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71° anniversario deportazione nei campi di sterminio nazisti

Programma della cerimonia

ore 09:45 ritrovo di tutti i Gonfaloni in piazza Santa Maria Novella in occasione del 71° anniversario del trasporto dei deportati politici della provincia di Firenze verso i campi di concentramento e di sterminio nazisti.

Intervengono:

Moreno Cipriani (ANED – Firenze) ex partigiano gappista, figlio di Oscar deceduto ad Ebensee.
Sara Nocentini (Assessore Cultura e Turismo della Regione Toscana)
Dario Nardella (Sindaco del Comune di Firenze)
Thomas Punkenhofer (Sindaco del Comune di Mauthausen, Austria)
Matteo Mazzoni (direttore Istituto Storico Resistenza Toscano)
Camilla Brunelli (direttrice Museo della Deportazione)

Programma musicale a cura del Coro del Novecento di Fiesole

Alle ore 11:00 il corteo si muove dalla piazza fino al binario 6 della Stazione di Firenze SMN. Breve cerimonia conclusiva.




Il Comune di Fucecchio ricorda gli operai della Saffa nell’anniversario della deportazione

L’8 marzo 1944 otto operai della Saffa e altri quattro uomini, presi in varie zone di Fucecchio, furono deportati nei campi di concentramento nazisti.
Domenica prossima 8 marzo alle ore 11, nel giorno del 71° anniversario, l’amministrazione comunale ricorderà questo tragico episodio con una commemorazione che si svolgerà in Via Dante, di fronte alla vecchia sede della fabbrica di fiammiferi dove adesso campeggia la lapide col nome degli operai deportati. Alla cerimonia sono invitati tutti i cittadini e le associazioni.




Mostra “L’8 marzo nei volantini e nei documenti delle donne grossetane”

L’8 marzo si terrà nella Sala Contrattazioni della Camera di Commercio l’iniziativa “8 marzo oggi-8 marzo ieri: riflessioni e sguardi di donna, con un ricco programma di eventi

L’Istituto e il Centro documentazione donna della provincia di Grosseto partecipano con la mostra di volantini e documenti: “L’8 marzo nei volantini e nei documenti delle donne grossetane “




FUORIPAGINA

7 marzo – 2 giugno 2015

Museo di Arte Contemporanea e del Novecento Villa Renatico Martini – Via Gragnano 349, Monsummano Terme (PT)

 Mostra, a cura di Pasquale Fameli, organizzata da Le Macchine Celibi Soc. Coop., Bologna

 Inaugurazione: sabato 7 marzo ore 17.30

Orari di apertura: lunedì, giovedì, venerdì 15.30-18.30 (ora solare) 16.00-19.00 (ora legale), mercoledì 9.30–12.30, sabato e domenica 9.30-12.30 15.30-18.30 (ora solare) 16.00-19.00 (ora legale), chiuso il martedì e Pasqua.

 L’idea di esporre per la prima volta al Mac,n di Monsummano Terme la collezione di Gian Paolo Roffi, oculatamente conservata presso l’archivio dello Studio Segni & Segni di Bologna, vive di almeno due buone ragioni. In primo luogo, il museo toscano si è dimostrato già altre volte disposto a ospitare eventi riguardanti argomenti simili, quali La parola come immagine e come segno. Firenze: storia di una rivoluzione colta 1960-1980 nel 1999 e Omaggio a Ketty La Rocca nel 2001, entrambi curati da Lucilla Saccà, massima studiosa ed esperta di Poesia Visiva. In secondo luogo, la Collezione Civica “Il Renatico”, conservata nel medesimo museo, annovera anche nomi del fiorentino Gruppo 70, ossia quelli di Lucia Marcucci, Eugenio Miccini, Luciano Ori, Lamberto Pignotti e della stessa Ketty La Rocca.

La mostra della collezione Roffi non solo completa la rosa di questi nomi, ma estende il raggio della sua campionatura andando al di là dei confini toscani e italiani, mostrando esperimenti verbo-visivi di volta in volta ascritti sotto le etichette di Poesia Visiva, Nuova Scrittura, Poesia Concreta – e poi sonora, fonetica – oppure ricondotti a movimenti quali Lettrismo, Ultra-Lettrismo, e network creativi come Fluxus e Mail Art.

Proprio da quest’ultima pratica, diffusissima tra i poeti visuali, giunge, infatti, la possibilità per ciascuno di loro di realizzare collezioni e raccolte personali: l’economia di mezzi e materiali, unitamente alle dimensioni spesso ridottissime delle singole opere, favorisce infatti l’interscambio tra gli autori, contribuendo oltretutto alla ridefinizione estetica di alcuni tra i principali canali della comunicazione mondiale.

 Cento opere di piccolo formato per ottantacinque autori, storici e non, sono quindi esposte al Mac,n a dare prova delle illimitate potenzialità visuali della parola, quelle stesse potenzialità che Gian Paolo Roffi ha testato come autore nel corso degli ultimi trent’anni, senza tuttavia tralasciare la possibilità di raccogliere quelle altrui in una variegata e preziosa collezione.

 Pasquale Fameli

 

La raccolta, proveniente dall’archivio dello Studio Segni & Segni di Gian Paolo Roffi,  conta cento lavori di protagonisti di alcuni dei più importanti movimenti di ricerca poetico-visuale sorti nella seconda metà del Novecento e sviluppatisi in ambito internazionale. Troviamo infatti qui rappresentata la Poesia Concreta di Augusto e Haroldo De Campos, Eugen Gomringer, Arrigo Lora Totino e Adriano Spatola; il Lettrismo di Maurice Lemaître; la Poesia Visiva di Eugenio Miccini, Lamberto Pignotti e Stelio Maria Martini; la Nuova Scrittura di Ugo Carrega e Vincenzo Accame; la Poesia Sonora di Bernard Heidsieck e Henry Chopin; le scritture Fluxus di Ben Vautier e Giuseppe Chiari; la Mail Art di György Galántai e Vittore Baroni, e molte altre esperienze affini.

 Cento opere per ottantacinque nomi, da quelli storici a quelli più recenti, radunati nell’intenzione di offrire una cospicua campionatura di ricerche condotte sul filo della parola, quella che fugge dalla sua sede convenzionale – la pagina – per spaziare oltre i confini della sola lettura, e mostrarsi nel suo aspetto materiale, farsi ascoltare nella dimensione fonetica oltre il silenzio dell’occhio, incontrare l’immagine in un rapporto sinestetico, diventare essa stessa immagine e testare così le sue infinite potenzialità formali. In questo senso, la scelta delle opere è precisa e rigorosa, allo scopo di rendere evidente quanto accomuna il lavoro di chi si è sempre collocato nelle zone di confine dell’espressione artistica.

Pasquale Fameli

Gian Paolo Roffi

 




71° anniversario della deportazione ad Empoli

Ricorrono settantuno anni della deportazione nei campi di sterminio nazisti di cinquantacinque cittadini empolesi. Per mai dimenticare quelle atrocità, sabato 7 marzo 2015 alle 8.30 verrà celebrata la santa messa in suffragio ai caduti nella chiesa della Madonna del Pozzo, piazza della Vittoria, e alle 9.15 sarà deposta una corona al monumento commemorativo dell’ex Vetreria Taddei, Largo 8 marzo ’44.
Lì lavoravano ventisei di quei cinquantacinque empolesi.

È stata anche allestita una mostra fotografica sui campi di concentramento e sterminio nel Vicolo di Santo Stefano, via dei Neri, aperta al pubblico fino a domenica 15 marzo. Pensata dalla associazione Aned di Empoli, con il patrocinio del Comune, la mostra vuole essere un luogo, un momento di riflessione nel cuore della nostra città, per rendere vivo il ricordo di quella triste pagina della storia dell’uomo che ha interessato anche Empoli.




Il contributo dei volontari toscani e pistoiesi nel CIL e nei gruppi di combattimento

Alle ore 16.00, alla Saletta “Gramsci” (V.le F. Martini 42), l’ANPI C.P. Pistoia, sezione Valdinievole Centro G. Amendola e l’Associazione culturale “Antonio Gramsci” di Montecatini Terme, promuovono l’incontro: Dopo l’8 settembre 1943. Il contributo dei volontari pistoiesi e toscani nel Corpo italiano di Liberazione (CIL) e nei gruppi di combattimento, con alcuni reduci.

Per info: 3394706679




Coinvolte, partecipi, avverse: le italiane nella Grande guerra

Sabato 7 marzo siete tutti invitati alla lectio magistralis della professoressa Simonetta Soldani sul “fronte interno” femminile durante la Grande Guerra.

L’incontro si terrà all’Auditorium Tiziano Terzani nella Biblioteca San Giorgio di Pistoia.

Simonetta Soldani è professoressa emerita in storia contemporanea all’Università di Firenze. Si è occupata soprattutto di storia delle donne nell’Italia liberale e storia della scuola. Tra i suoi volumi segnaliamo: con M. T. Mori, A. Pescarolo, A. Scattigno (a cura di), “Di generazione in generazione. Le Italiane dall’Unità ad oggi”, 2014, con A. P. Bidolli, “L’istruzione agraria 1861-1928”, 2001, con G. Turi (a cura di), “Fare gli italiani. Scuola e cultura nell’Italia liberale”, 1993.

coinvolte



Nada, la ragazza di Bube

Dalle ore 16.00, presso la sede della sezione ANPI Rignano-Reggello (via Garibaldi 11 Rignano), presentazione del libro Nada la ragazza di Bube a cura dell’autore Massimo Biagioni.

Interverranno Moreno Ciandri, figlio di Nada
Donatella Elisacci, cantautrice

Saranno proiettati immagini e filmati in ricordo di Nada.

Ore 18.00 intervento delle “donne in cammino voci dal futuro” in ricordo della donna amica Nadia Giorgi.