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“Profugo” la vicenda di due famiglie istriane attraverso un archivio familiare

GIORNO DEL RICORDO 2024
Venerdì 9 febbraio 2024 ore 17.00
Lucca, Palazzo Ducale, Sala del Trono, si terrà l’incontro
“Profugo” La vicenda di due famiglie istriane attraverso un archivio familiare

Coordina Andrea Menchetti (Scuola per la Pace, Prov. di Lucca)
Introduce Jonathan Pieri (Direttore Isrec Lucca)
Interviene Armando Sestani (Isrec Lucca)

“Un Viaggio iniziato nel dopoguerra da Pola e approdato nella nostra città , ricostruito grazie ai documenti delle famiglie Sestani e Fanucco , un viaggio che non tralascia un passato che affonda le sue radici negli anni del primo Novecento”




Per bambini 7-15 anni: Un percorso alla scoperta della storia urbanistico-architettonica dell’Isolotto e del Villaggio INA casa

Nell’ambito del programma di iniziative relativo alla Mostra sulla prima amministrazione di Giorgio La Pira sindaco di Firenze in corso in BiblioteCaNova, sono partite le iscrizioni all’itinerario sull’Isolotto di sabato 20 gennaio (ore 9-11), alla scoperta della storia urbanistico-architettonica dell’Isolotto e del villaggio Ina-Casa, a cura dell’Ordine degli Architetti e della Fondazione Ordine Architetti.

Per bambini 7-15 anni. Programma: ore 9, ritrovo al parcheggio all’ingresso della Scuola primaria Montagnola (via Giovanni da Montorsoli 1/A, Firenze); sotto la guida esperta di tre architetti passeggeremo per le strade dell’Isolotto vecchio, scoprendo gli edifici e le storie che caratterizzano il nostro quartiere; ore 11, termine del percorso in Piazza dell’Isolotto. In caso di ampia partecipazione, sarà attivato un secondo itinerario (ore 11.15-13.15).

Itinerario a cura del Gruppo CircolA di Fondazione Architetti Firenze. Iscrizioni a questo link: bit.ly/3tHLbKv




Un’altra idea di scuola. Fra Rodari e Barbiana. Spettacolo musical

In occasione del centenario della nascita di Don Milani, il Comune di Montemurlo, la Fondazione CDSE, in collaborazione con Altroteatro organizzano
venerdì 19 gennaio, alle ore 21.00 presso la Sala Banti (piazza della Libertà 2), Montemurlo,
lo spettacolo teatral musicale Un’altra idea di scuola. Fra Rodari e Barbiana, a cura di Fondazione CDSE e Altroteatro.

Partecipazione gratuita senza prenotazione




Mostra “La prima amministrazione La Pira 1951-1956. Isolotto: “Non case ma città”

𝐄𝐯𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐢𝐧𝐚𝐮𝐠𝐮𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐨𝐬𝐭𝐫𝐚 𝐋𝐚 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐚 𝐚𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐋𝐚 𝐏𝐢𝐫𝐚 𝟏𝟗𝟓𝟏-𝟏𝟗𝟓𝟔, 𝐈𝐬𝐨𝐥𝐨𝐭𝐭𝐨: “𝐍𝐨𝐧 𝐜𝐚𝐬𝐞 𝐦𝐚 𝐜𝐢𝐭𝐭𝐚̀”
9 gennaio 2024, ore 16.30
BiblioteCaNova Isolotto (piano terra)
Saluti istituzionali:
Alessia Bettini – Vicesindaca di Firenze
Mirko Dormentoni – Presidente del Q4 di Firenze
Patrizia Giunti – Presidente della Fondazione Giorgio La Pira
Relazione:
Francesco Gurrieri – Architetto, analista urbano
𝑺𝒂𝒓𝒂̀ 𝒑𝒓𝒆𝒔𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒊𝒍 𝒄𝒖𝒓𝒂𝒕𝒐𝒓𝒆 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒎𝒐𝒔𝒕𝒓𝒂, 𝒑𝒓𝒐𝒇. 𝑷𝒊𝒆𝒓 𝑳𝒖𝒊𝒈𝒊 𝑩𝒂𝒍𝒍𝒊𝒏𝒊
ℹ La mostra sarà visitabile dal 9 al 27 gennaio 2024, presso la BiblioteCaNova Isolotto.
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ℹ Per informazioni sulla biblioteca telefona allo 055710834

 




Il treno voluto e poi perduto. Dalla costruzione all’abbandono della ferrovia Colle Val d’Elsa – Poggibonsi

Il 16 dicembre alle ore 15.30 presso la Sala Cinema Teatro del Popolo di Colle Val d’Elsa, in piazza dell’Unità dei popoli 2.

Programma della giornata:

  • Presiede: Stefano Maggi
  • Saluti: Alessandro Donati (Sindaco di Colle di Val d’Elsa) e Sabina Spannocchi (Presidente della Società Storica della Valdelsa)
  • Introduzione: Stefano Maggi, La ferrovia come patrimonio delle comunità
  • Relazione: Michelangelo Borri, “Indispensabile e insostituibile”. Riattivazione e mantenimento della ferrovia Colle Val d’Elsa – Poggibonsi tra istituzioni e dimensione pubblica (dal dopoguerra agli anni Ottanta)

      Comunicazioni:

  • Giacomo Baldini, Quando le strade non erano ferrate. Società e comunicazioni in Valdelsa prima della ferrovia
  • Silvano Bellesi, Cronistoria per immagini della ferrovia Colle Val d’Elsa – Poggibonsi
  • Fabrizio Boldrini, La ferrovia Colle Val d’Elsa – Poggibonsi. Il tempo dei progetti di ampliamento infranti e la lotta contro la chiusura
  • Fabio Dei, Memorie di un pendolare
  • Giovanni Parlavecchia, “Non toglieremo mai il servizio ferroviario”. L’agonia della ferrovia Colle Val d’Elsa – Poggibonsi tra apparenza e realtà
  • Luca Guerranti, Dalla variante di Maltraverso all’ipotesi del velorail. L’ultima corsa del treno di Colle
  • Marco Antonelli, Verso il futuro: nuovi treni e binari tra Valdelsa e Val di Cecina

      Dibattito

Saranno proiettate immagini della ferrovia tratte dal film “Il Deportato” (girato a Colle di Val d’Elsa nel 1950) e “Il viaggio di addio alla Colle Val d’Elsa – Poggibonsi (marzo 2009)” di Silvano Bellesi




DON MILANI al centro del nuovo appuntamento del Seminario “Enzo Collotti”

La prossima del “Gruppo Collotti” riunione è fissata per venerdì 15 dicembre alle ore 15.30 sempre presso la sede dell’ISRT in via Carducci 5/37 (FI).

Sarà dedicata all’analisi del volume di Adolfo Scotto di Luzio L’equivoco don Milani, Einaudi.

Interverranno a illustrare il volume e dialogare con i/le presenti la prof.sa Anna Scattigno (già Università di Firenze) e il prof. Giancarlo Gaeta (già Università di Firenze).

Data l’importanza dell’argomento, il seminario è organizzato in collaborazione con l’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea e aperto ai suoi soci.

L’Italia ha imparato a comprendere la sua scuola in termini che le sono profondamente ostili. È questo il lascito di don Milani. E sta qui il nucleo di un equivoco che accompagna il nostro discorso educativo dagli anni Settanta in avanti. Ebreo convertito al cristianesimo e prete in odio alla borghesia, che nella Chiesa aveva aperto un’aspra polemica in nome dei poveri, don Milani sembrò incarnare una potente richiesta di cambiamento. In una maniera che ha qualcosa di profondamente ironico, tuttavia, la cultura pedagogica italiana ha finito per restare impigliata nelle stesse contraddizioni in cui si dibatteva il suo eroe. Il fatto è che don Milani, figura del nuovo, sarebbe rimasto fedele fino alla fine all’antico, al messaggio di Cristo e alla Chiesa. E a ben vedere anche a una idea di borghesia come classe di cultura. A pensarci è sorprendente come una figura cosí complessa, piena di tante cose, ambigua, contraddittoria e indubbiamente carica di fascino sia stata poi ridotta al figurino senza spessore del pedagogismo nostrano. L’ideologia che nel nome di don Milani pretende di bandirne il messaggio finisce cosí per imprigionare il prete a Barbiana ma svuota contemporaneamente Barbiana di ogni significato. [dal sito Einaudi]

Il seminario di storia, diretto fin dal 1997 con ammirevole continuità e profondo impegno da Enzo Collotti (1929-2021), ha ripreso le sue attività nel corso dello scorso anno. Gli incontri si articolano, come già in passato, su analisi e discussioni di testi e documenti relativi alla storia contemporanea. Secondo gli intendimenti di Collotti, il seminario doveva essere -ed è stato- una sede di liberi confronti e approfondimenti, aperto alla partecipazione di insegnanti, studenti, specialisti, cultori della materia. Su questa stessa direttrice, il gruppo ricostituitosi intende proseguire in collaborazione con il nostro Istituto che concede l’uso dei propri locali così come già aveva fatto dal 2009 per l’attività svolta dal prof. Collotti.




Presentazione del libro di M. Bassetti “Essere Chiesa nel post-Concilio. La Comunità di Vingone con parroco Fabio Masi”




‘Antifascismo e neofascismo nell’Italia repubblicana dal 1946 ad oggi: un viaggio da fare insieme’: Ciclo di Conversazioni