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“Storie nella storia”: i romanzi di Domenico Manzione e Federico Binaglia presentati a Querceta di Seravezza

Il romanzo "In fuga" di Domenico Manzione (Maria Pacini Fazzi Editore) è dedicato al tema dei migranti africani in viaggio verso l'Italia sulle infide acque del Mediterraneo.

Il romanzo “In fuga” di Domenico Manzione (Maria Pacini Fazzi) è dedicato al tema dei migranti africani in viaggio verso l’Italia sulle infide acque del Mediterraneo.

Il prossimo sabato 8 ottobre 2016, presso la Sala Cope di Querceta di Seravezza (Lu) in Via I Maggio 21, si terrà una bella iniziativa culturale, a metà fra storia e letteratura, patrocinata dal Comune di Seravezza e dalla Sezione A.N.P.I. “Gino Lombardi” di Pietrasanta. Alle ore 17:30, infatti, prenderà avvio la doppia presentazione dei nuovi romanzi, entrambi editi da Maria Pacini Fazzi, “In fuga” di Domenico Manzione, eminente magistrato ed attualmente Sottosegretario del Ministero degli Interni, e “Un angelo fra le belve di Sant’Anna” di Federico Binaglia, ex-sindaco di Montignoso (Ms) e giornalista pubblicista laureato in Scienze Politiche all’Università di Pisa.

"Un angelo fra le belve di Sant'Anna" è il nuovo romanzo storico di Federico Binaglia (Maria Pacini Fazzi Editore), incentrato su una storia di salvezza durante la strage versiliese del 12 agosto 1944.

“Un angelo fra le belve di Sant’Anna” è il nuovo romanzo storico di Federico Binaglia (Maria Pacini Fazzi), incentrato su una storia di salvezza durante la strage del 1944.

Seguendo il filo rosso del ciclico riproporsi dell’intolleranza e della violenza contro i soggetti più deboli in età contemporanea, il primo volume, dedicato al difficile ed attualissimo tema della migrazione africana verso l’Italia, ben si accompagnerà al secondo, incentrato su una storia di salvezza nel terribile eccidio di Sant’Anna di Stazzema del 12 agosto 1944, per non dimenticare come, anche nei contesti più bui, vi siano sempre coscienze permeabili alla pietà. Coordinata dallo storico Giovanni Cipollini, la serata, oltre a quella degli autori, vedrà la presenza di Riccardo Tarabella, Sindaco di Seravezza, di Riccardo Biagi, Presidente del Consiglio Comunale di Seravezza, e di Maurizio Verona, Sindaco di Stazzema.

In allegato, la locandina con il programma della serata.




La guerra di Vincenzo Fibbiani 1914/1918

Domenica 2 ottobre, in occasione della XIII Giornata Nazionale degli Amici dei Musei, dedicata al tema “Guerra e Memoria 1915-18. Musica, Arte, Propaganda”, il Direttore Scientifico della GAMC, Alessandra Belluomini Pucci, e la Presidente degli Amici del Museo di Viareggio, Gaia Querci, invitano alla presentazione del volume La guerra di Vincenzo Fibbiani 1914/1918. Dalle “belle” silerchie alla trincea… solo andata di Roberta Antonelli, edito da Tra Le Righe Libri. Un libro nato a seguito del ritrovamento di un ricco epistolario fra Vincenzo Fibbiani e la sua famiglia, ritrovato dal marito dell’autrice in un vecchio comò destinato al macero. All’incontro, previsto per le ore 17.30, ad ingresso gratuito, intervengono la scrittrice e Marco Lenci, storico.

 

Sala Pieraccini

Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Lorenzo Viani”

Biblioteca Comunale Guglielmo Marconi

Palazzo delle Muse

Piazza Mazzini, Viareggio (LU)

 

Info:

gamc@comune.viareggio.lu.it

0584 581118

Fb Gamc Lorenzo Viani

www.gamc.it




Prima presentazione della guida “La Versilia tra antifascismo, guerra e Resistenza” a Viareggio

“La Versilia tra antifascismo, guerra e Resistenza” di Federico Bertozzi, Jonathan Pieri ed Andrea Ventura (Pezzini Editore) sarà presentato venerdì sera presso il CRO Darsene di Viareggio.

Il prossimo venerdì 30 settembre 2016, alle ore 18:30, presso il C.R.O. Darsene di Viareggio (Lu) in via Coppino 244, si terrà la prima presentazione del libro “La Versilia tra antifascismo, guerra e Resistenza” (Pezzini Editore), primo volume di un’opera tripartita dell‘ISREC di Lucca volta a valorizzare i luoghi della memoria presenti sul territorio provinciale. Resa possibile dal determinante contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, la guida, arricchita da numerose immagini e mappe, raccoglie i contributi di Federico Bertozzi, Jonathan Pieri ed Andrea Ventura, giovani storici dell’ISREC di Lucca che, suddivisesi le aree di competenza e confrontatisi con la vasta bibliografia presente sul tema, con il coordinamento del prof. Gianluca Fulvetti, hanno identificato i luoghi più significativi per la memoria collettiva versiliese della Seconda Guerra Mondiale e hanno quindi strutturato quattro tracciati principali, percorribili anche in automobile, linearmente sviluppati fra Forte dei Marmi, Seravezza, Stazzema, Pietrasanta, Camaiore, Massarosa e Viareggio. Dal Pontile di Forte dei Marmi al ponte del Pratale di Seravezza, dal Parco della Pace di Sant’Anna di Stazzema al monumento alla strage dei Pioppetti di Camaiore, dalla “Brilla” di Massarosa al Liceo Classico di Viareggio, il lettore potrà così andare alla scoperta dei siti più rappresentativi della storia della Versilia nel conflitto, attorno ai quali si condensano i nomi, le speranze e le sofferenze dei mesi dell’occupazione e della lotta partigiana, dei bombardamenti e dello sfollamento, della Linea Gotica e della Liberazione. Oltre ai “Percorsi della memoria”, il volume, che si propone come agile ed innovativo strumento di fruizione per residenti e turisti, include anche tre “Sentieri della memoria”, semplici tracciati montani per conoscere fatti e protagonisti della guerra e della Resistenza sulle Alpi Apuane. Promossa dall’ISREC di Lucca e dalla Sezione A.N.P.I. di Viareggio, la serata, che sarà impreziosita dalla musica di Andrea Garibaldi, terminerà con un apericena.

In allegato, la locandina dell’iniziativa.




“Marmo in guerra” Mostra in occasione del 72° anniversario della Liberazione di Pietrasanta

Inaugurazione della mostra Lunedì 19 Settembre ore 09:45 in occasione della Ricorrenza del 72 Anniversario della Liberazione di Pietrasanta

Dopo la prima presentazione del progetto nel fondo di Palazzo Corsi a Carrara come evento dell’edizione 2014 della Marble Weeks, varie altre presentazioni, esposizioni e la prestigiosa selezione per l’Archivio Fondo Malerba per la Fotografia di Milano, la mostra fotografica di Paolo Maggiani arriva finalmente a Pietrasanta, da dove ha avuto inizio il progetto! Dal monumento civile in P.za Statuto. La Mostra allestita nell’atrio del Palazzo Comunale di Pietrasanta in Piazza Giacomo Matteotti sarà inaugurata in occasione della Ricorrenza del 72° Anniversario della Liberazione di Pietrasanta che avrà luogo il 19 settembre alle ore 09:45.
Quanto sono carichi di umani sentimenti questi presidi della memoria: iscrizioni, cippi, monumenti e gli stessi luoghi poiché esiste un vasto e stratificato paesaggio memoriale, che avvolge tutti noi, anche quando non riusciamo a vederlo. E da questi oggetti, con tutti i segni che il tempo e il caso gli cuciono addosso penso sia nato questo progetto fotografico (ed il libro che l’accompagna), che si fonda su un programma tanto semplice in apparenza, quanto foriero di risultati inattesi e importanti.

L’idea iniziale di Paolo Maggiani era appunto quella di rintracciare:

“Cannoneggiamenti, bombardamenti, mitragliamenti, scontri i cui colpi di schegge e proiettili hanno lasciato la loro impronta su monumenti di commemorazione ai caduti nella Prima Grande Guerra, ma anche su fontane e pievi in marmo. Ferite impresse che sono ancora oggi visibili sulle superfici di un marmo che si è trovato ad essere testimone di una Seconda cruenta Grande Guerra. Oggi rappresentano un monito, amplificano il messaggio e sottolineano il ricordo che questi monumenti rappresentano.”

Alla base di questa felice intuizione, c’è un’ammirabile curiosità da flâneur del Maggiani fotografo, Paolo, che ha saputo scorgere segni e spie tra i monumenti di Pietrasanta e Seravezza, che alla maggior parte di noi sarebbero sfuggiti.
Il Maggiani poeta, Roberto, è intervenuto presumibilmente soltanto dopo con la grazia di quei jazzisti che sanno reinterpretare l’arte altrui, con una congiunzione di intenti che ha uno speciale valore artistico. Con il sospetto che forse erano d’accordo da subito, anzi direi “da sempre”, con quell’intesa che solo alcuni fratelli sanno proficuamente esercitare. Sono convinto che questo connubio è servito anche a loro, per rimescolare le carte, i ruoli e le convinzioni, che fotografia e poesia non vivono vite così separate.
Non a caso Roberto parla di poesie «scattate»:

”Ho “scattato” queste poesie guardando attentamente, per due giorni di fila, le fotografie di Paolo, mio fratello, cogliendo in esse un messaggio al contempo ordinario, per quanto riguarda i soggetti, e straordinario, per quanto riguarda la bellezza delle inquadrature e dei dettagli.
Il nitore di questi scatti attualizza il messaggio che i soggetti fotografati rappresentano a partire da quei lontani giorni di inizio e metà Novecento, quando alcuni di essi, mi riferisco in particolare ai monumenti ai caduti, furono realizzati negli anni Venti, poi segnati dagli avvenimenti che videro molti soldati e partigiani a lottare per la libertà delle nostre terre.
Essenzialmente i soggetti fotografati sono di marmo, dunque dal fortissimo valore simbolico: il marmo, il suo biancore, è nascosto sotto la “pelle” della terra apuana proprio come il sangue è nascosto sotto la pelle dei nostri corpi.”

…e Paolo ha giocato d’anticipo, perché le sue sapienti inquadrature hanno saputo vedere con altri occhi ciò che ci circonda, sondare profondità inaspettate, laddove sembra vigere il quotidiano e l’ordinario, con quella felicità di esecuzione, che è poi l’unico vero segreto della Poesia. Allo stesso modo il versificare di Roberto ha riempito di immagini quelle fotografie, in una sorta di archeologia del sentimento umano ai tempi della guerra, studiando le tracce e le impronte del passato, cercando di capire le traiettorie delle vite non meno che quelle dei proiettili (come in Il proiettile: analisi del tiro). La vita non è del resto una questione di balistica? Senz’altro è stato così nel Secolo breve, per quelle generazioni che hanno visto straziate le carni dalla violenza della storia.
Alessio Giannanti (Archivi della Resistenza –
Circolo Edoardo Bassignani – Fosdinovo MS)

Nell’esposizione le immagini (in totale 17), realizzate su pregiata carta cotone con stampa in B/N ai pigmenti, sono incorniciate di bianco e si alternano alle poesie anch’esse stampate nello stesso formato ma incorniciate di nero a creare un suggestivo effetto visivo.

RICONOSCIMENTI:

Il progetto “Marmo in Guerra” è entrato a far parte dell’Archivio FMF – Fondo Malerba per la FOTOGRAFIA di Milano che raccoglie le tendenze fotografiche contemporanee, nella selezione 2015, ed ha una pagina online dedicata: www.fondomalerba.org/archivio/artisti/paolo-maggiani

PATROCINI:

A.N.P.I. – Massa-Carrara e Sezione “Gino Lombardi”Versilia, ARCHIVI DELLA RESISTENZA Circolo E.BASSIGNANI – Fosdinovo- MS
oltre ai COMUNI DI CARRARA (MS), PIETRASANTA (LU) e SERAVEZZA (LU)




Un libro di foto d’epoca alla scoperta di San Romano in Garfagnana

Domenica 4 settembre a San Romano in Garfagnana presentazione del libro di Carlotta Santi su San Romano in Garfagnana: 280 foto d’epoca appartenenti a un centinaio di famiglie residenti nel territorio del comune che ne mostrano la vita nella prima metà del Novecento. Contemporaneamente sarà inaugurata una mostra di 50 foto. Il volume sarà il numero 10 dell’Atlante Toscano, progetto a cura della Biblioteca di Sardegna, e il secondo riguardante la Garfagnana (il primo è uscito poche settimane fa per il comune di Castiglione).




Leandro Puccetti e il “Gruppo Valanga” ricordati a Gallicano e Molazzana

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Il giovane gallicanese Leandro “Pippo” Puccetti (1922-1944), comandante partigiano del Gruppo “Valanga”, verrà ricordato domenica 28 agosto 2016 con una serie di iniziative a cura dei comuni di Gallicano e Molazzana.

In occasione del 72° anniversario della battaglia del monte Rovaio e della morte in combattimento del comandante Leandro “Pippo” Puccetti (1922-1944), giovane gallicanese studente in medicina a capo della formazione partigiana garfagnina denominata Gruppo “Valanga”, per domenica 28 agosto 2016 i Comuni di Gallicano (Lu) e Molazzana (Lu) organizzano una giornata di memoria e partecipazione. Il primo appuntamento è previsto per le ore 9:30, al cimitero di Gallicano: dopo la deposizione di una corona presso la tomba dello stesso Puccetti, si terranno i saluti del Sindaco di Gallicano, David Saisi. In tarda mattinata, le celebrazioni riprenderanno invece nella frazione Alpe di Sant’Antonio del comune di Molazzana, presso la chiesetta eretta in località Piglionico, ai piedi della Pania della Croce, in ricordo dei 19 partigiani morti nel corso della sanguinosa battaglia del monte Rovaio (29 agosto 1944), in cui il Gruppo “Valanga” oppose disperata resistenza ad un gran numero di soldati tedeschi e fascisti repubblicani, saliti in montagna per stroncare ogni opposizione armata in uno dei settori più sensibili della Linea Gotica. Alle ore 11:00, dopo l’alzabandiera e la deposizione di una corona ai caduti, si terrà una Santa Messa officiata da Frate Benedetto Mathieu, parroco di Molazzana e Sillico, oltreché stimato intellettuale. Al termine della cerimonia, si susseguiranno i saluti del Sindaco di Molazzana Rino Simonetti, del Presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani e di Carlo Giuntoli, esperto e membro del Consiglio Direttivo dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea in Provincia di Lucca. In chiusura, interverranno anche il Sindaco di Casal di Principe (Ce) Renato Natale, presente all’iniziativa per onorare uno dei giovani guerriglieri caduti in forza alla formazione di Puccetti, Francesco detto “il Napoletano”, nativo di Albanova, e l’On. Raffaella Mariani, che terrà un’orazione ufficiale.

In allegato, il programma completo della giornata.




A Cecina un piazzale intitolato alle vittime di San’Anna di Stazzema

Il Comune di Cecina, continuando il percorso della memoria, aggiunge così un altro tassello.Dopo il monumento in ricordo dell’eccidio di Guardistallo, quello in piazza Martiri delle Foibe, il cippo ai Caduti nella Battaglia per la Liberazione di Cecina e il monumento ai Caduti in piazza Martiri Belfiore e quello al rabbino Elio Toaff e a tutte le vittime della Shoah, l’amministrazione comunale ha inteso intitolare un piazzale cittadino in ricordo dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema avvenuto nella mattina del 12 agosto 1944 ad opera dei nazi-fascisti. Un paese intero sterminato: donne, uomini, ragazzi e ragazze, anziani e bambini furono uccisi e dati alle fiamme. “La strage di Sant’Anna di Stazzema desta ancora oggi un senso di sgomento e di profonda desolazione civile e morale, poiché rappresenta una delle pagine più brutali della barbarie nazifascista, il cancro che aveva colpito l’Europa e che devastò i valori della democrazia e della tolleranza. Rappresentò un odioso oltraggio compiuto ai danni della dignità umana. Quel giorno l’uomo decise di negare se stesso, di rinunciare alla difesa ed al rispetto della persona e dei diritti in essa radicati” tratto dal sito la Memoria dell’Eccidio http://www.santannadistazzema.org/sezioni/LA%20MEMORIA/. La cerimonia d’intitolazione si svolgerà mercoledì 10 agosto alle ore 18 nell’area privata ad uso pubblico compresa tra viale Italia e piazza Barontini. Sarà presente lo stesso sindaco di Stazzema Maurizio Verona. Nell’occasione seguirà una rappresentazione teatrale dal titolo “Canto per Anna” da un testo di Fabrizio Parrini, interpretato dallo stesso autore e da Carlo Rotelli presidente dell’associazione Artimbanco. Un poema epico in cui un vecchio cantastorie narra a suo modo la tragedia di S. Anna di Stazzema.




72° Anniversario della strage di Sant’Anna di Stazzema

All’interno di un ricco programma di iniziative e cerimonie, venerdì 12 agosto la commemorazione ufficiale dell’anniversario della strage con i saluti del Sindaco, del Presidente dell’Associazione Martiri di Sant’Anna e della Vicepresidente della Regione Toscana, Monica Barni.