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Semi di lino cotti

Alle ore 17.30 del 19 maggio, presso la Sala dei Grandi della provincia di Arezzo, presentazione del volume Semi di lino cotti. Ricordi della prigionia di un deportato, di Giuseppe Gori.

Interventi di:
Roberto Vasai, Presidente della Provincia
Graziella Bettini, Presidente nazionale della Divisione Aqui.

Saranno presenti i curatori: Elisa Nesi e Santina Gori.




Il giorno di ritorno che verrà

Alle ore 16.30, presso la sede dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana, presentazione del volume a cura di Giuseppe Viterbo, Il giorno del ritorno che verrà. Opinione pubblica e opinione popolare sotto fascismo. nazismo e comunismo, (Aska 2015).

Ugo Caffaz ne discute con Marta baiardi e Alberto Cavaglion.

Sarà presente il curatore.




“La guerra in soffitta” a Viareggio

A VIAREGGIO  lunedì 18 maggio alle ore 16 è prevista l’ apertura della mostra “La guerra in soffitta”. Con questa iniziativa si chiude una serie di percorsi didattici sperimentali dedicati al 70° della LIBERAZIONE realizzati insieme alle docenti e alle classi della scuola primaria Senza Zaino “E. Malfatti” da parte dell’ISREC Lucca.

In allegato la locandina con i dettagli del programma.




Luciano Gori e i 60 anni dell’Isolotto

Presso la sede della Biblioteca CaNova, dalle 9.00 alle 17.30, Maestri di ieri e di oggi, presentazione delle produzioni multimediali: il sito Luciano Gori, la collana DVD delle sue opere filmiche, la mostra dei disegni dei suoi alunni conservati in biblioteca, gli studi sulla sua opera educativa (gli scritti di Mario Lodi e Gianni Rodari sull’esperienza di ‘Tutti Uniti’ il giornalino che diventò un libro), le trasmissioni in TV su RAI 3, le tesi di laurea.

Le esperienze più significative in atto nelle scuole del quartiere. Immagini di ‘scuola creativa’. La presentazione del libro del maestro Franco Lorenzoni che racconta “ I bambini pensano grande: cronaca di un’avventura pedagogica” , Sellerio editore 2014.

A cura di Comune di Firenze Assessorato alla Educazione, Consiglio di Quartiere 4, BiblioteCanova Isolotto, Archivio del Movimento di Quartiere, Associazione Lib(e)ramente-Pollicino, Movimento di Cooperazione Educativa, Proteo Fare Sapere, Istituti Comprensivi: Barsanti, Ghiberti, Montagnola-Gramsci,Pier della Francesca, Pirandello.

Nell’ambito dei festeggiamenti per i 60anni dell’Isolotto.




La Rivista di Firenze

Il villino di Lungarno Serristori, oggi conosciuto come Casa Siviero, è stato sede della “Rivista di Firenze”, periodico di arte e cultura, tra il novembre del 1924 e il maggio del 1925, per scelta di Guido Castelfranco che, divenutone il principale sostenitore la trasferisce presso la propria residenza, indirizzandola alla valorizzazione dell’arte di Giorgio De Chirico, di cui era amico.

Per questo il Museo Casa Siviero ha deciso di allestire questa mostra così da far conoscere meglio questa rivista.

Inaugurazione 16 maggio ore 10.30.

Orari: fino al 28 settembre la mostra, ad ingresso gratuito, sarà aperta il sabato ore 10-18, domenica e lunedì ore 10-13.




Renzino e Gianni Mineo

Il 29 giugno 1944 a Civitella in Valdichiana e alla Chiassa Superiore – due località nei dintorni di Arezzo, a nemmeno 20 km in linea d’aria l’una dall’altra – si stanno vivendo due autentici drammi.

Alla fine del giorno dei SS. Pietro e Paolo, a Civitella e dintorni si piangeranno oltre 200 morti, massacrati dai nazifascisti. Mentre alla Chiassa Superiore, le campane suonate a festa annunceranno che i 209 ostaggi sono liberi e i paesi compresi tra Giovi ed Anghiari non saranno fatti saltare in aria o incendiati.

Due partigiani i protagonisti di quella tremenda giornata: il Comandante Partigiano “Renzino” a Civitella in Val di Chiana. Il Sottotenente Partigiano Gianni Mineo alla Chiassa Superiore.

Due ragazzi poco più che ventenni, che il destino ha calato in due situazioni altamente drammatiche e che cercheranno di fare del loro meglio, da soli, con il loro temperamento e il loro cuore.

Per quasi settant’anni, a Civitella ci sarà chi riterrà responsabile della strage del 29 giugno, il Comandante “Renzino”.

Alla Chiassa invece, dove la strage fu sventata dal coraggio, dall’audacia e dall’intelligenza di Gianni Mineo, si perderanno del tutto le tracce dell’eroico partigiano di Bagheria.

Due libri di SANTINO GALLORINI (La memoria riunita e Vite in cambio, entrambi delle Edizioni Effigi di Arcidosso – GR) hanno riacceso i riflettori sulle due storie, riportando alla ribalta i due partigiani protagonisti: “Renzino” e “Gianni”.

Sabato 16 maggio, alle ore 21,00 alla Sassaia di Rigutino (Arezzo), alla presenza dell’autore, si terrà un incontro dibattito sui due rilevanti episodi della Resistenza aretina, per mettere a confronto due importanti pagine della nostra Storia.

L’iniziativa è del Comitato Rigutinese Attività Ricerche Storico Culturali, supportato da tutte le realtà sociali, culturali e sportive di Rigutino.




I sentieri della libertà

Itinerario primo giorno:

Ritrovo alla Consuma.

Ore 8.30 Commemorazione eccidio con le istituzioni ed inizio della camminata.

Ore 9.15 Pordenovo, commemorazioni eccidio

Ore 11.30 Berceto, commemorazione eccidio

Ore 13.00 Pomino, pranzo a sacco

Ore 17.30 Rufina, commemorazione dell’eccidio

Ore 18.30 Villa Poggioreale Rufina, aperitivo con gruppo folcloristico i Maggiaioli. Possibilità di visitare il Museo della vite e del vino.

Ore 19.30, Villa Poggioreale, cena e canti popolari.

Itinerario secondo giorno:

Ore 8.30 stazione Rufina, inizio camminata

Ore 10.00 Pontassieve, inizio camminata secondo itinerario

Ore 11.30 Pievecchia commemorazione dell’eccidio

Ore 12.30 fattoria del Capitano, ristoro a buffet

Ore 15.00 Pontassieve, commemorazione dell’eccidio




Lo sciopero della mortadella

Sabato 23 maggio a partire dalle 10 presso l’antico Borgo di Castelnuovo dei Sabbioni, l’Amministrazione Comunale di Cavriglia, in collaborazione con il “Consorzio Mortadella Bologna”, Dario Cecchini ed Enzo Brogi, ha organizzato una rievocazione storica per ricordare lo “Sciopero della Mortadella”, evento storico con un pizzico di leggenda risalente al febbraio del 1947, periodo in cui i minatori che lavoravano nelle gallerie di Castelnuovo dei Sabbioni proclamarono uno sciopero per poter ottenere, insieme ad altre rivendicazioni, anche mezzo etto di Mortadella a testa. Una sollevazione che ebbe l’esito sperato.
A tal proposito il Comune di Cavriglia è alla ricerca di volontari che, IN ABITI DA MINATORI DELL’EPOCA (camiciola o canottiera, pantaloni da lavoro e scarponi), SI RENDANO DISPONIBILI A PARTECIPARE ALL’EVENTO IN PROGRAMMA SABATO 23 MAGGIO. Le persone interessate a partecipare sono convocate SABATO 16 MAGGIO ALLE 9 E 30 PRESSO IL MUSEO MINE dove verranno illustrati i dettagli dell’iniziativa.