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70° Anniversario della Liberazione della città di Siena, 3 luglio 1944-2014

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Il 3 luglio 1944 a Siena (Archivio ISRSEC)

Il mattino del 3 luglio 1944 i soldati del corpo di spedizione francese entrarono a Siena da Porta S. Marco (leggi l’approfondimento). Iniziò così la Liberazione del capoluogo senese che, a 70 anni da quegli eventi, viene oggi ricordata dall’Amministrazione Comunale attraverso un programma di celebrazioni ufficiali che si snoderà nelle due giornate del 3-4 luglio 2014.

Questo il programma ufficiale delle celebrazioni:

Giovedì 3 luglio
Ore 13.45 –  Piazza Santo Spirito, ritrovo delle autorità
Ore 14.00 – Cerimonia di celebrazione del 70° Anniversario della Liberazione, saluto del Sindaco di Siena, Bruno Valentini, apposizione della lapide commemorativa sulla facciata della Casa Circondariale di Siena in Piazza Santo Spirito
Sono previsti poi gli interventi dell’’ambasciatore francese in Italia, Alain Le Roy, del Presidente dell’Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia, Valerio Onida, del presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, Carlo Smuraglia, e del Presidente della sezione senese dell’Anpi, Vittorio Meoni

Venerdì 4 luglio
Ore 18.00 –  Cortile del Podestà, Letture sul ricordo della Liberazione di Siena.
Altero Borghi, Francesco Burroni, Elisa Toccabelli, Luca Verdone leggono:
Général Goislard de Monsabert, Notes de guerre
Mario Verdone, Siena liberata e altre storie
Mario Toccabelli, “Nulla die sine linea” Diario di guerra (1944 – 1946)

Ore 21.30 –  Cortile del Podestà, Proiezione del documentario di Juri Guerranti 
“1944-2014 Siena ricorda. La Liberazione dal Nazifascismo dei 36 Comuni della Provincia”

Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero.




Lucignano ricorda la Resistenza ed i suoi protagonisti nel 70° anniversario della Liberazione

70ArezzoIn occasione della commemorazione del 70° della “sua” Liberazione, il Comune di Lucignano, con il suo sindaco Roberta Casini, celebra la figura di Licio Nencetti, il giovane capo partigiano lucignanese, insignito della medaglia d’oro al valore, che fu fucilato dai fascisti a Talla il 26 Maggio del 1944. Fino a domenica 6 Luglio sarà allestita nel salone d’ingresso del Palazzo Comunale di Lucignano, la Mostra di disegni: “Momenti in Bianco e Nero” di Ezio Raspanti (Medaglia d’argento al Valor Militare). Le sue grafiche, di cui sarà disponibile anche un catalogo, offrono una “narrazione” diretta della storia di quegli anni. Ezio Raspanti fece parte della “Teppa” la formazione partigiana di cui Nencetti ne era il capo, con il soprannome di “Mascotte”. Ezio non fu solo compagno di lotta ma anche grande amico di Licio. Quest’uomo che da giovanissimo ebbe il coraggio di sfidare la morte per quell’ideale di libertà che accomunava quegli altri ragazzi che con Lui avevano scelto di combattere il nazifascismo, è da sempre un testimonio prezioso ed instancabile della Resistenza in terra aretina.

Il 2 Luglio, giorno della liberazione di Lucignano dai nazi-fascisti,  il Sindaco Roberta Casini consegnerà, a nome dell’Amministrazione Comunale, una targa ad Ezio Raspanti, come riconoscimento per aver mantenuto viva nelle nuove generazioni la memoria di quegli eventi.
Un omaggio al partigiano Ezio ed un’occasione per ricordare quanti, anche a Lucignano, scelsero di combattere in prima persona contro il fascismo ed il nazismo dando un contributo fondamentale alla Liberazione dall’occupazione nazifascista ed alla nascita della democrazia.
Ezio Raspanti “Mascotte” nella “Teppa”, la formazione partigiana di cui Licio Nencetti era capo, fu giovanissimo compagno di lotta e grande amico di Licio, che ha raccontato in tutti questi anni con i suoi disegni ed i suoi scritti, con un costante lavoro di ricerca e ricostruzione storica degli avvenimenti legati alla Resistenza.
Insieme ad Ezio ed a Licio, la cerimonia del 2 luglio vuole anche essere un doveroso omaggio ad altre due figure della resistenza lucignanese di cui ricorre in questi stessi giorni la morte: Ugo Masini (15 gennaio 1923-3 luglio 1944) ed Augusto Toti (29 luglio 1921-17 luglio 1944).
Ugo Masini, giovane caporale, dopo l’8 settembre ’43 riuscì a tornare a Lucignano dove iniziò l’attività clandestina collaborando con la “Teppa” di Licio Nencetti. Fu ucciso negli stessi giorni della Liberazione di Lucignano, quando la sua formazione, a seguito di una delazione, fu attaccata il 2 luglio dai nazifascisti nei pressi di Camagiura (Arezzo) ed interamente sterminata.
Augusto Toti, sottotenente, tornato a casa dopo l’8 settembre 1943 conobbe il maggiore Cesare Caponi, con il quale iniziò il lavoro per l’organizzazione di formazioni partigiane. Raggiunto il comando italiano del fronte sud l’8 novembre 1943 per consegnare un messaggio segreto, prese parte ai combattimenti di Cassino, Balzo della Cicogna, Guardiagrele e morì il 17 luglio 1944, (il giorno dopo la liberazione di Arezzo) al comando di un’importante operazione nei pressi di Rustico.

Ezio Raspanti, in ospedale da qualche giorno a seguito di un malore, non potrà ritirare personalmente il riconoscimento che verrà consegnato ai familiari, insieme all’augurio di una pronta guarigione, perché possa continuare ancora per tanti anni il suo impegno di testimone: “Voglio dedicare questi miei ricordi di anni tristi e tribolati ai giovani di oggi e a quelli di domani, alle donne e agli uomini che la libertà e la democrazia, benché difettosa, se la sono trovata addosso e non si sono mai chiesti a chi va il merito.
Purtroppo essi sono privi di memoria storica perché chi avrebbe dovuto provvedere non l’ha fatto, a cominciare dalla famiglia per prima e poi la scuola, le istituzioni, i giornali, la televisione, i politici che nel passato si sono arroccati su posizioni in contrapposizione tra loro ed hanno ostacolato la scoperta della verità storica ed i giovani non hanno potuto conoscere a chi dare il giusto e meritato riconoscimento. (Ezio Rapanti, Introduzione al Catalogo).




E’ online il nuovo sito dell’Istoreco di Livorno

Opuscolo2013L’Istoreco di Livorno, uno degli enti promotori di ToscanaNovecento, rinnova il suo sito web e presenta, con una pubblicazione ricca di dati e fotografie, il lavoro svolto in un anno denso di iniziative. Più contenuti, più spazio alla didattica e ai progetti aperti, e, soprattutto, più spazio all’interazione diretta con gli utenti: sono queste, in sintesi, le novità del nuovo sito di cui l’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea della provincia di Livorno ha voluto dotarsi per valorizzare al meglio le attività svolte in poco più di 5 anni di lavoro e per continuare a proporre un nuovo modo di fare storia sul territorio.

«A quasi 6 anni dalla nascita dell’Istituto – spiega il direttore Catia Sonetti – abbiamo sentito l’esigenza di dotarci di un sito web che raccontasse meglio il ruolo che l’Istoreco si è ritagliato nelle politiche culturali regionali. Il sito rende ben visibile la rete di collaborazioni istituzionali e col mondo associativo in cui l’Istituto si inserisce e, soprattutto, offre una vetrina al lavoro dei quasi 20 giovani che, in vari modi, collaborano con l’Istoreco».

Il nuovo sito web
Raccontare il passato, guardando al futuro: l’Istoreco ha inteso raccogliere questa sfida pensando alle possibilità offerte dai nuovi strumenti di comunicazione. Alla riorganizzazione del nuovo sito, curata da Gianluca della Maggiore, ha lavorato tutto il gruppo di lavoro dell’Istoreco: dal presidente Gabriele Cantù, al direttore Sonetti, alle collaboratrici Laura Fedi e Margherita Paoletti. Già col progetto “Luoghi della memoria”, lanciato lo scorso dicembre, l’Istituto ha cominciato ad esplorare, grazie al web, inediti percorsi didattici e partecipativi. Ora viene fatto un passo in più: il nuovo sito sviluppato dall’agenzia web Idsign Srl, con lo staff composto da Nicola Dini, Stefano Chiesa, Aldo Zumaran e David Fregoli, che ha curato la parte informatica ed il progetto grafico, è pensato per sfruttare al massimo le risorse del social web. Concepito per adattarsi in automatico ad ogni supporto multimediale (Pc, smarthpone, tablet, ecc.), il sito, in un rapporto stretto con le sempre più frequentate pagine Facebook e Twitter dell’Istoreco, punta a far interagire maggiormente gli utenti.

#lastoriaseianchetu
Con la sezione “La storia sei anche tu” si invitano infatti gli utenti ad inviare testimonianze, documenti, fotografie che raccontino la storia del territorio, con il messaggio che il loro materiale è un pezzo importante della storia collettiva. L’Istoreco intende così valorizzare le memorie private dei singoli cittadini con l’obiettivo di organizzare, in futuro, un archivio digitale: è possibile partecipare inviando documentazione a tema libero, oppure collegandosi ai diversi progetti messi in campo dall’Istoreco. Attraverso l’hashtag #lastoriaseianchetu il progetto di memory sharing verrà rilanciato periodicamente sui social network: nei prossimi mesi in particolare l’invito alla condivisione sarà focalizzato sulla mostra “Ebrei in Toscana 1915-2015” che l’Istoreco sta preparando per il marzo 2015, grazie al finanziamento della Regione Toscana e al gruppo di lavoro costituito da studiose della Scuola Normale Superiore di Pisa.

Altre risorse del sito
Col nuovo sito si mira poi a valorizzare al meglio le risorse dell’Istituto attraverso la rimodulazione dei contenuti ed una migliorata dinamicità della ricerca: in evidenza in homepage i Progetti aperti e i Percorsi didattici, questi ultimi attività centrale per l’Istoreco che, nell’ultimo anno, ha lavorato con più di 40 classi in tutta la provincia. Più informazioni e immagini poi anche sulle altre attività dell’Istoreco: dalla sezione dedicata all’Archivio (con i dettagli, in primis, sull’Archivio del Partito comunista livornese, e sul progetto di costituzione degli Archivi della Democrazia cristiana) a quelle dedicate a Ricerche, Pubblicazioni e Mostre, fino alla Photogallery, che racconta gli ultimi 3 anni di attività dell’Istituto. Il nuovo sito è pensato infine per rendere maggiormente visibile la rete in cui l’Istoreco si inserisce. Spazio dunque ai collegamenti col portale ToscanaNovecento, strumento web della rete degli Istituti della Resistenza toscani e con il portale dell’Insmli (Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia), collegamenti diretti poi con i siti web dei Comuni della provincia di Livorno e degli enti sostenitori dell’Istoreco.

Un anno con l’Istoreco
Col nuovo sito l’Istoreco presenta anche l’opuscolo 2013. Un anno con l’Istoreco. La pubblicazione, con l’introduzione del direttore Catia Sonetti e il progetto grafico e i contenuti curati da Gianluca della Maggiore, ripercorre 12 mesi di attività dell’Istituto. Le 32 pagine, corredate da molti dati e fotografie, testimoniano come nel corso del 2013 l’Istoreco, nonostante la grave crisi economica, abbia saputo allargare il suo ventaglio di proposte e il suo territorio d’azione.




L’eccidio delle “Marie” a Riparbella ricordato a settant’anni di distanza

riparbella_monumento_delle_marie_2Il 25 giugno 1944 gli uomini della Reichsführer-SS catturano 7 persone, una famiglia di mezzadri, tre sfollati dal capoluogo e un altro civile, residenti presso il podere “Le Marie”, a Riparbella. Accusati di aver dato sostegno nelle settimane precedenti ai partigiani, gli ostaggi vengono rinchiusi nella cantina della cascina, e poi mitragliati attraverso la finestra, dalla quale sono anche gettate delle bombe a mano. La casa viene poi incendiata e il bestiame ammazzato. A salvarsi è solo Giovanni Corneli, che si finge morto.

Nel 70° anniversario della resistenza, nei giorni in cui ricorre la liberazione di Riparbella, avvenuta il 4 luglio, il Comune assieme alla cooperativa sociale Microstoria promuove alcune iniziative per ricordare la strage. Giovedì 3 luglio alle ore 21 presso la Sala consiliare si terrà una commemorazione alla presenza delle autorità con una lezione della dott.ssa Barbara Rossi. Domenica 6 luglio alle ore 10 invece la commemorazione sarà presso il monumento dell’eccidio, in località San Rocco, alla presenza delle autorità e dei familiari delle vittime.

Infine domenica 6, venerdì 11 e sabato 12 luglio, presso i locali della Biblioteca comunale dalle ore 21 alle ore 23, sarà esposti documenti dell’Archivio storico del comune in una mostra sulla seconda guerra mondiale nel territorio di Riparbella.

In allegato la locandina dell’evento.




Celebrazione del 70° anniversario della Liberazione di Foiano della Chiana

Il 2 luglio 1944 Foiano veniva liberata dai nazifascisti: come altrove fu un momento fondamentale nella costruzione della memoria collettiva con la popolazione che scese nelle strade e riempì le piazze al suono delle campane. Quasi ovunque fu un gruppo di partigiani ad annunciare la fine dell’occupazione nazista. A Foiano l’esercito in ritirata e allo sbando aveva lasciato le macerie della torre civica simbolo tuttora della comunità.
La Liberazione d’Italia, di cui ricorre quest’anno il 70° anniversario, è il simbolo del termine della seconda guerra mondiale nel paese, dell’occupazione da parte della Germania Nazista e del Ventennio fascista. Le celebrazioni vogliono essere l’affermazione di valori senza tempo di democrazia e libertà.
Eventi, valori, emozioni ancora ben vive nella memoria delle comunità che l’Amministrazione in occasione di un anniversario così rilevante intende ricordare con un gesto simbolico ma chiaro. Un omaggio alla memoria dei partigiani e degli alleati caduti, quindi dei protagonisti di quelle vicende, in continuità con le attività organizzate in occasione del 25 aprile anniversario della rivolta armata partigiana e popolare contro le truppe di occupazione naziste tedesche e i loro fiancheggiatori fascisti.
Mutuando le parole scritte in un recente catalogo di grafiche dal partigiano medaglia d’oro al valore Ezio Raspanti il sindaco Francesco Sonnati invia un appello principalmente alle giovani generazioni a meditare “sui ricordi di quegli anni tristi e tribolati ai giovani di oggi e a quelli di domani, alle donne e agli uomini che la libertà e la democrazia, benché difettosa, se la sono trovata addosso e non si sono mai chiesti a chi va il merito”.
Alle celebrazioni sono invitati anche i rappresentanti delle istituzioni cittadine e delle Associazioni: alle ore 11.00 la deposizione di un mazzo di fiori al monumento ai caduti di Foiano della Chiana presso la Piazza Caduti della Resistenza e a seguire a Renzino al cimitero degli inglesi (ore 11:30).




Sinalunga celebra il 70° anniversario della Liberazione

sinalungaIl 2 luglio 1944 il Comune di Sinalunga veniva liberato dal nazifascismo. Mercoledì 2 luglio, alle ore 17.00 i Sindaci dei Comuni di Sinalunga e Trequanda depositeranno delle piccole corone di alloro in località Macchiaie, sulla strada Rigaiolo-Trequanda, là dove furono uccisi due sinalunghesi, Alduino Grazi e Pasquale Moscadelli e in località Castelletto dove furono fucilati Pietro e Faustina Zappalorto.

Alle ore 18.00 al Teatro Comunale di Sinalunga, saletta Agnolucci, il Consiglio Comunale ricorderà l’anniversario della Liberazione attraverso il racconto di storie di reduci e testimoni.




70° anniversario della strage di Santa Luce

Mercoledì 2 luglio, in occasione del 70° anniversario della strage di Santa Luce, in cui nel 1944 venivano uccisi Domenico Ciardi, Bruno Gasperini, Diaz Landi e Pellegrini Ademaro dalle SS tedesche, il Comune di Santa Luce e l’ANPI locale, celebreranno a partire dalle ore 18,30 una commemorazione in ricordo delle vittime. Alla cerimonia, che si terrà presso la lapide ai caduti, interverranno il Sindaco, Andrea Marini e il Presidente dell’ANPI Santa Luce-Orciano Pisano, Viola Piras.

In allegato la locandina dell’evento.




Firenze 1944. Il coprifuoco da questa sera è anticipato alle ore 20.

Ordinanza coprifuocoFino al 26 luglio la Biblioteca delle Oblate espone una piccola selezione dalle proprie collezioni storiche dal titolo Firenze 1944. Il coprifuoco da questa sera è anticipato alle ore 20.

Nei primi mesi del 1944 le condizioni di vita dei fiorentini si fecero sempre più difficili. La città era in mano alle autorità tedesche. L’orario del coprifuoco veniva continuamente spostato per rendere più difficili le attività clandestine antifasciste; a giugno si sospese l’erogazione del gas e si consigliò ai cittadini di fare provvista d’acqua. La città stava affrontando già da qualche mese la tragedia della guerra: i bombardamenti con la distruzione di interi quartieri e dei suoi monumenti, i rastrellamenti, i saccheggi, le persecuzioni e le torture, la fucilazione dei giovani che non volevano combattere per la Repubblica di Salò.

La mostra ha luogo qualche settimana prima di una più estesa esposizione documentaria presso l’Archivio storico del Comune dal titolo 1944 – I ponti di Firenze. Fiorentine art and people under fire che si terrà tra luglio e novembre 2014.