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I MOVIMENTI SOCIALI NELLA STORIA DEL BRASILE CONTEMPORANEO. UNA RASSEGNA STORIOGRAFICA

Lunedì 20 aprile alle ore 16,00 nell’aula F del Polo Fibnacci si terrà il seminario: “I MOVIMENTI SOCIALI NELLA STORIA DEL BRASILE CONTEMPORANEO. UNA RASSEGNA STORIOGRAFICA”, un incontro con CARLO ROMANI.

Il recente interesse circa il Brasile come protagonista economico mondiale, sorto negli ultimi anni in concomitanza con l’ascesa al potere di Lula e del Partito dei Lavoratori, richiede una comprensione più profonda delle complesse dinamiche politiche e sociali di questo paese continentale in prospettiva storica. A quel già vivo interesse si è aggiunto altro, relativo alle massicce manifestazioni di protesta svolte nel 2013, al preludio dei Mondiali di calcio, che destarono sorpresa e curiosità agli analisti politici e portarono alla “scoperta” di nuovissimi protagonisti sociali allora sconosciuti. Diversamente dai grandi movimenti sociali organizzati e cresciuti negli anni 80, come quelli dei lavoratori senza terra o del sindacalismo di fabbrica, questi nuovi movimenti di carattere urbano, ma strettamente legati a lotte
comunitarie diffuse (ambientalisti, senza tetto, indiani, afrodiscendenti) furono presentati superficialmente dai media come poco organizzati e/o spontaneisti, come fuoriusciti dal nulla da dentro delle reti sociali. La stessa storiografia brasiliana di taglio tradizionale
che si interessa dei fenomeni sociali e dei suoi agenti ha fatto e fa fatica a capire questo nuovo protagonismo in corso sin dalle lotte no global al Social Forum di Porto Alegre. In questo seminario si intende problematizzare in prospettiva storica l’emergere di questi nuovi movimenti sociali urbani e comunitari, di azione diretta, orizzontali nelle sue dinamiche, al di fuori dei partiti politici e a volte a contrasto tra loro, come una nuova tappa della storia dei movimenti sociali in Brasile, parallela alla critica diffusa sui limiti della democrazia rappresentativa. Per tanto si rende necessaria anche una analisi comparativa con altri movimenti sociali nati in differenti momenti storici della realtà brasiliana, come, ad esempio, il cosiddetto periodo della “redemocratizzazione”, negli anni 80, o i primi movimenti sociali apparsi negli anni 50. Ogni periodo storico porta con sé una caratteristica sociale specifica e un’interpretazione storiografica funzionale al discorso egemonico del campo storico all’epoca. Si può capire cosi, rispetto alle analisi dei colleghi della antropologia politica, la difficoltà attuale degli storici brasiliani abituati a categorie analitiche datate nel compiere una riflessione storica di movimenti sociali organizzati in rete, poco centralizzati e con istanze assai trasversali come quelle delle lotte ambientali, di genere, etniche, tutte incentrate sul dibattito dell’assenza di vera partecipazione politica. È questo affresco dei nuovi movimenti sociali in Brasile che si proverà a presentare nel seminario.

CARLO ROMANI, docente di storia contemporanea alla Università Federale dello Stato di Rio di Janeiro, Unirio, si occupa dello studio dei movimenti sociali in Brasile tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento, con particolare attenzione verso l’anarchismo e il
sindacalismo. Negli ultimi anni si è avvicinato alla storia ambientale con una ricerca sulle politiche per l’ambiente sviluppate dagli anni 1970 in poi e i confronti risultanti tra grandi imprenditori e le comunità costiere. Ha pubblicato tre libri, uno tradotto al italiano per la BFS, _Oreste Ristori. Vita avventurosa di un anarchico tra Toscana e Sudamerica_ (2015), e numerosi saggi in portoghese, francese e italiano. Alla UNIRIO coordina il Gruppo di Studi Libertari presso il Centro di Scienze Umane.




I segni della guerra. Pisa 1915-1918: una città nel primo conflitto mondiale

grandeguerra bluLa Fondazione Palazzo Blu, nell’ambito delle iniziative legate alla commemorazione del centenario della Prima Guerra Mondiale, dedica una mostra al conflitto che ha inaugurato e segnato profondamente il XX secolo.

Per ricordare questo evento e per offrire anche alle giovani generazioni, che per loro fortuna non hanno vissuto eventi così drammatici, elementi di conoscenza e riflessione, la Fondazione Palazzo Blu, con il contributo della Fondazione Pisa, promuove, dal 28 marzo al 5 luglio 2015, la mostra dal titolo “I segni della guerra. Pisa 1915-1918: una città nel primo conflitto mondiale”. La Curatela scientifica della mostra è affidata al Prof. Antonio Gibelli, ordinario di Storia Contemporanea all’Università di Genova e studioso di questo periodo, che si avvale della collaborazione del Prof. Carlo Stiaccini e del Dr. Gian Luca Fruci, per le ricerche di archivio.

Attraverso documenti, lettere, fotografie, cimeli e ricordi, un adeguato e vivace apparato didascalico ricostruirà ed illustrerà come sono stati vissuti gli anni di guerra, dalle “giornate radiose” alla mobilitazione dei combattenti (la loro vita e la loro sorte, le loro immagini e lettere), l’impegno materiale ed intellettuale del territorio in relazione alle richieste della guerra (la vita in città con il lavoro femminile, gli ospedali, l’aeroporto e le scuole di volo, l’Università e l’azione della Chiesa e di un grande prelato) ed infine, alla memoria ed alle celebrazioni dei caduti.

La mostra è l’occasione per proporre ai visitatori lettere e cartoline che i soldati pisani scrissero durante la guerra dal fronte: scritture piene di nostalgia per l’ambiente domestico e di aspettative per la fine del conflitto, quasi mai di ardori bellicosi, che pure avevano animato le aspettative della vigilia specialmente nelle classi medie e superiori, con forti richiami alla tradizione risorgimentale.

 

INFORMAZIONI

Sito web: www.palazzoblu.it
Infoline: Tel. +39 050 220 46 50 | info@palazzoblu.it
Ufficio stampa: Fondazione Palazzo Blu | Tel. 050 220 46 11 | Mail: segreteria@palazzoblu.it

I SEGNI DELLA GUERRA
Pisa 1915-1918: una città nel primo conflitto mondiale
BLU | Palazzo d’arte e cultura – Pisa
28 marzo – 5 luglio 2015

dal martedì al venerdì
dalle 10 alle 19 (ultimo ingresso ore 18.30)

il sabato e la domenica
dalle 10 alle 20 (ultimo ingresso ore 19.30)

Lunedì chiuso

INFORMAZIONI MOSTRA E PERCORSI DIDATTICI
BLU | Palazzo d’arte e cultura
Tel. 050 220 46 50
Mail: info@palazzoblu.it

 




“Ripensare il nostro passato”. Una giornata di studio per i 90 anni del prof. Mirri

Venerdì 20 marzo alle ore 11 presso la Scuola Normale Superiore di Pisa si terrà il convegno “Ripensare il nostro passato”.
La giornata, pensata in occasione dei 90 anni di Mario Mirri è stata concepita, dall’ISREC Lucca, dalla Scuola Nornale Superiore, dall’università di Pisa e dall’Istituto di Storia Moderna e Contemporanea, promotori dell’iniziativa, come una discussione intorno ai problemi sollevati da
Mirri stesso  nel suo più recente lavoro, l’ampia postfazione al volume: L’impegno di una generazione, a cura di M. Mirri, R. Sabbatini e I. Imbasciati, Franco Angeli, 2014.

La giornata di studio del 20 marzo p.v. si svolgerà (mattina e pomeriggio, con pausa pranzo in sede) secondo questo programma:
ore 11. Saluti istituzionali
0re 11. 15. Marcello Verga, Università di Firenze: Introduzione
Seguirà la discussione dei seguenti temi:
– Il Liceo classico e l’insegnamento della storia e della filosofia
– Resistenza armata, Resistenza civile, zona grigia: dalla Resistenza alla
Repubblica e alla Costituzione
– Passaggi: dal consenso al fascismo (con zona grigia) all’antifascismo
liberale e democratico
– Passaggi: dalle scelte liberali e democratiche al Partito comunista
– Tra Partito comunista e socialdemocrazia
Interverranno:
ROBERTO BARZANTI, Accademia degli Intronati di Siena
ROBERTO FINZI, Università di Bologna
GIOVANNI GOZZINI, Università di Siena
MAURIZIO IACONO, Università di Pisa
ADRIAN LYTTELTON, Johns Hopkins University di Bologna
DANIELE MENOZZI, Scuola Normale Superiore
PAOLO PEZZINO, Università di Pisa
MARCELLO VERGA, Università di Firenze




Giornata di studi su Luisa Mangoni alla SNS di Pisa

Si terrà venerdì 27 febbraio a partire dalle ore 9.15 nella Sala Azzurra della Scuola Normale il convegno intitolato Archivi del Novecento e storia della cultura. Una giornata di studi promossa dal Centro Archivistico della Scuola Normale e dedicata al ricordo di Luisa Mangoni, storica rigorosa e appassionata, dotata di una profonda libertà intellettuale. L’incontro ha l’obiettivo di ripercorrere l’impegno culturale di questa studiosa che, incentrando il suo lavoro di ricerca su un’intensa esplorazione dei documenti e delle fonti archivistiche, ha contribuito ad avviare una nuova stagione di riflessione per la storia della cultura italiana.

Luisa Mangoni ha insegnato nelle Università di Trieste, Venezia e Trento. Faceva parte dal 1983 della direzione di Studi Storici, la rivista dell’Istituto Gramsci. E’ stata autrice di numerosi saggi e volumi dedicati a personaggi, case editrici ed eventi culturali fra l’‘800 e il ‘900. Ha curato un’antologia della rivistaPrimato (1978), una raccolta di scritti di Delio Cantimori intitolato Politica e storia contemporanea 1927-1942 (1991) e, con Delia Friggesi e Ferruccio Giacanelli, Cesare Lombroso. Delitto, genio, follia (1995). Da ricordare In partibus infidelium (1989), una biografia a tutto tondo dell’estroverso sacerdote e intellettuale don De Luca, costruita attraverso la sua fitta rete di relazioni e  corrispondenze, e Pensare i libri (1999), dove l’autrice analizza in maniera dettagliata il rapporto tra la casa editrice Einaudi e il Pci. Prima della sua scomparsa stava lavorando a una storia della casa editrice Laterza, per la quale aveva già raccolto una gran quantità di materiale negli archivi.




Presentazione del libro “Di fronte all’estremo” a Pisa all’Istituto Superiore di Scienze Religiose

Lunedì 23 febbraio alle ore 17 presso l’Aula Magna dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose a Pisa, sarà presentato il volume a cura di Gianluca Fulvetti, Di fronte all’estremo. Don Aldo Mei, cattolici, chiese e resistenze.

Ne discuteranno insieme al curatore, Monsignor Roberto Filippini, Direttore dell’Istituto superiore di Scienze Religiose e Paolo Morelli, docente di storia della Chiesa moderna e contemporanea.

 

In allegato la locandina dell’evento.




“Esuli a Lucca”. Il libro sui profughi istriani, fiumani e dalmati presentato a Cascina

I profughi istriani, fiumani e dalmati a Lucca 1947-1956, è il titolo del libro che sarà presentato giovedì 19 febbraio 2015 alle ore 10 presso la biblioteca comunale “Peppino Impastato” di Cascina.

L’evento è promosso dall’Amministrazione comunale, in collaborazione con l’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Lucca, per commemorare il “Giorno del ricordo”, la solennità nazionale istituita per ricordare le vittime dei massacri delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata, avvenuti nell’ultima fase della seconda guerra mondiale e negli anni immediatamente successivi.

Saranno presenti ed interverranno: Fernando Mellea, assessore alla cultura di Cascina; Gianluca Fulvetti, presidente dell’Istituto storico della Resistenza di Lucca; Armando Sestani, autore del libro.

 

Per informazioni: Ufficio cultura, tel. 050 719286, email cfreschi@comune.cascina.pi.it.

 

[fonte Comune di Cascina]




Giorno della memoria 2015 a Cascina

Auschwitz-BirkenauIl Comune di Cascina, in collaborazione con ANPI sezione Cascina e di Navacchio, ISREC Lucca, ANED, la città del Teatro e Istituto superiore A. Pesenti, propone un ricco calendario di eventi in occasione della Giornata della Memoria 2015.

Martedì 27 Gennaio presso la Sala Consiliare del Comune Cascina alle ore 9.30 MEMORIA PER IL FUTURO, Assemblea A.N.P.I. Sez. Cascina, con proiezione di audiovisivi e interventi a cura degli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Relatore: Claudio
Betti (Presidente A.N.P.I. Sez. Cascina).
lo stesso giorno alle ore 17.30 LA SHOAH IN ITALIA, Conferenza a cura dell’A.N.P.I. Sez. Navacchio sulla persecuzione italiana verso i cittadini ebrei. Relatori: Giovanni Callori (Presidente A.N.P.I. Sez. Navacchio) e Roberto Benassi (Vice-presidente A.N.P.I. Sez. Navacchio).
Incontro aperto alla cittadinanza con proiezione di audiovisivi.
La giornata si concluderà infine la sera a La Città del Teatro (sala piccola) a partire dalle ore 21.00 PER RICORDARE CON LA MUSICA E LE
PAROLE, Concerto della Filarmonica Municipale “Puccini” e  intervento dei bambini delle scuole primarie degli Istituti Comprensivi “Falcone” Cascina, “De Andrè” S. Frediano e “Borsellino” Navacchio, che proporranno letture di brani selezionati da Ho fatto solo il mio dovere, raccolta di
memorie dell’ex-deportato Italo Geloni curata dall’A.N.E.D. di Pisa.

Gli appuntamenti in ricordo della Shoah continueranno nei giorni successivi. Giovedì 29 gennaio presso Sala Consiliare  del Comune Cascina alle ore 11.00 INCONTRO CON I TESTIMONI. KITTY BRAUN, sopravvissuta al campo di Bergen- Belsen, racconta la sua esperienza agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado del Comune di Cascina. Partecipa all’evento Ugo Caffaz (antropologo).

Lunedì 9 Febbraio invece presso La Città del Teatro (sala piccola) alle ore 9.30 ci sarà un incontro sul tema MODERNITÀ E STERMINIO. Dopo i saluti del Sindaco Alessio Antonelli, introdurrà e modererà Paolo Ciampi (giornalista). A seguire gli interventi dei relatori: Ugo Caffaz (antropologo), Gianluca Fulvetti (ricercatore storia contemporanea, Università di Pisa), Ilaria Pavan (ricercatrice storia contemporanea, SNS).

Questi altri eventi nel programma dettagliato in allegato.

 




Giornata della memoria a Pisa

KZ Auschwitz, EinfahrtMartedì 27 gennaio a Pisa, in occasione della Giornata della memoria 2015, un programma ricco di incontri ed eventi, a cura del Comune di Pisa, della Prefettura, dell’Università di Pisa, della Scuola Normale Superiore e della Scuola Superiore Sant’Anna.

La mattina il programma si apre alle ore 9.15 con l’itinerario a cura del Centro Interdipartimentale di Studi Ebraici (CISE) su “Ebrei tra fascismo e seconda guerra mondiale a Pisa”, che ripercorre assieme agli studenti della scuola i luoghi e le vicende che testimoniano la politica antiebraica tra fascismo e seconda guerra mondiale a Pisa. Il percorso sarà guidato dai pannelli di “Via libera”. Tra i luoghi visitati la Sinagoga, borgo stretto e casa Pardo Roques.

Presso la Prefettura invece saranno consegnate le medaglie d’onore alla memoria dei deportati da parte del prefetto. Nel palazzo comunale invece alle ore 11,00 il Sindaco Filippeschi, il prefetto, Attilio Visconti, il Presidente del Consiglio Comunale, Ranieri Del Torti, il presidente dell’Anpi Giorgio Vecchiani, il presidente della Comunità ebraica di Pisa, Guido Cava, coordinati da Marilù Chiofalo, assessora alla Memoria, ricorderanno la figura di Cesare Salvestroni.

Anche MemorySharing partecipa alla giornata con due incontri: la mattina alle ore 10 presso l’Emeroteca del Comune (ex Biblioteca dei ragazzi), ci sarà un incontro intergenerazionale tra testimoni del tempo di guerra e studenti; il pomeriggio invece alle ore 17,30 a Palazzo Blu Acquario della Memoria propone “Schegge della memoria. Pisa 1944”, con proiezioni, letture testimonianze di Pisa durante la guerra.

Il programma continua poi anche nei giorni successivi con seminari all’università, spettacoli teatrali, film. Giovedì 29 per esempio il CISE ha organizzato  un pomeriggio durante il quale avrà luogo una conferenza di Anna Foa, saranno proposti dei brani letterari e sarà messo in scena lo spettacolo “La voce di Etty”, tratto dai diari di Etty Hillesum, presso il Teatro Sant’Andrea alle ore 16,30.

Leggi il programma completo nella locandina allegata