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La mia vita prigioniera

Alle ore 11.00, Auditorium, Palazzo Panciatichi. Iniziativa promossa dal Consiglio regionale della Toscana in collaborazione con l’Istituto Storico della Resistenza in Toscana.

Lo spettacolo racconta la storia di Elio Bartolozzi, interpretato da Alessandro Varrucciu, contadino toscano originario del Mugello che nell’aprile del 1944, per aver aiutato dei partigiani, viene preso dai tedeschi e dai repubblichini. Dopo la cattura viene portato prima a Villa Triste, poi al carcere delle Murate. Da qui nei campi di Fossoli, di Bolzano e infine in quelli di Mauthausen e Gusen. Verrà liberato il 5 maggio del 1945.
La narrazione dei fatti avviene in prima persona, rispettando la lingua di Elio, fiorentino, con le sue imperfezioni, accenti e strutture grammaticali.
La scelta morale di Elio Bartolozzi, semplice contadino non politicizzato, rappresenta a pieno merito quella resistenza civile (rimasta sempre in ombra rispetto a quella armata), quell’humus ribelle e antifascista che ha nutrito e sostenuto i partigiani.
Lo spettacolo si ispira al volume  “La mia vita prigioniera” di Elio Bartolozzi, a cura di Marta Baiardi, pubblicato nella collana “Edizioni dell’Assemblea” (2011) del Consiglio regionale della Toscana.

saluti
Giuliano Fedeli, Vicepresidente del Consiglio regionale

introduce
Marta Baiardi, Istituto Storico della Resistenza in Toscana

regia, Francesca Uguzzoni
elaborazione grafica, Silvia Uguzzoni




Alla San Giorgio una tavola rotonda sulla Grande guerra

Alle 17 nella sala Bigongiari della biblioteca San Giorgio si terrà la tavola rotonda sul tema La Grande guerra, l’evento che ha cambiato la storia: politica, diplomazia, eserciti con Giorgio Petracchi e Ugo Barlozzetti, moderata da Claudio Rosati.

Intanto continua fino al 2 aprile nelle vetrine e nello spazio espositivo interno della San Giorgio La Grande guerra a piccoli passi che espone soldatini, figurini, uniformi, modellini di sistemi di trincea e di mezzi di combattimento per raccontare gli esordi e gli scenari del conflitto mondiale. La mostra è curata da Ugo Barlozzetti e Luigi Pulcini. Accanto agli oggetti di collezionismo, la mostra ospita anche materiale cartografico, libri, stampa d’epoca, illustrazioni tratte dalla propaganda, dal fumetto o dalla satira.

Cento anni fa, con la dichiarazione di guerra del Regno d’Italia all’Impero austro-ungarico ebbe inizio, per le forze armate italiane, la guerra destinata a durare fino al novembre 1918. Per suggerire spunti di riflessione sugli esordi e le vicende del conflitto di cui ricorre per l’Italia il centenario dell’entrata in guerra, alcune associazioni sensibili a divulgare la storia hanno messo a disposizione oggetti di collezionismo per avvicinare, a piccoli passi, i ragazzi ai grandi temi del conflitto mondiale.

La mostra è stata possibile grazie a numerose associazioni e collezionisti che hanno messo a disposizione materiali per l’allestimento. Si tratta dell’associazione fiorentina Battaglie in scala e la sua biblioteca Del buon soldato Sveik, associazione modellismo e storia-Dlf Pontassieve-Firenze, associazione Linea Gotica Pistoiese, associazione culturale Storia e Città, Claudio Roscilde dell’associazione ludica di Agliana, Carlo Alberto Carli, Paolo Carraro, Paolo Caselli, Giovanni Cespa, Andrea Giannelli, Andrea Guasti, Iacopo Neppini.

La biblioteca San Giorgio propone alcune iniziative collaterali alla mostra. Negli spazi della San Giorgio Ragazzi è stato allestito uno scaffale con libri che parlano del grande conflitto o di temi ad esso legati. E’ disponibile anche una bibliografia sul tema. Nei giorni di venerdì 13, 20, 27 marzo, nella saletta cinema, sono in programma tre proiezione di film attinenti al tema.




Camicie rosse nella Grande Guerra

Mercoledì 18 marzo a Lucca, presso la  Caffetteria di Palazzo Ducale, alle ore 11.30 sarà inaugurata la Mostra “Camicie rosse nella Grande Guerra”. La legione garibaldina del 1914 nelle collezioni dell’Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini. La mostra resterà aperta dal 18 marzo al 31 marzo.




Pagine scomode. La rivista Astrolabio (1963-1984)

Alle ore 16.00 in Sala Gigli, Palazzo Panciatichi (via Cavour 4 FI), Regione Toscana – Consiglio Regionale, Circolo Fratelli Rosselli, Fondazione Ernesto Rossi e Gaetano Salvemini, presentano il libro:

 Pagine scomode. La rivista Astrolabio (1963-1984)

a cura di  Alfredo Casiglia,  Ediesse 2014

 saluti istituzionali           Mauro Romanelli

intervengono                 Carlo Pinzani    Luca Polese Remaggi   Andrea Ricciardi     Valdo Spini

partecipa il curatore,   presiede    Sandro Rogari 

Fondata da Ernesto Rossi e diretta da Ferruccio Parri, negli oltre vent’anni della sua vita la rivista L’Astrolabio si espresse costantemente su un versante caratterizzato dalla ricerca degli spazi e delle opportunità per la costruzione di processi unitari della sinistra italiana. La rivista ha rappresentato un punto di riferimento per un’area dell’opinione pubblica riformista e del mondo politico in generale; le sue pagine sono state veicolo di battaglie importanti, testimonianza di un impegno civile e politico erede della cultura azionista da cui sia Rossi che Parri provenivano. L’Astrolabio offre dunque l’occasione per ripercorrere un tratto significativo della storia recente del nostro Paese attraverso la lettura e l’interpretazione degli avvenimenti politici, sociali, culturali che la rivista ha fornito. Pagine scomode ospita saggi, contributi e testimonianze di redattori e collaboratori de L’Astrolabio. Il libro anticipa e accompagna un progetto di più ampio respiro, ideato e realizzato per ricordare i cinquant’anni dalla fondazione della rivista, vale a dire l’indicizzazione e la digitalizzazione di tutte le annate della rivista. Circa 30.000 pagine di articoli, inchieste e interviste, che presto saranno liberamente accessibili a studiosi e lettori che abbiano interesse alla loro consultazione attraverso il sito della Biblioteca del Senato della Repubblica. Alfredo Casiglia è stato per anni collaboratore di Ferruccio Parri ed editore de L’Astrolabio.




Ivano Tognarini, un anno dopo

Alle ore 10.30, nella Sala del Basolato, a Fiesole, ricordiamo Ivano Tognarini ad un anno dalla sua scomparsa.

Intervengono:

Sara Nocentini, Assessore alla Cultura della Regione Toscana

Anna Ravoni, Sindaco del Comune di Fiesole

Massimo Giuliani, Sindaco del Comune di Piombino

Dario Nardella, Presidente della Città Metropolitana di Firenze

Simone Neri Serneri, Presidente dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana

Luigi Tomassini, Associazione Ricerche storiche e Archelogia industriale

Nicola Labanca, Università di Siena

 




L’arte della famiglia Chini

Doppio appuntamento domenica 15 marzo presso il Museo civico della Manifattura Chini a Borgo San Lorenzo per celebrare l’arte e le opere della famiglia Chini e delle Fornaci San Lorenzo. L’evento, organizzato dall’associazione culturale S.T.A.R.E. (Storia, Territorio, Architettura/Arte, Ricerche, Editoria/Eventi) in collaborazione con l’Amministrazione comunale, si aprirà alle ore 16 con la presentazione della ristampa del volume “I Chini a Borgo San Lorenzo”, storia e produzione di una manifattura mugellana.
A seguire, sempre nei locali di Villa Pecori Giraldi, verrà inaugurata la mostra fotografica di Francesco Noferini dal titolo “I Chini tra modernismo e Oriente: la manifattura mugellana a Salsomaggiore”. Circa 15 fotografie (stampate in formato 70×100) a testimonianza dell’opera artistica della famiglia Chini nello splendido complesso termale di Salsomaggiore Terme realizzato nel 1923.
La molteplicità e la polivalenza dei prodotti delle Fornaci San Lorenzo, dall’oggetto d’uso al decoro di architettura, dalle vetrate figurate al componente di arredo, ha consentito una diffusione senza precedenti dell’esperienza artistica familiare e l’affermazione di uno “stile” riconosciuto come cifra della modernità. Di questo stile, il lavoro dei Chini nello stabilimento termale “Lorenzo Berzieri” di Salsomaggiore ne è una delle più vivide testimonianze, che gli splendidi scatti di Francesco Noferini presentano per la prima volta in mostra a Borgo San Lorenzo.

All’inaugurazione parteciperanno il sindaco di Borgo San Lorenzo Paolo Omoboni, il presidente dell’Unione dei Comuni del Mugello Federico Ignesti, l’assessore alla cultura del Comune di Borgo S.Lorenzo Cristina Becchi, la professoressa Giuseppina Carla Romby dell’Università di Firenze e lo storico dell’arte Marco Pinelli.

La mostra, ad ingresso libero, rimarrà visitabile fino al 17 Maggio.




Cerimonia in memoria dei caduti nella Grande Guerra

Alle ore 9.30 nella Sala dei Grandi del Palazzo della Provincia, Cerimonia di commemorazione dei caduti nella Grande Guerra.

Ingresso della Bandiera dei combattenti aretini nella guerra 1915-’18.

Esecuzioni di brani musicali a cura della Fanfara dei bersaglieri di Montevarchi.

Saluti istituzionali.

Lettura di lettere e cartolini inviate dalla trincee e da zone di guerra a cura degli alunni della Scuola Media Istituto comprensivo di Monte San Savino.

Consegna della medaglia commemorativa ai Sindaci della Provincia di Arezzo in memoria dei caduti della Grande Guerra dei rispettivi comuni.

Basilica di San Francesco, Cappella dei Caduti, alle ore 12.00, deposizione di una corone di alloro alla lapide ai caduti e preghiera in suffragio officiata dall’arcivescovo monsignor Riccardo Fontana.




Presentazione del volume “Resistere per l’arte”

Alle ore 16.30 presso il Palazzo Banci Buonamici di Prato, si terrà la presentazione dell’ultimo libro del CDSE: Resistere per l’arte: guerra e patrimonio artistico in Toscana. Dieci storie di opere e di uomini salvati, di Alessia Cecconi (edizioni Medicea).
La pubblicazione, realizzata con il contributo della Regione Toscana in occasione del 70° della Liberazione, si colloca all’interno della mostra “Bombing Art 1940-1945. Città ferite, capolavori in pericolo e la difesa dell’arte a Prato e in Toscana” (Prato, Palazzo Banci Buonamici, 21 febbraio-14 marzo), organizzata con il patrocinio di Provincia di Prato e Comune di Vaiano.

Interverranno: Matteo Biffoni (presidente provincia di Prato), Attilio Tori (Museo Casa Siviero, Regione Toscana); Annalisa Marchi (presidente Fondazione CDSE); Antonella Nannicini (Laboratorio per affresco Elena e Leonetto Tintori).
Sarà presente l’autrice.

Il libro si colloca all’interno di un progetto più ampio sostenuto dalla Regione Toscana e curato dalla Fondazione CDSE, finalizzato a ricostruire, attraverso ricerche d’archivio, mostre e contenuti per il portale Toscana Novecento, l’impegno della comunità civile nella difesa del patrimonio artistico durante l’ultimo conflitto mondiale.