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“Volontarie per la libertà” – il 25 aprile 2024 a Rai Radio3

“Volontarie per la libertà”

il 25 aprile 2024 a Rai Radio3

Le donne sono state protagoniste della Resistenza: Radio3 le ricorderà il 25 aprile raccontando alcune storie di partigiane che andarono a combattere il nazifascismo e per questo furono perseguitate, torturate, uccise. Quattro storiche e uno storico ricostruiranno le vite di dieci donne, in dieci pillole, dieci frammenti sonori che punteggeranno le trasmissioni della giornata, da Qui comincia a Radio3 suite. Donne il cui contributo fondamentale alla guerra partigiana è documentato negli archivi degli Istituti storici della Resistenza insieme a quello di altre migliaia di donne di ogni ceto sociale che parteciparono alla guerra di Liberazione. Nel dopoguerra non a tutte venne riconosciuto quel contributo fondamentale, anzi. Rispetto agli uomini, la percentuale di partigiane riconosciute fu molto bassa, come a voler cancellare il ruolo delle donne e quel grande momento di emancipazione che la Resistenza rappresentò per esse. Radio3 con questa giornata vuole contribuire a far emergere il ruolo delle “Volontarie per la libertà”, a lungo taciuto. Con le voci di: Barbara Berruti, direttrice dell’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti”; Ilaria Cansella, direttrice dell’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea; Metella Montanari, direttrice dell’Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea di Modena; Alessio Parisi, direttore del museo della Resistenza Giambattista Lazagna di Rocchetta Ligure; Elisabetta Ruffini, Istituto Bergamasco per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea. Lo speciale è a cura di Laura Zanacchi.




Presentazione di “Una Resistenza, tante vite. Gli internati militari follonichese tra storia e memoria”




22 marzo, 80° anniversario della strage dei martiri d’Istia

Ricorre quest’anno l’80° anniversario della strage dei martiri d’Istia. A Maiano Lavacchio dalle ore 9 si terrà la commemorazione istituzionale. Dalle 9 alle 13 la Casa della Memoria al futuro sarà aperta per chi vorrà visitare la mostra “Per noi il tempo si è fermato all’alba. Storia dei martiri d’Istia“, curata dall’Isgrec.

Il pomeriggio, alle ore 17, per il ciclo di presentazioni “La Maremma e i suoi scrittori” della rete Grobac, nella Biblioteca di Magliano in Toscana Elena Vellati (ISGREC) e la scrittrice Dianora Tinti presenteranno il volume “Quell’anno le margherite divennero rosse” (Pegasus Edition, 2022) di Antonella Polenta, romanzo ispirato alla storia degli 11 ragazzi trucidati dai fascisti a Maiano Lavacchio il 22 marzo 1944.

 




L’eredità di Don Milani e il sindacato. Fra storia e attualità della rappresentanza nel mondo del lavoro

Il 16 marzo 2024 (ore 9-13) alla Sala Cangialosi della CGIL Grosseto (via Repubblica Dominicana 80) l’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’Età contemporanea, in collaborazione con il Dipartimento di formazione, lingue, intercultura, letterature e psicologia (Forlilpsi) dell’Università degli Studi di Firenze, e con il partenariato di CGIL Grosseto, Fondazione Valore Lavoro, SMILE Toscana, CISL Grosseto, Centro Studi Cisl, UIL FPL Toscana, propone una giornata di studi dedicata a “L’eredità di Don Milani e il sindacato. Fra storia e attualità della rappresentanza nel mondo del lavoro”. L’iniziativa è organizzata nell’ambito della Festa della Toscana 2023 con la compartecipazione del Consiglio regionale della Toscana.

Quella della scuola di Barbiana è una storia di riscatto, impegno, denuncia e testimonianza che ha incontrato – dal Sessantotto fino a oggi – la dimensione collettiva e plurale della rappresentanza del mondo del lavoro. Se l’istruzione era per Don Milani lo strumento attraverso cui i poveri avrebbero potuto sperare di uscire dall’emarginazione, il sindacato avrebbe consentito loro di difendersi, di rivendicare diritti e di ottenere una piena cittadinanza nel senso previsto dalla Costituzione. Una riflessione attuale e ancora utile per la formazione dei sindacalisti, ma più in generale per quella della cittadinanza: le idee di Don Milani, i temi da lui e dai suoi allievi affrontati, sono infatti fondamentali per pensare a come si cura, include, organizza, rappresenta il “lavoro fragile” in tempi di antico e nuovo sfruttamento, nei territori di una regione come la Toscana, fatta anche di vaste zone periferiche come nel caso maremmano.

Con il coordinamento di Adolfo Turbanti (Isgrec), sono previsti gli interventi di: Stefano Oliviero (Forlilpsi, Università di Firenze), “Un graffio quotidiano della coscienza”. Don Milani e la sua lezione di utopia; Francesco Lauria (Centro Studi CISL), Quel filo teso tra Fiesole e Barbiana. Don Milani e il mondo del lavoro; Sandra Gesualdi (Giornalista), “L’ingiustizia sociale è un’offesa”. Don Milani e il sindacato; Stefano Bartolini (Fondazione Valore Lavoro), Dei covi di miseria. Il mondo del lavoro nella Toscana periferica, anni ’40 e ’60

Seguirà una tavola rotonda su SINDACATO E DIRITTI”, alla quale parteciperanno Gessica Beneforti (Segretaria CGIL Toscana), Katiuscia Biliotti (Segretaria CISL Grosseto), Flavio Gambini (Segretario Generale UIL FPL Toscana).

Info: Isgrec: 0564415219, www.isgrec.it, segreteria@isgrec.it




Pace è non avere paura. Dall’Ucraina storie di fuga e di accoglienza

Sarà inaugurata giovedì 7 marzo alle ore 17 al Polo culturale “Le Clarisse” (via Vinzaglio, Grosseto) la mostra fotografica e pittorica “Pace è non avere paura. Dall’Ucraina storie di fuga e di accoglienza”, alla presenza dei rappresentanti delle Istituzioni coinvolte e dei curatori dell’allestimento. I materiali allestiti sono stati raccolti nel corso del progetto “Dall’Ucraina alla Maremma. Memorie di guerra per un futuro di pace”, realizzato dall’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea, con il contributo del Coeso-Società della Salute Grosseto, per raccogliere testimonianze sull’arrivo, a seguito dell’invasione russa, di profughi ucraini nel territorio grossetano.

Dalle interviste realizzate nel corso del progetto sono emersi, ricorrenti, alcuni temi, fra cui la mobilitazione per sostenere la comunità ucraina da parte degli ucraini già presenti e di alcune realtà locali del territorio, documentata dalle fotografie di Luigi Zannetti esposte. Scatti che testimoniano le manifestazioni di solidarietà, gli eventi di raccolta fondi, la risposta immediata e generosa data da una comunità contraddistinta dalla volontà di accogliere e facilitare l’integrazione dei profughi.

Nell’esposizione trovano spazio anche le opere di Olena Sydorova, artista, arteterapeuta e insegnante di arte delle creazione di immagini di categoria II alla “Mariupol School of Art”, che vive a Castiglione della Pescaia dal febbraio 2022.

Il progetto ha come esito finale la creazione di un Archivio di memorie e la realizzazione di un documentario, per la regia di Luigi Zannetti, curato da Clelia Pettini e Fabrizio Boldrini, che sarà proiettato sabato 16 marzo alle ore 18 presso la Sala Conferenze delle Clarisse alla presenza del regista.

La mostra rimarrà aperta fino al 31 marzo con orario 10-13, 17-20 (giovedì e venerdì) e 10-13, 16-19 (sabato e domenica).




La Maremma e i suoi scrittori: dal primo marzo al 10 maggio

Sedici incontri, sedici biblioteche ed istituti coinvolti, otto libri, undici autori, sedici tra storici, scrittori e giornalisti coinvolti: sono i numeri de “La Maremma e i suoi scrittori”, l’iniziativa organizzata dalla Rete Grobac, delle Biblioteche e degli archivi di Maremma e dell’Amiata che animerà i luoghi della rete nei mesi di marzo, aprile e maggio.

Prenderà il via venerdì 1 marzo il fitto calendario di eventi che porterà autori maremmani di romanzi storici ad incontrare il pubblico in vari punti della Rete. Un calendario pensato per favorire la conoscenza e lo scambio tra alcuni importanti autori del territorio e i lettori, dando anche spunti di approfondimento e riflessione: a dialogare con gli scrittori, infatti, saranno storici, altri autori e giornalisti. A curare l’organizzazione degli eventi è stata la Biblioteca comunale “G. Badii” di Massa Marittima, incaricata dalla Rete Grobac di promuovere, attraverso incontri pubblici, la lettura con il supporto scientifico dell’Isgrec, Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’Età contemporanea, che ha contribuito ad individuare testi, autori e presentatori: un lavoro che, a partire dai romanzi storici pubblicati di recente da scrittori maremmani, coinvolge altri autori locali, storici e giornalisti.

Tanti gli autori coinvolti che presenteranno i loro lavori: si va da Gualtiero della Monaca, Carlo Rispoli e Mario Cosentino con “Il caso Lattes” (Effigi edizioni) a Davide Parri con “Florido e il piano K” (Effigi), da Francesco Falconi con “I Grifoni della Maremma” (La corte editore) a Stefano Erasmo Pacini con “Malamente. Una educazione maremmana” (Effigi), passando per Silvia Meconcelli, che presenta “Pazze di libertà” (Alter Ego edizioni), Alberto Prunetti con “Amianto. Una storia operaia” (Feltrinelli), Antonella Polenta con “Quell’anno le margherite divennero rosse” (Pegasus Edition), Filippo Cerri con “Di macchia e di morte” (Effequ).




Grazie al contributo di ISGREC anche la Toscana è presente a “Prima del Giorno del Ricordo. Ricerca, didattica e divulgazione sulla frontiera adriatica”

Venerdì 2 febbraio 2024, alle ore 15.00 -19-00, presso il Circolo della Stampa, Corso Italia, 13, Trieste con possibilità di collegamento da remoto.

In occasione del 20° anniversario dell’istituzione del Giorno del Ricordo, l’Istituto regionale per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea di Trieste, in collaborazione con l’Istituto nazionale Ferruccio Parri – rete degli Istituti per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea – ETS organizzano il Convegno nazionale:
“𝐏𝐫𝐢𝐦𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐆𝐢𝐨𝐫𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐑𝐢𝐜𝐨𝐫𝐝𝐨. 𝐑𝐢𝐜𝐞𝐫𝐜𝐚, 𝐝𝐢𝐝𝐚𝐭𝐭𝐢𝐜𝐚 𝐞 𝐝𝐢𝐯𝐮𝐥𝐠𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐚 𝐅𝐫𝐨𝐧𝐭𝐢𝐞𝐫𝐚 𝐀𝐝𝐫𝐢𝐚𝐭𝐢𝐜𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐫𝐞𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐈𝐬𝐭𝐢𝐭𝐮𝐭𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐫𝐞𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐞𝐭𝐚̀ 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨𝐫𝐚𝐧𝐞𝐚”
Il fine è esporre e valorizzare la pluridecennale attività promossa in primo luogo dall’istituto triestino, ma anche dagli altri istituti della rete, sul piano della ricerca, della didattica e della formazione dei docenti, della divulgazione, sulle vicende delle foibe e dell’esodo, nel contesto della complessa storia della Frontiera Adriatica. Ricordiamo anche che l’istituto Parri ha in corso, nell’ambito di una convenzione con il CNR una ricerca per la creazione di un atlante dei campi di raccolta creati nel dopoguerra in Italia per l’accoglienza delle comunità giuliano-dalmate.
Per l’Isgrec partecipano al seminario Elena Vellati e Ilaria Cansella con un intervento on line dal titolo “𝑳𝒂 𝒏𝒐𝒔𝒕𝒓𝒂 𝒔𝒕𝒐𝒓𝒊𝒂 𝒆 𝒍𝒂 𝒔𝒕𝒐𝒓𝒊𝒂 𝒅𝒆𝒈𝒍𝒊 𝒂𝒍𝒕𝒓𝒊. 𝑳’𝒆𝒔𝒑𝒆𝒓𝒊𝒆𝒏𝒛𝒂 𝒅𝒆𝒈𝒍𝒊 𝑰𝒔𝒕𝒊𝒕𝒖𝒕𝒊 𝒕𝒐𝒔𝒄𝒂𝒏𝒊 𝒕𝒓𝒂 𝒅𝒊𝒅𝒂𝒕𝒕𝒊𝒄𝒂 𝒆 𝒓𝒊𝒄𝒆𝒓𝒄𝒂”




Giornata del Ricordo 2024

Per il Giorno del Ricordo quest’anno l’Isgrec ha coorganizzato con la Provincia di Grosseto, un’iniziativa pubblica, che si terrà martedì 6 febbraio 2024 alle ore 17 nella Sala Pegaso del Palazzo della Provincia su “Le vicende del confine orientale italiano tra storia e rappresentazione pubblica”. Dopo i saluti di Francesco Limatola (Presidente della Provincia di Grosseto) e di Ilaria Cansella (Direttrice Isgrec), Luciana Rocchi dialogherà con Federico Tenca Montini (Centro di ricerche scientifiche di Capodistria). A seguire, l’intervento di Laura Benedettelli (Isgrec), che negli anni scorsi ha pubblicato per l’Isgrec gli esiti della ricerca pluriennale su “I profughi giuliani, istriani, fiumani e dalmati in provincia di Grosseto”. Durante l’incontro saranno distribuite 50 copie della ristampa del volume (Produzione Isgrec, prima ed. digitale 2017, prima ed. a stampa 2020, seconda ed. 2024)

L’impegno dell’Isgrec sui temi del confine orientale prosegue nella giornata del 9 febbraio (ore 10) al Teatro la Compagnia di Firenze con un evento Sulle tracce della storia. Viaggio sul confine orientale italiano”, coorganizzato con Regione Toscana, Ufficio scolastico regionale, ISRT e Fondazione Sistema Toscana aperto alle scuole toscane e trasmesso anche in streaming (www.regione.toscana.it/diretta-streaming), durante il quale, dopo i saluti istituzionali di Alessandra Nardini (Assessora all’Istruzione e Cultura della Memoria Regione Toscana), Maria Federica Giuliani (Assessora alla Cultura della Memoria Comune Firenze) e Ernesto Pellecchia (Direttore Ufficio Scolastico Regionale) e l’intervento di Matteo Mazzoni (Direttore ISRT) su “Violenze e guerra al confine orientale italiano”, sarà dato conto del progetto di scambio culturale tra studenti toscani e studenti fiumani. Saranno in collegamento con il Teatro la Compagnia Michele Scalembra (Preside della Scuola media superiore italiana di Fiume) e Marino Micich (Direttore della Società di Studi Fiumani – Archivio Museo storico di Fiume), mentre Luca Bravi e Ilaria Cansella (Isgrec) presenteranno i progetti dei 4 gruppi di studenti italiani e fiumani che hanno partecipato al viaggio di scambio culturale. Chiude i lavori Eugenio Giani (Presidente della Regione Toscana).

Il ruolo ventennale dell’Isgrec nella didattica sui temi del confine orientale è riconosciuto da anni sul piano nazionale, tant’è che Elena Vellati e Ilaria Cansella sono state invitate a intervenire su “La nostra storia e la storia degli altri. L’esperienza degli Istituti toscani tra didattica e ricerca” al convegno del 2 febbraio a Trieste “Prima del Giorno del Ricordo. Ricerca, didattica e divulgazione sulla Frontiera Adriatica della rete degli Istituti per la storia della resistenza e dell’età contemporanea”, organizzato dall’Istituto regionale per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea di Trieste, in collaborazione con l’Istituto nazionale Ferruccio Parri di Milano.