1

Oltre il 1945: Violenza, conflitto sociale, ordine pubblico nel dopoguerra europeo

Martedì 10 ottobre
ore 17
@ Sala Conferenze della Biblioteca delle Oblate (via dell’Oriuolo 24)

Presentazione del volume Oltre il 1945. Violenza, conflitto sociale, ordine pubblico nel dopoguerra europeo  a cura di E. Acciai, G. Panvini, C. Poesio, T. Rovatti, (Viella 2017).

Il volume è stato pubblicato dall’Isrt grazie ad un contributo del Ministero dei Beni culturali.

Interventi di Gabriella Gribaudi (Università di Napoli), Marco Palla (Università di Firenze), Monica Galfré (Università di Firenze).

Saranno presenti i curatori.

Iniziativa a cura dell’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea e della Biblioteca delle Oblate.




Presentazione del n.1 di «LUZIANA Rivista internazionale di studi su Mario Luzi e il suo tempo»

5 ottobre 2017
ore 17:30
@ Firenze – Palazzo Strozzi, Sala Ferri

 

Presentazione del n. 1 di «LUZIANA Rivista internazionale di studi su Mario Luzi e il suo tempo»

Partecipano: Paola Baioni, Anna Dolfi, Nino Petreni, Daniele Piccini, Stefano Verdino.
Coordina: Paolo A. Mettel.




L’ecofemminismo in Italia. Le radici di una rivoluzione necessaria

venerdì 29 settembre 2017
ore 17.30
@ Sala Gigli, Palazzo del Pegaso (via Cavour 2, Firenze)

 

Su iniziativa del Consiglio regionale,  presentazione del libro a cura di Franca Marcomin e Laura Cima

L’ecofemminismo in Italia. Le radici di una rivoluzione necessaria

Per vedere le foto delle iniziative e rimanere sempre aggiornato visitare il sito: www.consiglio.regione.toscana. it




Giovanni Spadolini. Natura, arte e cultura

Sabato 23 settembre, ore 17.00, la Fondazione Spadolini – Nuova Antologia, presso la sede della Biblioteca, via Pian dei Giullari 36/a Firenze, vi invita, nell’ambito delle Giornate europee del patrimonio, all’incontro Giovanni Spadolini. Natura, arte e cultura.

Alle ore 17.00 saluti di Cosimo Ceccuti

Coordinamento di Cristina Acidini

Intervento di Francesco Gurrieri

Nell’occasione sarà presentata l’opera dello scultore Giovanni Banci donata alla Fondazione, con interventi di Giovanna Banci e Modestino Romagnoli

Conclusioni di Eugenio Giani, Presidente del Consiglio regionale




Presentazione del libro “Polvere” di Simone Fagioli

Nell’ambito della rassegna “Biblioterme”, il 20 settembre alle 9.30, sarà presentato “Polvere” di Simon Fagioli, un reportage fotografico sugli effetti dell’incidente alla centrale nucleare di Chernobyl in Ucraina e nella cittadina fantasma di Pripyat.

Ne discute con l’autore Elena Gonnelli (ISL-Montecatini)




Il Comune e la sua Comunità. Viaggio nella storia di Figline e Incisa dal dopoguerra al Comune unico

Ripercorrere la storia degli ex Comuni di Figline Valdarno e Incisa in Vald’Arno, dal 1945 alla loro fusione in un unico ente, datata 1 gennaio 2014. È lo scopo della mostra, promossa dalla Presidenza del Consiglio Comunale di Figline e Incisa Valdarno, dal titolo “Il Comune e la sua Comunità. Viaggio nella storia di Figline e Incisa dal dopoguerra al Comune unico”, che rimarrà allestita da sabato 2 a domenica 24 settembre a Palazzo Pretorio (piazza San Francesco, Figline).
Si tratta di un viaggio alla scoperta dei momenti più esemplari della storia di entrambi i capoluoghi della città, che passa attraverso una serie di scatti fotografici di luoghi, amministratori e cittadini, immortalati principalmente durante la partecipazione a eventi o manifestazioni collettivi. In mostra anche qualche documento storico, come una rivista elettorale del 1951, dove l’allora Sindaco di Incisa, Silvano Tesi, racconta ai suoi cittadini il suo piano per la ricostruzione. Tutte le foto provengono dagli archivi del Comune, dal Circolo fotografico Arno, e dalle sezione Anpi e Pci di Figine; a selezionarle e ad organizzare l’esposizione è stata Cristina Bonechi, dell’Ufficio Partecipazione del Comune, l’allestimento è stato curato da Marco Rossi mentre Silvano Monchi, del Circolo fotografico Arno, si è occupato del restauro e della stampa delle immagini.
Il taglio del nastro si terrà sabato 2 settembre, alle 17,30, nella sala Egisto Sarri del Palazzo Pretorio (piazza San Francesco), dove interverranno la presidente del Consiglio comunale, Cristina Simoni, e la sindaca Giulia Mugnai. Sarà presente anche Eugenio Giani, Presidente del Consiglio regionale della Toscana. La mostra sarà invece visitabile nei seguenti giorni e orari: da domenica 3 a martedì 5 settembre, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19; dal 9 settembre solo il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. Inoltre, le visite saranno consentite alle scuole del territorio anche su prenotazione (per informazioni: ufficio Partecipazione del Comune, al numero 055.9125253).
Fonte: FIVe – Figline Incisa Eventi.




Inaugurazione del Centro Franco Zeffirelli a Firenze

Settant’anni di tesori, tra bozzetti, costumi, accurati dipinti di mille messe in scena, fotografie con grandi attori, modelli in scala di palcoscenici e soprattutto, il cartone animato, in alta definizione, che sintetizza e raccoglie tutti i disegni e le idee di Franco Zeffirelli per il suo, mai realizzato, Inferno dantesco in versione cinematografica. Questo il contenuto dello scrigno costituito dal museo dedicato all’immenso patrimonio teatrale e culturale del regista ultranovantenne: lo spazio, nato nel cuore di Firenze, città di Zeffirelli, sarà solo una parte del centro multifunzionale che porterà il suo nome e avrà al suo interno, nei locali dell’ex tribunale del capoluogo toscano, anche un archivio documentario e, soprattutto una scuola teatrale, le cui attività partiranno tra alcuni mesi.
Il 25 luglio – nel corso di una speciale anteprima a cui hanno preso parte, tra gli altri, il sindaco Dario Nardella, il vicepresidente esecutivo della fondazione Zeffirelli, il figlio adottivo del regista Pippo, l’attore Franco Nero, amico di lunghissima data del ‘padre’ di Fratello Sole, sorella Luna -, il nuovo museo ha aperto per la prima volta le sue porte alle visite. Una lussuosa galleria traboccante di cimeli, abiti, scatti con protagonisti i grandi del cinema, del teatro e della lirica (tra questi, Maria Callas, Eduardo De Filippo, solo per citarne alcuni); con vere e proprie sale tematiche dedicate agli allestimenti ed alle raffigurazioni delle innumerevoli opere dirette da Zeffirelli. Certo, la “chicca” è senza dubbio il filmato, in alta definizione, dell’Inferno di Dante che il regista fiorentino avrebbe voluto portare sullo schermo, all’inizio degli anni ’70, con un giovane Dustin Hoffman nei panni dell’Alighieri. Un progetto ambiziosissimo di cui, com’è noto, alla fine non si fece di nulla, e del quale il cartone assemblato per il museo resta la più preziosa ed esaustiva testimonianza.

Il 31 luglio, nuovo appuntamento al centro: in scena, ci sarà l’inaugurazione ufficiale, con tanto di red carpet e personaggi celebri, come Andrea Bocelli e il compositore Nicola Piovani.




Il volume “Ovosodo. La sceneggiatura di Virzì, Bruni e Scarpelli”

Image1Nel ventennale del film di Paolo Virzì Ovosodo, la casa editrice Erasmo pubblica, in unscita il 20 luglio, per i “Quaderni di Storia del Cinema” del Centro Studi Commedia all’italiana, uno studio condotto da Massimo Ghirlanda e Federico Govoni sulla genesi della sceneggiatura finale del film.

Attraverso l’analisi puntuale del testo, emerge la continuità con l’universo culturale artistico e politico, che appartenne a Furio Scarpelli, maestro di Virzì e Bruni.  Al tempo stesso, gli autori rintracciano l’eredità della commedia all’italiana, l’uso dell’ironia e il sottotesto politico, il confronto con i grandi modelli del romanzo di formazione, partendo da Dickens.

Arricchiscono il libro i contributi di Marco Sisi, sui luoghi visitati dalla pellicola, e di Giacomo Scarpelli, figlio di Furio, che avvia una breve riflessione a partire dal Gran Premio della Giuria, che il film vinse nel 1997 a Venezia. In appendice, la biografia degli autori, la scheda filmica, i riferimenti bibliografici.

Il volume presenta anche alcuni disegni inediti di Paolo Virzì, foto di scena di Italo Tonni e, per gentile concessione, dipinti di Furio Scarpelli e di Federico Maria Sardelli.