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VALDARNO LITTORIO. UN FASCIO PER TRE DIMENSIONI: LOCALE, NAZIONALE, EUROPEA

Valdarno littorio. Un fascio per tre dimensioni: locale, nazionale, europea

Convegno di studi sabato 19 Novembre 2022, dalle 10:00 alle 18:00, Sala Grande dell’Accademia

 

Il Convegno, organizzato in occasione del centesimo anniversario dell’inizio del fascismo in Italia, intende contribuire ad una riflessione storica sulle origini e i primi tempi del regime fascista, in una prospettiva che metta utilmente in luce gli intrecci tra fenomeni di natura transnazionale (l’evoluzione dei rapporti di lavoro, la centralità della violenza politica e i problemi delle democrazie rappresentative), nazionale (l’impatto del dopoguerra in Italia) e locale, in particolare esaminando le peculiarità della società valdarnese e i motivi della precoce diffusione del fascismo in centri come Montevarchi.

La giornata di studi si propone in particolare a tutti coloro (studenti e appassionati di storia) che vogliano guardare agli eventi del 1922 con un rinnovato interesse e un occhio attento alla dimensione territoriale dei grandi fenomeni politici.

Programma della giornata

 

Mattina (dalle ore 10:00)

Saluti delle autorità

Fabio Bertini, Il fascismo variante del controllo sociale in Europa

Christian Satto, Il fascismo e la dimensione locale: problemi e prospettive

Andrea Giaconi, Il fascismo toscano nelle sue peculiarità

Lorenzo Piccioli, Un caso di studio. I primi tre deputati fascisti del Valdarno

 

Pomeriggio (dalle ore 15:00)

Lorenzo Tanzini, Una rivista a Montevarchi e i primi anni del fascismo: pagine da ‘L’Unico’

Alfonso Venturini, Il caso di Montevarchi

Francesco Fusi, Un fascismo ‘operaio’ in una ‘città-fabbrica’: il caso di San Giovanni Valdarno

Danilo Breschi, Le Furie scatenate nel/dal primo dopoguerra europeo

 

Il Convegno è organizzato dall’Accademia Valdarnese del Poggio, il  Coordinamento Toscano dei Comitati per la promozione dei Valori Risorgimentali e il Comitato Valdarnese per la Promozione dei valori Risorgimentali.

Evento gratuito; non è richiesta la prenotazione.




Fascismo e modernità: la metamorfosi del cattolicesimo italiano. Bilancio storiografico e nuove prospettive di studio

Convegno di studi storici promosso dal nostro Istituto e dalla Fondazione Camaldoli Cultura in collaborazione con la Fondazione Stensen

Fascismo e modernità: la metamorfosi del cattolicesimo italiano.
Bilancio storiografico e nuove prospettive di studio
Monastero di Camaldoli, 25 agosto 2022
Firenze, Istituto Stensen, 22 settembre 2022

Durante il Ventennio le conseguenze sociali e culturali del primo conflitto mondiale, con l’emergere della società
di massa, determinano radicali mutamenti in tutta Europa. In Italia l’avvento del regime fascista impone un
confronto con una nuova visione della politica, dell’economia, della società, della cultura. Dentro questo scenario
e dentro processi storici complessi, muta profondamente la sensibilità del cattolicesimo italiano. Il convegno
intende esplorare la natura, la portata e gli esiti di questo confronto fra di esso e la modernità e restituire un
quadro storiografico aggiornato dell’evoluzione del rapporto dei cattolici con la società di massa, la democrazia,
l’economia capitalista e industriale, l’articolazione giuridico-amministrativa dello Stato.

Programma

Giovedì 25 agosto, ore 9.00, Monastero di Camaldoli

Introduzione: Riccardo Saccenti e Tiziano Torresi
Intervengono:

Francesco Bonini (Università LUMSA), Lo Stato

Enrico Galavotti (Università “D’Annunzio” Chieti-Pescara), La politica e la democrazia

Francesco Traniello (Università di Torino), La Cultura

Giovedì 22 settembre, ore 15.00, Fondazione Stensen, Firenze

Intervengono:

Renato Moro (Università Roma Tre), La storiografia

Alberto Guasco (Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea del CNR), La nazione

Irene Stolzi (Università di Firenze), La società di massa

Simone Misiani (Università di Teramo), La cultura economica

Conclusioni: Matteo Mazzoni

Il Convegno si svolge in due sessioni, giovedì 25 agosto alle ore 9.00 presso la Foresteria del Monastero di Camaldoli (Località Camaldoli, Poppi – AR) e giovedì 22 settembre alle ore 15.00 presso la Fondazione Stensen (V.le don Minzoni, 25C Firenze).

Per informazioni e iscrizioni è possibile scrivere alla mail: camaldolicultura@gmail.com

L’attività è sostenuta grazie al contributo del Ministero della Cultura – DGER




Celebrazione 78° Anniversario dell’Eccidio di Civitella in Val di Chiana

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Presentazione del libro a cura di Giorgio Sacchetti Il futuro altrove. Lavoro e transizioni novecentesche nel territorio aretino

Sabato 11 giugno invece parteciperemo alla presentazione del libro a cura di Giorgio Sacchetti Il futuro altrove. Lavoro e transizioni novecentesche nel territorio aretino, alle ore 17:00 presso la CaermArcheologica a Sansepolcro (Arezzo) .
ore 16:00 visita libera alla mostra Buitoni. La città nella città, testimonianze di voci e ricordi degli operai del pastificio Buitoni. Nell’occasione l’ingresso alla mostra sarà gratuito
ore 17:00 Saluti
Francesca Mercati, assessora alla cultura del Comune di Sansepolcro
Laura Caruso, direttrice di CasermArcheologica
Luca Berti, presidente della società storica aretina
ore 17:30 introduzione di Giorgio Sacchetti, curatore del libro
ore 17:45 relazione di presentazione di Stefano Bartolini, direttore Fondazione Valore Lavoro
ore 18:15 interventi degli autori e conversazione con il pubblico




Minatori e mondo contadino

Sabato 28 maggio, ore 17.15, al MINE, in occasione della XVI Giornata nazionale delle miniere al MINE verrà presentato il nuovo libro curato da Giorgio Sacchetti: aIl futuro altrove. Lavoro e transizioni novecentesche nel territorio aretino, edito dalla Società Storica Aretina.
Con saggi di Claudio Repek, Lia Rubechi, Claudio Cherubini, Ferruccio Fabilli e G. Sacchetti.
L’idea di futuro, e più spesso di un futuro altrove, ha pervaso, ridisegnando nuovi diritti di cittadinanza, l’intero Novecento. Un secolo capace di rimodellare a propria immagine e somiglianza il retroterra socioculturale delle relazioni umane fino a quel momento improntate dalla civiltà contadina, uniformandolo, in maniera totalizzante, al nuovo sistema di valori della produzione industriale. Il libro prende in esame cinque casi-studio estratti dalle diverse aree della provincia aretina (città capoluogo, Casentino, Valtiberina, Valdichiana e Valdarno), caratterizzati da un’ambientazione prevalentemente rurale, sulla quale si innesta un processo di industrializzazione rapida, ma di breve durata. L’intento è quello di delineare le chiavi di lettura di un cambiamento epocale, pieno di contraddizioni, dove passato, presente e futuro si mescolano in modo spesso indistinto. È un’analisi inusuale, microstorica in apparenza, eseguita attraverso le molteplici dimensioni del lavoro e volta alla individuazione dei modelli mentali e psicosociali tipici delle grandi transizioni, come ad esempio, nei cinque casi esaminati nel libro, quelli propri della pluriattività e della città-fabbrica”.
È un libro sulla transizione del mondo contadino e sulla disillusione industriale. Uno dei casi-studio affrontati riguarda il Valdarno. È un focus su due mestieri scomparsi, contadini e minatori, “mondi contigui” che, nella transizione novecentesca verso il modello industriale fordista, hanno costituito un importante passaggio, antropologico-culturale soprattutto, trasmigrando infine nell’identità operaia, negli stili di vita “cittadini”. Il saggio affronta i temi della pluriattività, dell’autoconsumo e della mobilità, quello delle strutture mentali e del cibo come paradigma, e dedica infine una parte della ricerca alla quotidianità degli ultimi contadini sulle pendici di Pratomagno, utilizzando una mole variegata di fonti.
Se ne parlerà il 28 maggio 2022.
Presenteranno il volume ANTONELLA FINESCHI, pubblicista e FILIPPO BONI, giornalista e storico, in dialogo con l’autore/curatore.
La manifestazione è organizzata da MINE e Comune di Cavriglia in collaborazione con la Società Storica Aretina ed è patrocinata dalla SISLAV, Società Italiana di Storia del Lavoro




Call for papers: 1922. La provincia in marcia: attori, percorsi, narrazioni

Call for papers: 1922. La provincia in marcia: attori, percorsi, narrazioni

In occasione del centenario della Marcia su Roma del 1922, l’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea (ISRT), insieme alla rete toscana degli istituti, promuove l’invio di contributi (Call for papers) per un convegno nazionale – da tenersi a Firenze nell’autunno 2022 – per discutere delle ricerche sul 1922 e le sue eredità. Il focus sarà sull’area toscana, in stretto dialogo con altre realtà territoriali e con il quadro nazionale.

Si invitano pertanto le persone interessate a inviare delle proposte sui temi di discussione che corrisponderanno a quattro sessioni della giornata di studio:
1. In marcia verso Roma: provenienza e dimensioni, strategie militari e politiche, logistica.
2. Attori della Marcia: chi parte, chi resta; uomini e donne; istituzioni; forze dell’ordine; società civile; associazionismo culturale, sociale, politico (massoneria ecc.); le opposizioni individuali e collettive.
3. L’ impatto e la ricezione della Marcia nella vita quotidiana.
4. Narrazioni ed eredità della Marcia.

Le proposte di intervento (massimo 500 parole) dovranno essere accompagnate da un breve CV del proponente. È particolarmente incoraggiata la partecipazione di giovani ricercatori.
Le proposte devono essere inviate al seguente indirizzo isrt@istoresistenzatoscana.it, entro il 15 marzo 2022. Le decisioni del Comitato scientifico verranno comunicate entro il 30 aprile 2022.

Il Comitato scientifico è composto da Andrea Baravelli, Roberto Bianchi, Paul Corner, Valeria Galimi, Stefano Maggi, Francesca Tacchi.




Presentazione del progetto “Per la memoria – Stragi nazi fasciste in Casentino”

Il giorno 9 dicembre 2021 alle ore 10 presso la Sala Pegaso della Regione Toscana, in Piazza Duomo n.° 10 a Firenze, si terrà la presentazione del progetto “Per la memoria – Stragi nazi fasciste in Casentino”: Per la Memoria – raccolta testimonianze, archivio storico stragi nazi fasciste finanziato tramite il “Fondo italo-tedesco per il Futuro”, istituito dalla Repubblica Federale di Germania e con il cofinanziamento dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino, che ha come obbiettivo la divulgazione e la conoscenza delle testimonianze e dei ricordi dei sopravvissuti alle stragi nazi fasciste avvenute in Casentino nel 1944, durante la Seconda Guerra Mondiale.

Programma

Alessandra Nardini
Assessora Assessora con delega alla Cultura della Memoria

Eleonora Ducci
Presidente Unione dei Comuni Montani del Casentino

Pier Angelo Bonazzoli
Banca della Memoria dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino

Matteo Mazzoni
Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea

Ingrid Jung
Console Generale della Repubblica Federale di Germania a Milano

Conclusioni del Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani

L’evento può essere seguito su piattaforma ZOOM (link sulla locandina)

Per informazioni: Banca della Memoria del Casentino – Unione dei Comuni Montani del Casentino – Ponte a Poppi -Ar- 0575 507269




Presentazione dell’Archivio storico dell’ANPI Provinciale di Arezzo

locandina evento