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Alla scoperta del patrimonio artistico…

La Fondazione CDSE organizza un ciclo di visite guidate alla scoperta del patrimonio storico-artistico del territorio:

Sabato 17 maggio 2014: visita guidata alla Biblioteca Roncioniana di Prato e ai suoi tesori (opere d’arte, documenti antichi, manoscritti rari).

Visite guidate a cura di Alessia Cecconi

Tutte le elargizioni ricavate durante le visite guidate saranno destinate alle attività culturali del CDSE (laboratori didattici, pubblicazioni, iniziative, mostre).

Per prenotarsi o avere informazioni sui contributi alle visite occorre chiamare il CDSE (0574.942476) tutti i lunedì e giovedì dalle 15.00 alle 19.00 o scrivere a info@fondazionecdse.it.

 




Segmenti di Linea Gotica

Segmenti di Linea Gotica  è un imponente progetto di land-art di Ivano Cappelli, un’azione/progetto che agisce sul territorio, laddove è ancora leggibile, la Gothic Line che sul finire della II Guerra Mondiale divise letteralmente in due l’Italia.

Il Comune di Cantagallo  è impegnato da alcuni anni nel progetto  “Per non Dimenticare”, coordinato dal CDSE della Val di Bisenzio,  e il progetto di Cappelli  ci ha offerto “ ’occasione per  rappresentare plasticamente , il discrimine, tra oblio e ricordo” afferma Ilaria Bugetti – Sindaco di Cantagallo.

Segmenti di Linea Gotica”  è un opera che andrà ad arricchire il parco di arte ambientale del Comune di Cantagallo, e  come “Chi mi parla” di Corsini, anch’essa  è tesa a recuperare la memoria e le memoria di un territorio, rendendoci  percepibile un passato prossimo.

Domenica 27 Aprile 2014 presso il Rifugio Ambientale di Cave,  Ivano Cappelli, con una performance, definirà due punti della  Linea Gotica, un segmento  definito e racchiuso da due punti,  fisici e concettuali definiti dall’artista  e da due tangibili cippi.

L’azione si svolgerà la mattina del 27, a partire dal Rifugio Ambientale di Cave,  che negli stessi giorni ospiterà anche  il passaggio dei  ciclisti della “Staffetta della Memoria”; dal 25 Aprile al Primo Maggio un gruppo di ciclisti effettua, in mountain bike, un itinerario in sette tappe – dal Tirreno all’Adriatico – ripercorrendo il tracciato storico della Linea Gotica e toccando alcune delle località più significative nei territori delle provincie di Massa, Lucca, Pistoia, Prato, Firenze, Bologna, Forlì-Cesena, Arezzo, Rimini, Pesaro.

Nell’ambito della Provincia di Prato la Staffetta delle Memoria  passerà proprio dal luogo  nel quale si svolgerà la performance  “Segmenti di Linea Gotica”.

Chi intende partecipare potrà  pernottare presso il Rifugio Ambientale di Cave nell’Area Naturale Protetta dell’Acquerino Luogomano (http://www.rifugiolecave.it/), o recarsi la mattina del 27 presso lo stesso rifugio.

Chi invece fosse interessato ad arrivare a Cave con la “Staffetta della Memoria” questo è il programma del percorso locale ed è libero di aggregarsi:

Sabato 26 aprile

9.30  S. Marcello Pistoiese: partenza in bici: lungo la pista ciclabile della ex-ferrovia FAP 11.30  Campo Tizzoro: visita al Museo e Rifugi della S.M.I. 12.30  Campo Tizzoro: partenza alla volta del P. della Collina 14.00  P. della Collina: sosta per visita ai resti delle fortificazioni nei dintorni 14.45  P. della Collina: partenza alla volta della Foresta dell’Acquerino 16.00  Transito all’Acquerino 17.00  Transito al Passo degli Acquiputoli 18.45  Arrivo al Rifugio Le Cave 20.30  Cena e serata al rifugio

Domenica 27 aprile

9.00  Rifugio “Le Cave”: incontro con delegazione del comune di Cantagallo, ANPI Cantagallo e pubblico. A seguire: intervento di land art dal ciclo “SEGMENTI DI LINEA GOTICA” dell’artista concettuale Ivano Cappelli. 10.15  Partenza della staffetta dal Rifugio “Le Cave” 11.30 S. Quirico di Vernio: visita alla Mostra Permanente degli oggetti ritrovati sulla Linea Gotica (a cura dell’Associazione Linea Gotica Alta Val Bisenzio. A seguire incontro con autorità, associazioni, ecc. 12.40  Località Torricella: sosta per breve escursione a piedi al Parco Memoriale della Linea Gotica 13.00  Partenza in bici per Mangona – Dogana –  P.della Futa 16.00  P. della Futa: visita al cimitero di guerra germanico 16.20  Partenza dal P. della Futa e discesa verso Panna (visita ai resti di un bunker nelle vicinanze) 17.15  Transito per Sant’Agata 18.15  Arrivo a Scarperia.




Commemorazione Caduti per la libertà

Programma della manifestazione patrocinata dal Comune di Vernio:

ore 9.30: ritrovo partecipanti ed autorità presso il Monumento ai Caduti al giardino de “Le Rocce”

ore 9.45: alzabandiera, deposizione corona e commemorazione

ore 10.30: S. Messa in loco

ore 11.30: trasferimento ai locali dell’ex Meucci

ore 11.45: inaugurazione mostra di documenti e reperti della I guerra mondiale, in occasione del centenario di inizio della Grande Guerra. La mostra è a cura di Crapanzano Militaria, Gruppo Alpini Vernio, Ass. Linea Gotica Alta Val Bisenzio, e Biblioteca Popolare “Petrarca” di Vernio.

ore 13.00: pranzo presso ex Meucci

ore 16.00: esibizione coro Ana del Mugello, al termine chiusura della giornata

La mostra sarà aperta da venerdì 25 aprile a domenica 4 maggio, ore 10-12, 16-18

Per il pranzo è gradita la prenotazione entro il giorno 23 ai numeri 3389179508, 3479400235, 3471079613




Voci e volti di Montemurlo in guerra

1-locandina-doc-24-aprilePresso la Sala Banti di Montemurlo (Piazza della Libertà, 2), alle ore 21.15, proiezione del documentario Voci e volti di Montemurlo in Guerra, a cura della Fondazione CDSE e di Saraceno Cineclub. Il video, promosso dal comune di Montemurlo, si inserisce all’interno del progetto di documentazione sulle memorie della Guerra e della Resistenza nel territorio di Montemurlo iniziato nel 2012 da CDSE e Saraceno Cineclub.




I ferri lineari

Alle ore 21.00, presso il Teatro Ex Meucci di Vernio (via della Posta Vecchia, 10), andrà in scena I ferri lineari, spettacolo dedicato alla storia della Direttissima con testo di Roberto Piumini in collaborazione con l’ICS “Sandro Pertini” di Vernio.
Per l’occasione sarà presentato il libro I ferri lineari insieme a Roberto Piumini, a cura della Fondazione CDSE, con il poema teatrale inedito di Piumini e i lavori degli studenti dell’ICS di Vernio.




Sul Cipresso più alto. Tosca Martini e le altre

Disegno per copertinaUna serata per ricordare Tosca Martini, il passaggio della guerra, la Resistenza in Val di Bisenzio

Comune di Cantagallo, Fondazione CDSE e Associazione Altroteatro, in collaborazione con Associazione Per il lavoro e la democrazia e Anpi, sez. Cantagallo presentano:

Sul cipresso più alto: Tosca Martini e le altre
spettacolo teatrale in due parti
Ore 18.00, Teatro Capannone di Usella – Comune di Cantagallo Prato
Info e prenotazioni:| cultura@comune.cantagallo.po.itinfo@fondazionecdse.it 328 8754929 – 339 4835146
INGRESSO A CONTRIBUTO LIBERO SU PRENOTAZIONE, a finanziamento dei progetti sulla memoria del CDSE.

Lo spettacolo è liberamente tratto dal libro “Sul cipresso più alto. La storia di Tosca Martini e altre vicende di guerra e resistenza in Valdibisenzio”, a cura di Alessia Cecconi e Francesco Venuti, Fondazione CDSE editore, Prato 2013.
Conosci la storia di Tosca Martini? 
In piena II guerra mondiale e occupazione nazifascista, il 1° maggio 1944 Tosca Martini (1914-2004), tra i protagonisti della Resistenza nella Val di Bisenzio, fece issare una bandiera rossa sul cipresso più alto di Usella (Cantagallo, Prato). La bandiera era stata cucita dalle donne del paese, come simbolo di rivolta verso il regime e la guerra: per questo episodio Tosca fu catturata e interrogata sotto tortura a Firenze dalla Banda di Mario Carità. Nelle carceri di Santa Verdiana Tosca conobbe Anna e Milena Martini (figlia e moglie del maggiore Mario Martini e sorella e madre del deportato Marcello Martini) e la partigiana fiorentina Tosca Bucarelli, arrestata nel febbraio del 1944 a seguito del tentativo di far esplodere una bomba al Caffè Paszkowski in centro a Firenze.
Nel 1988 il CDSE raccolse e conservò la testimonianza orale di Tosca Martini: venticinque anni dopo, partendo da questa fonte, intrecciata a numerosi documenti di archivio e ulteriori testimonianze orali, la Fondazione CDSE ha realizzato il libro “Sul cipresso più alto. La storia di Tosca Martini e altre vicende di guerra e resistenza in Valdibisenzio”, a cura di Alessia Cecconi e Francesco Venuti, Prato 2013, consultabile presso le biblioteche della provincia di Prato e acquistabile presso la sede del CDSE (Vaiano – Prato, via Mazzini, 21).



8 Marzo 1944 – 8 Marzo 2014 70° Anniversario della deportazione politica dalla Toscana

Dal 5 al 9 marzo Firenze, Prato, Empoli e Montelupo Fiorentino ricordano il Settantesimo della deportazione politica dalla Toscana: un ricco programma di eventi coordinati dalla Regione Toscana in collaborazione con ANED, Istituto Storico della Resistenza in Toscana e Fondazione Museo della Deportazione e Resistenza di Prato. Il programma (vedi il link)  prevede presentazioni, spettacoli teatrali, convegni di carattere storico e incontri pubblici con le scuole e soprattutto la grande manifestazione dell’8 marzo 2014 alle ore 9.45 in Piazza Santa Maria Novella a Firenze. Il 70° Anniversario della Deportazione politica è il primo appuntamento delle manifestazioni per il 70° anniversario della Resistenza e della Liberazione della Toscana.

 Tra le molte iniziative segnaliamo in particolare:  il 5 marzo alle ore 17 al Caffè letterario delle Murate a Firenze la presentazione della riedizione de La speranza tradita. Antologia della deportazione politica toscana (1943 – 1945), Pacini Editore, arricchita da 70 brevi biografie dei sopravvissuti ai lager nazisti, intervistati da Andrea Devoto alla fine degli anni ’80. Seguirà alle ore 19 lo spettacolo teatrale “Lavoratori italiani per la Germania” con la regia di Dimitri Frosali.

Il 7 marzo alle ore 16 al Museo della Deportazione di Prato (loc. Figline)il convegno storico su Toscana, marzo 1944: Resistenza operaia e deportazione. Alle ore 21 visita guidata gratuita al Museo della Deportazione.

 Il prossimo 8 marzo 2014 ricorrono 70 anni da quando dalla stazione di Santa Maria Novella partì un treno con vagoni piombati in cui erano stipati lavoratori toscani per il lager di Mauthausen. Erano stati arrestati dai fascisti della Repubblica Sociale Italiana e consegnati ai nazisti in seguito allo sciopero generale del marzo 1944, grande sollevazione della Resistenza operaia organizzata dal CLN che avrebbe preparato la strada alla successiva liberazione dal nazifascismo in Toscana.

Il trasporto verso uno dei peggiori campi dell’intero sistema concentrazionario nazista, Mauthausen, conteneva circa 330 uomini arrestati in Toscana, soprattutto fiorentini, pratesi ed empolesi molti dei quali arrestati anche in modo indiscriminato per le strade. Furono costretti, sotto il pugno di ferro delle SS, a lavorare come schiavi fino all’estremo esaurimento fisico per l’industria bellica nazista e ben pochi fecero ritorno nelle proprie case. Per capire quanto questo evento traumatico di ormai molti anni fa sia ancora presente nella coscienza collettiva delle comunità locali, basta partecipare alla grande manifestazione internazionale che ogni anno dal 1945 si svolge a maggio all’ex campo di Mauthausen e nei suoi maggiori sottocampi come Ebensee e Gusen per ricordare la liberazione, quando svettano, in un corteo composto da scolaresche, cittadini e amministratori provenienti da ogni parte d’Europa, decine e decine di gonfaloni dei Comuni toscani, grandi e piccoli, che anche grazie all’instancabile opera dell’ANED (Associazione nazionale Ex deportati nei lager nazisti) conservano attivamente questa memoria di lotta e di sofferenza. A Prato nel 2002 da questa memoria nacque il Museo della Deportazione, visitato ogni anno da migliaia di visitatori.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti.