una doppia sede in città: la sala contrattazioni della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno in via Cairoli e Clarisse Arte nella vicina via Vinzaglio. La mostra racconta con fotografie, manifesti, libri e prodotti multimediali pubblicati i primi 25 anni di attività e di lavoro culturale dell’istituto tra ricerca storica, produzione editoriale, acquisizione di nuovi fondi, progetti per la didattica nelle scuole, mostre fisiche e virtuali e iniziative nel territorio. L’inaugurazione è in programma il 4 ottobre alle 17,30: dopo i saluti del professor Luca Verzichelli, docente dell’Università di Siena e presidente dell’Isgrec, e di Loriano Valentini, coordinatore del consiglio direttivo dell’istituto, intervengono Gianluca Fulvetti, componente del cda dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri, e Simone Neri Serneri, presidente dell’Istituto storico per la Resistenza della Toscana (Isrt). Segue la visita guidata alla mostra a cura di Barbara Solari, responsabile della segreteria e del Centro documentazione donna (Cdd) dell’Isgrec. La mostra è aperta al pubblico il 5 e il 6 ottobre dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19.

Le presentazioni di libri.

Tra la seconda metà di settembre e ottobre l’Isgrec propone un ciclo di presentazioni di libri e di incontri d’autore che raccontano la pluralità di interessi e di ambiti di ricerca dell’istituto. Il 21 settembre al Museo di storia naturale della Maremma di Grosseto lo scrittore e traduttore Alberto Prunetti presenta il suo “108 metri. The new working class hero” (Laterza). Dialoga con l’autore la storica Vanessa Roghi; introducono l’incontro Paolo Passaniti del consiglio direttivo dell’Isgrec e Simone Giusti del collettivo Bianciardi 2022. L’incontro successivo, il 12 ottobre nella sala conferenze di Clarisse Arte, è l’occasione per ricordare la figura di uno dei più influenti storici del Novecento, Mario Mirri, scomparso il 15 maggio scorso all’età di 93 anni. Il professor Mirri (che ha avuto tanti allievi maremmani) ha scelto di donare all’Isgrec la sua preziosa biblioteca. Al centro dell’incontro il volume “La guerra di Mario” edito da Laterza. Dopo i saluti della vicepresidente della Regione Toscana Monica Barni e di Luciana Rocchi del comitato scientifico dell’Isgrec intervengono Paolo Pezzino, presidente dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri e Renato Camurri, presidente dell’Istituto storico della Resistenza di Vicenza. Il 19 ottobre si torna nella sala conferenze del Museo di storia naturale della Maremma per presentare “Il fascismo a Grosseto. Figure e articolazioni del potere in provincia (1922-1938)” pubblicato da Effigi e curato da Valeria Galimi. Il volume raccoglie i risultati della ricerca promossa dall’Isgrec sul fascismo in provincia di Grosseto. Introduce il presidente dell’istituto Luca Verzichelli; intervengono la curatrice del volume e gli autori dei saggi Marco Grilli, Antonio Iannello e Roberta Vegni. Dialogano con loro il direttore scientifico dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri Filippo Focardi e Paul Corner (Università di Siena). Il 26 ottobre sempre al Museo di storia naturale Elena Vellati del consiglio direttivo d’istituto incontra Luca Bravi che ha curato l’edizione italiana de “I destini dei bambini zingari”. Il 2 novembre appuntamento invece nella sala conferenze della Confederazione italiana agricoltori (Cia) di Grosseto in via Monte Rosa per la presentazione del libro “Mezzadria. Persistenza e tramonto di un archetipo contrattuale” di Paolo Passaniti (Giappichelli Editore). Introducono il vicepresidente Isgrec Lio Scheggi e il presidente provinciale della Cia Claudio Capecchi; dialoga con l’autore Rossano Pazzagli (Università di Teramo). Conclude l’incontro il presidente nazionale della Cia Secondo Scanavino. Tutte le presentazioni cominciano alle 17,30.

Le altre iniziative per il venticinquennale.

Nel mese di ottobre sono in calendario altri tre importanti appuntamenti fuori dalla sede dell’istituto. Il 14 ottobre per il ciclo delle Domeniche di carta, le aperture straordinarie di biblioteche statali e archivi, l’Isgrec è ospite della Soprintendenza archivistica regionale per la Toscana a Firenze e organizza un incontro dal titolo “La costruzione dell’archivio dei migranti a Grosseto nella sede dell’Isgrec”. Il 15 ottobre all’ex Enaoli di Rispescia viene presentato l’archivio Enaoli riordinato dall’Isgrec e una mostra documentaria. Partecipa anche una rappresentanza dell’associazione degli orfani cresciuti nella struttura. Il 30 ottobre infine visita al cantiere della “Casa della memoria al futuro” a Maiano Lavacchio insieme all’architetto Edoardo Milesi che ha curato per l’Isgrec il progetto di recupero dell’ex scuola.

Le iniziative per i 25 anni dell’Isgrec sono patrocinate dall’Istituto nazionale Ferruccio Parri, dalla Regione Toscana, dal Comune e dalla Provincia di Grosseto e realizzate in collaborazione con Cia Grosseto, Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno, Acquedotto del Fiora e collettivo Bianciardi 2022. La sede dell’Isgrec è in via de’Barberi 61 a Grosseto. Info www.isgrec.it, segreteria@isgrec.it e 0564 415219.




Presentazione di “108 metri. The new working class heroes” di Alberto Prunetti

 

Venerdì 21 settembre 2018 | ore 17.30

Museo di storia naturale della Maremma

Presentazione del volume

108 metri. The new working class heroes

di Alberto Prunetti

Introducono:

Paolo Passaniti, Università di Siena, CD dell’ISGREC

Simone Giusti, Bianciardi 2022

Con l’autore dialoga:

Vanessa Roghi, storica

Info: ISGREC | Via De’ Barberi, 61 | 58100 Grosseto | tel/fax 0564 415219 | segreteria@isgrec.it | www.isgrec.it




12.06.2018: UTOPIE DI CITTA’

utopieMartedì 12 giugno, Piazza Dante, ore 17
all’interno di CITTÀ VISIBILE l’Isgrec presenta l’incontro

“Utopie di città”

Le Utopie di città sono il prodotto di un lungo lavoro didattico che l’Isgrec ha effettuato con le insegnanti di due istituti comprensivi del territorio. Nascono da una sperimentazione in varie classi di scuole dell’obbligo di Grosseto e del Comune di Monte Argentario: attraverso il progetto “Filosofia con i bambini”, che ha utilizzato un modello fondato sulle tesi di Alfonso Maurizio Iacono (Università di Pisa), gli insegnanti sono stati formati all’impiego di contenuti filosofici per trasferire nella didattica un approccio alle relazioni interpersonali e all’apprendimento fondato sul dialogo e l’ascolto reciproco. Si concretizza quindi la traduzione dell’interrogazione del filosofo in stimolo al pensiero critico dei ragazzi. Le forme del pensiero critico sono dunque divenute contrapposizione alla pigrizia mentale sollecitata dai media, approdando a nuovi modelli di società e di vivere comune pensati dai bambini, città dove regna la fantasia e le regole sono quelle dalla creatività, della libertà e della giustizia.

Docenti esperti ne discuteranno in Piazza Dante illustrando il lavoro didattico ed i suoi originali e significativi risultati.




11 maggio – “Crimini contro le donne”: incontro con il giudice Roia del Tribunale di Milano

copertina libro11 maggio 2018 | ore 17.30

Multisala Aurelia Antica (sala n.2)

Crimini contro le donne.

Politiche, leggi, buone pratiche

 

Fabio Roia, è magistrato dal 1986. Nella sua lunga carriera, nel corso della quale è stato componente del Consiglio Superiore della Magistratura nella consiliatura 2006-2010, ha ricoperto incarichi prestigiosi, tutti legati alla protezione delle “fasce deboli”. Attualmente è Presidente di Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano ed è un membro, in rappresentanza di tutti gli uffici giudiziari lombardi, del tavolo permanente in tema di “interventi di prevenzione, contrasto e sostegno a favore di donne vittime di violenza” della Regione Lombardia.

Nella sua ultima pubblicazione, Crimini contro le donne, sono raccolte convenzioni internazionali, leggi, provvedimenti di indirizzo politico, buone pratiche adottate per creare uno strumento di informazione e di formazione utile a tutti i soggetti che ogni giorno entrano in contatto con le vittime di una delle tante forme di violenza di genere: magistrati, avvocati, operatori di polizia giudiziaria, assistenti sociali, operatrici dei centri antiviolenza, personale sanitario… Ma l’autore va oltre alla raccolta dei “rimedi giuridici”, sollevando il velo sulle radici culturali della violenza di genere: la visione patriarcale dei rapporti tra i generi, ancora presente in parte della società; la volontà di ristabilire la gerarchia di potere quando una donna mostra la volontà di decidere liberamente della propria vita; i pregiudizi e gli stereotipi sui generi, che inquinano il modo di pensare e di pensarsi non solo di tanti uomini ma anche di molte, troppe donne.

In che modo la legge e le buone pratiche per un diverso approccio culturale possono interagire per scalzare stereotipi, pregiudizi, subalternità dell’un genere rispetto all’altro e creare le condizioni per una vera parità? Applicare gli istituti giuridici, condurre i processi penali tenendo conto delle vittime, lavorare con un approccio multidisciplinare possono aiutare ad operare un cambiamento culturale? Quest’ultimo può essere facilitato da una formazione specifica degli operatori? Può la rete tra i vari soggetti che ogni giorno entrano in contatto con le vittime della violenza fare davvero la differenza?

 Ne discute con il giudice Roia il Dott. Giuseppe Coniglio, già Sostituto Procuratore a Grosseto, adesso in servizio presso il Tribunale di Civitavecchia, che per molti anni ha coordinato il pool di magistrati della task force Codice rosa.

La partecipazione all’iniziativa è riconosciuta dall’Ordine degli Avvocati di Grosseto come attività formativa (3 crediti)

In collaborazione con: Associazione Olympia de Gouges, Centro antiviolenza di Grosseto, Centro Donna, Raccontincontri-Libreria delle ragazze, Non una di meno, Aurelia Antica Multisala

Info: Isgrec, via De’ Barberi, 61 | 58100 Grosseto | www.isgrec.it | segreteria@isgrec.it | tel/fax 0564415219