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23 maggio, ore 17: Rappresentazioni della miniera fra letteratura, fotografia e cinema

Secondo incontro alla Porta del Parco di Ribolla del ciclo Ribolla 1954-2024. Storie, sguardi, patrimoni: l’eredità mineraria in prospettiva comparata

Il programma di iniziative progettate per il Comune di Roccastrada da ISGREC, Fondazione Bianciardi e Parco delle Colline metallifere in occasione della 70° Commemorazione della strage di Ribolla, con lo scopo di riflettere sulle molteplici prospettive e sui differenti vettori di rappresentazione che hanno contribuito a costruire la narrazione su Ribolla negli anni, prosegue con il secondo incontro di giovedì 23 maggio, alle ore 17 presso la Porta del Parco di Ribolla. L’incontro “Rappresentazioni della miniera fra letteratura, fotografia e cinema”, organizzato in collaborazione con l’Associazione Fotografia e territorio e il Centro sperimentale di cinematografia-Archivio nazionale cinema d’impresa di Ivrea, si incentra nuovamente sulle molteplici prospettive e sui differenti vettori di rappresentazione che hanno contribuito a costruire la narrazione su Ribolla negli anni, ma con un’attenzione focalizzata su letteratura, fotografia e cinema (coordinato da Laura Chiarello, Università di Pisa).

Nel primo dialogo Da Bianciardi alla working class literature, infatti, Lucia Matergi (direttrice della Fondazione Luciano Bianciardi) dialoga di letteratura working class con Alberto Prunetti (direttore del Festival di letteratura Working Class) il più convinto e convincente autore che l’Italia, e non solo, possa proporre oggi a chi legge con l’obiettivo di indagare le nuove frontiere della scrittura di impegno.

A seguire Immagini dal sottosuolo un dialogo tra fotografi della miniera oggi e ieri, a cura di Carlo Bonazza (Fotografia e Territorio APS), che rifletterà sull’opera di Corrado Banchi e Lando Civilini. Per concludere, infine, lo sguardo del cinema, raccontato dal dialogo Il cinema industriale: fra politica aziendale e memoria del nostro tempo fra Stefano Campagna (Isgrec e Università di Parma) e Mariangela Michieletto (Centro sperimentale di cinematografia-Archivio nazionale cinema d’impresa), a partire da filmati d’epoca della Montecatini relativi alle miniere grossetane

 




Piero Gobetti e Felice Casorati: incontro di due etiche




Presentazione del progetto “Passi di Storia. Luoghi di memorie del 900”




17 maggio, ore 17, Ribolla: “𝑭𝒂𝒓𝒆 𝒔𝒕𝒐𝒓𝒊𝒂 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒎𝒊𝒏𝒊𝒆𝒓𝒂 𝒆 𝒅𝒆𝒊 𝒎𝒊𝒏𝒂𝒕𝒐𝒓𝒊”

17 maggio, ore 17 | Porta del Parco di Ribolla

“𝐑𝐢𝐛𝐨𝐥𝐥𝐚 𝟏𝟗𝟓𝟒-𝟐𝟎𝟐𝟒. 𝐒𝐭𝐨𝐫𝐢𝐞, 𝐬𝐠𝐮𝐚𝐫𝐝𝐢, 𝐩𝐚𝐭𝐫𝐢𝐦𝐨𝐧𝐢: 𝐥’𝐞𝐫𝐞𝐝𝐢𝐭𝐚̀ 𝐦𝐢𝐧𝐞𝐫𝐚𝐫𝐢𝐚 𝐢𝐧 𝐩𝐫𝐨𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐚 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐚𝐫𝐚𝐭𝐚”

➡️Primo incontro 👉 “𝑭𝒂𝒓𝒆 𝒔𝒕𝒐𝒓𝒊𝒂 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒎𝒊𝒏𝒊𝒆𝒓𝒂 𝒆 𝒅𝒆𝒊 𝒎𝒊𝒏𝒂𝒕𝒐𝒓𝒊”. Con:

Adolfo Turbanti (Isgrec), Paola Bertoncini (MINE – Museo delle Miniere e del Territorio di Cavriglia), Giovanni Contini Bonacossi (Istituto storico della Resistenza di Pistoia), Paola Atzei (Museo del carbone Grande Miniera di Serbariu, Carbonia)




Presentazione dei volumi Il cittadino d’Italia. Storia delle cittadinanze onorarie a Benito Mussolini di Michelangelo Borri e Fascismo immaginario. Riscrivere il passato a destra di Andrea Martini

LIVORNO, 16 maggio – Libreria Feltrinelli
Presentazione dei volumi Il cittadino d’Italia. Storia delle cittadinanze onorarie a Benito Mussolini di Michelangelo Borri e Fascismo immaginario. Riscrivere il passato a destra di Andrea Martini 

A partire dai volumi di Michelangelo Borri e Andrea Martini appena pubblicati (Franco Angeli, 2023 e Laterza, 2023) si proverà a rispondere ad un semplice questione: esiste una memoria fascista? La risposta sembra essere scontata, ma le ricerche dei due autori, partendo da recenti polemiche, hanno il merito di smontare le operazioni culturali che hanno portato ad un esito che viviamo ancora oggi. Da un lato l’abbondanza di memoriali, biografie e persino romanzi firmati da fascisti e filofascisti in librerie e edicole che, a partire dall’immediato secondo dopoguerra, favorirono a riscrittura del recente passato da parte fascista. Dall’altro la grande diffusione delle cittadinanze onorarie a Benito Mussolini a partire dalla nascita del regime fascista, fonti per il culto della personalità e vettori tangibili di una memoria fascista nelle comunità locali.

Ne discuterà con gli autori Michelangelo Borri e Andrea Martini il ricercatore Giovanni Brunetti (ISTORECO Livorno).




Presentazione del volume “Bisogna smettere di armare il mondo. Giulio Andreotti-Giorgio La Pira. Carteggio”




Belle Matulli, un uomo a cavallo del millennio




Ciclo di incontri a 100 anni dalla morte di Giacomo Matteotti, martire antifascista italiano