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I “fuochi della Resistenza” al Museo MINE

Non poteva esserci scenario migliore dell’antico Borgo di Castelnuovo dei Sabbioni, luogo che per ogni cavrigliese evoca la memoria degli Eccidi ed in generale dei tragici giorni vissuti dalla comunità durante la Seconda Guerra Mondiale, per presentare un volume che rappresenta una sorta di enciclopedia della storia della Resistenza nel nostro territorio. Sabato 12 settembre a partire dalle 17 presso l’Auditorium del Museo Mine verrà presentata alla cittadinanza la ristampa del volume di Antonio Curina “Fuochi sui monti dell’Appennino Toscano”. La prima “uscita” del volume risale al 1957 ed è ormai introvabile se non nelle biblioteche pubbliche e presso qualche libreria antiquaria e, nonostante il passare degli anni, “Fuochi sui monti dell’Appennino Toscano” continua ad essere il punto di riferimento di studi e ricerche che si occupano della storia del secondo conflitto mondiale e della Resistenza in Provincia di Arezzo nonché una testimonianza vivissima e straordinaria fonte di informazioni che oggi possono essere meglio vagliate e verificate. Anche per questo motivo l’Amministrazione Comunale di Cavriglia, in sinergia con il Comitato Provinciale e la sezione Valdarno dell’ANPI oltre al Museo Mine, ha deciso di promuovere un evento in cui, grazie alle storie raccontate da Antonio Curina, protagonista sarà il ricordo di un periodo storico che ha lasciato un’impronta indelebile nella comunità cavrigliese.
Dopo i saluti del Sindaco Leonardo Degl’Innocenti o Sanni, interverranno il Presidente dell’ANPI Valdarno Massimo Merlini, il Direttore Scientifico del Museo Mine Gianfranco Molteni, la rappresentante dell’ANPI di Arezzo Alba Bigiandi, la memoria storia della comunità cavrigliese e testimone dell’Eccidio di Castelnuovo del luglio 1944 Emilio Polverini, ed Ivo Biagianti, docente dell’Università di Siena e quarantennale studioso di questo periodo storico che illustrerà il libro di Curina.

L’autore – Antonio Curina – Pietralunga (PG) 11 aprile 1898 – Fiesole 20 novembre 1974 -, fu nel movimento antifascista aretino fin dalla costituzione del Comitato provinciale di Concentrazione Antifascista (tramutatosi poi in Comitato Provinciale di Liberazione Nazionale) e ne divenne presidente dopo l’assassinio nel carcere aretino di Sante Tani da parte dei repubblichini. Il 15 luglio 1944, precedente all’ingresso in città dell’VIII armata britannica, veniva nominato sindaco, carica che mantenne fino al marzo 1946.




Festa d’Aprile

Introduce Serena Perini, Presidente Commissione 7 del Comune di Firenze

Coordina Domenico Guarino, Direttore RadioCora

Intervengono:
David Mugnai, docente di Storia contemporanea
Leo Magliacano, Tiziano Riverso, Alberto Pagliaro, Dario Di Simone, Elena Trimarchi con brevi letture di brani tratti dal libro.

Conclude Silvano Sarti, Presidente provinciale ANPI

L’iniziativa si svolge alle ore 10 nella Sala di Firenze capitale in Palazzo Vecchio.




L’erbario di Calamandrei a Bagno Vignoni

Dopo quella del 5 luglio, al Lago di Montepulciano, a cui partecipò anche Alberto Asor Rosa, la Biblioteca Comunale – Archivio Storico “Piero Calamandrei” di Montepulciano, annuncia una nuova presentazione di “Codici e rose” (Olschki 2015), saggio di Paola Roncarati e Rossella Marcucci sull’erbario di Piero Calamandrei.

L’appuntamento è per le 18.00 di sabato 12 settembre, sotto la loggia di Bagno Vignoni, nell’ambito della rassegna “I colori del libro”, a cui, in serata, parteciperà anche il poliziano Francesco Bianconi, dei Baustelle, col suo nuovo libro.

Raccolte sulle colline di Firenze in primavera e nei campi attorno a Montepulciano e nei boschi di Poggiano nell’estate e autunno del 1904, le erbe classificate dal giovanissimo Piero (allora quindicenne) si sono conservate perfettamente per più di un secolo e danno una testimonianza della biodiversità toscana.

L’erbario originale si trova a Firenze, all’Istituto della Resistenza in Toscana, donato dalla moglie Ada, ma Piero, nell’ “Inventario della casa di campagna”, opera dedicata a Montepulciano e alla Toscana, si augurava che gli fosse di suppellettile nel sepolcro, come gli etruschi.

Accuratamente commentato dalla studiosa Paola Roncarati e dalla botanica Rossella Marcucci, l’erbario ha nel saggio una stimolante introduzione dell’etologo Enrico Alleva. Un’incursione nel linguaggio giuridico e nelle metafore botaniche di Calamandrei è offerta in appendice dal giurista Francesco Cocozza.

A raccontare l’opera e a presentarla saranno Silvia Calamandrei, nipote del giurista e Presidente della Biblioteca – Archivio storico di Montepulciano, Francesca Cenni, che ha inventariato l’archivio Calamandrei di Montepulciano, e lo stesso Alleva. Moderatore Michele Taddei

Il saggio delinea un nuovo profilo biografico di Piero Calamandrei, personalità complessa e variegata, ed esce quasi in contemporanea con la riedizione integrale dei suoi Diari 1939-45, un reperto che voleva lasciare agli storici futuri come testimonianza di una civiltà forse in via d’estinzione e che è conservato nell’Archivio di Montepulciano.

I tanti segni, le tante impronte lasciate da Calamandrei, soprattutto attraverso la scrittura, saggistica, poetica, letteraria e l’oratoria giuridica e politica, contano forse meno di queste creature vegetali conservate amorosamente, alcune delle qual emanano ancora una vaga fragranza.




71° Anniversario della Liberazione di Dicomano

Sabato 12 settembre l’ANPI ricorderà la liberazione di Dicomano, con il patrocinio del Comune.

Alle ore 15.30 Le vie della Memoria, camminata a Capraia con merenda al rientro agli ex-macelli (circa le 17.30)
Alle 21.30 ci sarà lo spettacolo teatrale “Alessandro Sinigaglia: negro, ebreo, comunista”

Per maggiori informazioni http://ww w.comune.dicomano.fi.it/eventi-notizie/liberazione-di-dicomano




Inaugurazione mostra al Museo Paolo Cresci di Lucca

sabato 12 settembre 2015, alle ore 17,00, presso il “Museo Paolo Cresci per la storia dell’emigrazione Italiana si terrà l’inaugurazione della mostra “100 anni di sapori toscani nel mondo”.

In allegato l’invito alla mostra.




“I carnefici” di Biacchesi presentato a Massa

Venerdì 11 Settembre 2015 alle ore 21,00 presso la Mostra della Resistenza di Massa si terrà la presentazione della pubblicazione “I CARNEFICI” di Daniele BIACCHESSI e reading con illustrazioni eseguite con la tecnica ldp a cura di Giulio PERANZONI.

I CARNEFICI spettacolo teatrale di impegno civile alla sede dell’Anpi di Massa
Biacchessi (voce narrante, regia, testo)
Giulio Peranzoni (illustrazioni live con tecnica Ldp)
Liberamente tratto dal libro omonimo di Daniele Biacchessi (Sperling & Kupfer)

Il giornalista, scrittore e autore di teatro civile Daniele Biacchessi e l’illustratore Giulio Peranzoni realizzano nella sede dell’Anpi di Massa una narrazione animata live basata sulla tecnica LDP per raccontare alcune delle pagine più drammatiche, oscure e controverse della storia italiana contemporanea. Lo spettacolo è Liberamente tratto dal libro omonimo di Daniele Biacchessi (Sperling&Kupfer) che con l’ausilio dell’interazione tra parole, arti visive e musica, rende la memoria pulsante e viva. La colonna sonora è quella scritta dai più importanti artisti dell’impegno civile.

Giulio Peranzoni è un illustratore tra i più noti in Italia, tra i primi a disegnare con il computer, da più di dieci anni vive e lavora a Massa. Per chi svolge questo mestiere è diventato un punto di riferimento nella nostra città, nel suo studio ogni tanto si possono incontrare i grandi dell’illustrazione italiana da Angelo Stano disegnatore di Dylan Dog a Aldo di Gennaro, da Antonello Silverini illustratore delle pagine di Repubblica e Corriere della Sera a Paolo D’Altan, Roberto Innocenti,Libero Gozzini e tanti altri. In questi ultimi tempi la sua ricerca lo ha portato in teatro con una tecnica nuova da lui stesso chiamata LDP: Live digital Painting e cioè il disegnare dal vivo.
” Ldp, ovvero disegnare dal vivo,” ci ha spiegato Peranzoni “vuol essere una nuova forma di spettacolo/arte dove il fare artistico diventa un’opera a sè. Osservare un illustratore che dal bianco del foglio inizia a far emergere un’immagine è uno spettacolo affascinante e indipendente dall’opera finita e dunque ho pensato che come i musicisti si esibiscono nei concerti anche noi illustratori, grazie alla computer graphic, abbiamo le stesse potenzialità. Dall’incontro poi con Biacchessi, amico di lunga data, il suo reading dei I Carnefici si è così trasformato in uno spettacolo nuovo e rivoluzionario”.

In allegato la locandina dell’evento




11.09.2015 – L’ISGREC, risorsa culturale per il territorio: prospettive e strategie per uno sviluppo “di rete”

Partner dal 2015 dell’ European Memories Observatory, l’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea ha sempre mostrato una vocazione per il lavoro culturale “di rete”. Rete regionale e nazionale con gli istituti analoghi associati all’INSMLI; collaborazione con istituzioni italiane ed europee; iniziative e servizio culturale (cultura e scuola) nelle diverse aree della provincia di Grosseto.
Si discuterà l’11 settembre del contributo che ne può trarre l’intero territorio provinciale, nel quadro politico-istituzionale attuale. L’invito è rivolto a tutti, ma con particolare sollecitudine alle Amministrazioni locali (Sindaci e responsabili di scuola e cultura dei Comuni).




11.09.2015, ore 16.30: Testimonianze di profughi dall’oltre Europa

Venerdì 11 settembre la Fondazione Il Sole ospita (ore 16.30) una manifestazione dedicata alle “Testimonianze di profughi dall’oltre Europa”, a sostegno della “Marcia delle donne e degli uomini scalzi” che un gruppo di registi, attori, musicisti e intellettuali ha promosso nello stesso giorno nel cuore della Mostra del cinema a Venezia, dove come spesso fanno i profughi marceranno a piedi scalzi con l’obiettivo di far riflettere l’opinione pubblica su flussi migratori, accoglienza e politiche d’integrazione. Una marcia promossa da tante personalità del mondo dello spettacolo e dell’informazione e da associazioni umanitarie.

A Grosseto – dalle 16.30 alla Fondazione il sole – a sostenere le ragioni di tolleranza, accoglienza e integrazione ci saranno le voci di quattro uomini e donne profughi da zone di guerra o di povertà estrema ospitati nei centri della Maremma, che racconteranno la loro esperienza di passaggio dall’oltre Europa al nostro Paese. Quasi delle ‘istantanee’ dal grande esodo da mondi lontani, che nessuna telecamera può raccontare meglio di chi lo ha vissuto sulla propria pelle. A promuovere quest’occasione di conoscenza e confronto sono stati Cgil, Arci, Caritas e Fondazione Il Sole, cui hanno risposto davvero tante realtà cittadine, tra cui l’Isgrec, che partecipa con la relazione della Direttrice, Luciana Rocchi.

Di seguito il programma della giornata

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