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8 Marzo 1944 – 8 Marzo 2014 70° Anniversario della deportazione politica dalla Toscana

Dal 5 al 9 marzo Firenze, Prato, Empoli e Montelupo Fiorentino ricordano il Settantesimo della deportazione politica dalla Toscana: un ricco programma di eventi coordinati dalla Regione Toscana in collaborazione con ANED, Istituto Storico della Resistenza in Toscana e Fondazione Museo della Deportazione e Resistenza di Prato. Il programma (vedi il link)  prevede presentazioni, spettacoli teatrali, convegni di carattere storico e incontri pubblici con le scuole e soprattutto la grande manifestazione dell’8 marzo 2014 alle ore 9.45 in Piazza Santa Maria Novella a Firenze. Il 70° Anniversario della Deportazione politica è il primo appuntamento delle manifestazioni per il 70° anniversario della Resistenza e della Liberazione della Toscana.

 Tra le molte iniziative segnaliamo in particolare:  il 5 marzo alle ore 17 al Caffè letterario delle Murate a Firenze la presentazione della riedizione de La speranza tradita. Antologia della deportazione politica toscana (1943 – 1945), Pacini Editore, arricchita da 70 brevi biografie dei sopravvissuti ai lager nazisti, intervistati da Andrea Devoto alla fine degli anni ’80. Seguirà alle ore 19 lo spettacolo teatrale “Lavoratori italiani per la Germania” con la regia di Dimitri Frosali.

Il 7 marzo alle ore 16 al Museo della Deportazione di Prato (loc. Figline)il convegno storico su Toscana, marzo 1944: Resistenza operaia e deportazione. Alle ore 21 visita guidata gratuita al Museo della Deportazione.

 Il prossimo 8 marzo 2014 ricorrono 70 anni da quando dalla stazione di Santa Maria Novella partì un treno con vagoni piombati in cui erano stipati lavoratori toscani per il lager di Mauthausen. Erano stati arrestati dai fascisti della Repubblica Sociale Italiana e consegnati ai nazisti in seguito allo sciopero generale del marzo 1944, grande sollevazione della Resistenza operaia organizzata dal CLN che avrebbe preparato la strada alla successiva liberazione dal nazifascismo in Toscana.

Il trasporto verso uno dei peggiori campi dell’intero sistema concentrazionario nazista, Mauthausen, conteneva circa 330 uomini arrestati in Toscana, soprattutto fiorentini, pratesi ed empolesi molti dei quali arrestati anche in modo indiscriminato per le strade. Furono costretti, sotto il pugno di ferro delle SS, a lavorare come schiavi fino all’estremo esaurimento fisico per l’industria bellica nazista e ben pochi fecero ritorno nelle proprie case. Per capire quanto questo evento traumatico di ormai molti anni fa sia ancora presente nella coscienza collettiva delle comunità locali, basta partecipare alla grande manifestazione internazionale che ogni anno dal 1945 si svolge a maggio all’ex campo di Mauthausen e nei suoi maggiori sottocampi come Ebensee e Gusen per ricordare la liberazione, quando svettano, in un corteo composto da scolaresche, cittadini e amministratori provenienti da ogni parte d’Europa, decine e decine di gonfaloni dei Comuni toscani, grandi e piccoli, che anche grazie all’instancabile opera dell’ANED (Associazione nazionale Ex deportati nei lager nazisti) conservano attivamente questa memoria di lotta e di sofferenza. A Prato nel 2002 da questa memoria nacque il Museo della Deportazione, visitato ogni anno da migliaia di visitatori.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti.




Teatro della Memoria, una rassegna teatrale a Siena

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Avere vent’anni al Cairo e a Tunisi

Un ciclo di incontri per cercare di conoscere chi sono i giovani delle città del Nord Africa, del Medio Oriente, dei Balcani, così simili ai nostri. Li abbiamo visti giocare a pallone, sentire musica, partecipare a cortei, occupare piazze, barricarsi nelle strade, ma li osserviamo anche frequentare le nostre vie, scuole, città. Amici e coetanei dei nostri figli. Parliamo di loro, parliamo di noi.

Iniziamo con:

Khaled Fouad Allam, Università di Trieste
Leila El Houssi, Università di Firenze

4 marzo, ore 15,30
Aula Magna del Liceo classico Michelangelo

Via della Colonna 9/11 Firenze




Conoscere il Novecento

Fascismo e nazismo. Lo stato-nazione autoritario, gerarchico e bellicista,
relatore: Paul Corner, Università di Siena

Laboratorio: I meccanismi di inclusione e di esclusione nella Germania nazista e il sistema concentrazionario, conduttrice Francesca Cavarocchi, Università di Bologna.

Secondo incontro del corso di formazione sulla Storia e memoria del Novecento che anche quest’anno l’Istituto storico della Resistenza in Toscana propone, in collaborazione con il Comune di Firenze, agli insegnanti delle scuole primarie e delle scuole secondarie di primo grado per affrontare una serie di nessi concettuali che muovono dal rapporto fra stato-nazione alle dinamiche di repressione e discriminazione dei regimi totalitari.

Il corso è costituito da un ciclo di lezioni di 15 ore, suddivise in 5 incontri pomeridiani, di 3 ore ciascuno, articolati in due sezioni (lezione frontale; attività laboratoriale). Gli incontri si tengono presso la sede dell’Isrt dalle ore 16.00 alle ore 19.00.




Corso di Storia del Cinema “Quando la commedia racconta la Storia”

Locandina La Grande Guerra di Monicelli

Locandina La Grande Guerra di Monicelli

Mario Monicelli, Ugo Gregoretti, Dino Risi, Luigi Comencini e poi Marcello Mastroianni, Renato Salvadori, Annie Girardot, Alberto Sordi, Lea Massari, Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi, sono alcuni dei più famosi registi e interpreti della Commedia all’italiana, il filone cinematografico, nato in Italia alla metà del Novecento e sviluppatosi nei successivi anni sessanta e settanta, che trattò con termini comici e ironici argomenti invece drammatici.

Registi, attori e film, che saranno al centro del Corso di Storia del Cinema dal titolo “Quando la commedia racconta la Storia”, realizzato dall’Istituto Tecnico Commerciale Vespucci-Colombo in collaborazione con il Centro Studi Commedia all’italiana e la Libreria Erasmo di Livorno; corso che si svolgerà nell’aula Magna dello stesso Istituto (via Chiarini, 1), tutti i lunedì, fino al 24 marzo, e sabato 29 marzo, in orario pomeridiano con inizio delle lezioni-incontro dalle ore 15.

Rivolte a tutti, ma in particolare agli studenti delle classi quinte delle Superiori, le lezioni indagheranno, attraverso l’analisi dei film, i rapporti che intercorrono tra il Cinema e la Storia, la stagione della grande commedia all’italiana in particolare degli anni Sessanta e le vicende fondamentali della storia italiana del Novecento.

Agli studenti partecipanti sarà rilasciato un attestato che potrà essere valutato come credito formativo dai singoli consigli di classe.

Il corso è gratuito ed è tenuto da Massimo Ghirlanda, presidente del Centro Studi Commedia all’italiana di Castiglioncello.

Lunedì 3 marzo, con inizio alle ore 15, sarà proiettato nell’Aula Magna dell’I.T.C. Vespucci-Colombo (via Chiarini 1) il film “La Grande Guerra” (anno 1959) diretto da Mario Monicelli, prodotto da Dino De Laurentiis e interpretato da Alberto Sordi, Vittorio Gassman e Silvana Mangano. L’ingresso è libero. Vincitore, nel 1959, del Leone d’oro al Festival del Cinema di Venezia (ex aequo con Il generale Della Rovere di Roberto Rossellini) il film, nel 1960, fu nominato all’Oscar quale migliore pellicola straniera. Sempre nel 1960 il film si aggiudicò tre David di Donatello (miglior produttore e migliori attori protagonisti) e due Nastri d’Argento, ad Alberto Sordi e allo scenografo Mario Garbuglia. La Grande Guerra è stato successivamente inserito a pieno titolo nella lista dei 100 film da salvare in quanto tra le “100 pellicole che hanno cambiato la memoria colletiva del Paese”.

I prossimi appuntamenti:

Lezione n. 3 ore 15,00 – 17,00 – lunedì 10 marzo

Il cinema di Dino Risi – Il cinema e il fascismo

Visione e analisi del film: La marcia su Roma di Dino Risi

Lezione n. 4 ore 15.00 – 17.00 – lunedì 17 marzo

Cinema e guerra: l’8 settembre – Gli autori della commedia all’italiana

Visione e analisi del film: Tutti a casa di Luigi Comencini

Lezione n. 5  ore 15,00 – 17.30 – lunedì 24 marzo

Attraversando la storia italiana  – Gli attori della commedia

Visione e analisi del film: Una vita difficile di Dino Risi

Lezione n. 6 ore 15,00 – 16,30  – sabato 29 marzo 

Gli anni del boom – Conclusioni

Visione del Pollo ruspante di Ugo Gregoretti.

Info:

Centro studi commedia all’italiana – via dei Cipressi, 68, Castiglioncello (LI) – Tel.348 7587755 –www.commediaallitaliana.ite-mail: centrostudi@commediaallitaliana.it
ITC Vespucci.Colombo – tel. 0586 893228-893297 – e mail info@itcvespucci.it

 




Autonomia, potere, minorità

La riflessione dell’ISGREC e di insegnanti che l’hanno condivisa fin dall’anno scolastico 2012-13 sul tema dei “nativi digitali” si è sviluppata nel tempo, intanto con una censura linguistica. Non più “nativi digitali”, scopertasi espressione di nessun significato, perché non ci sono nativi e non nativi, ma c’è una cultura che cambia e contiene l’analogico e il digitale, le reti materiali e quelle virtuali, in cui ognuno è immerso. A mezza strada del ciclo di incontri, avviatisi in ottobre con le lezioni di docenti della Scuola Superiore Sant’Anna, è coinvolto lo sguardo del filosofo, Alfonso Maurizio Iacono, docente dell’Università degli Studi di Pisa. Iacono è stato più volte presente nelle iniziative pubbliche dell’ISGREC, ultima la presentazione del volume di cui è stato coautore con altri docenti pisani di diverse discipline sulle questioni legate al disastro della Costa Concordia. La filosofia, in particolare quella coltivata dal relatore di giovedì 27 (ore 16, biblioteca dell’Isgrec), è una cornice utile all’approccio scientifico, tecnologico e linguistico, che finora è stato utilizzato. La “realtà aumentata”, con cui il professor Carrozzino ha rappresentato le potenzialità del virtuale non sostitutivo, ma appunto aggiuntivo, per migliorare il rapporto col mondo dei beni culturali, per esempio, interroga sulla realtà e impone di “saper vivere nella compresenza di più universi”. Tra le opere di Iacono pubblicate nel corso degli ultimi anni spiccano alcuni lavori che riguardano il rapporto dei giovani con la modernità. Tra questi “Autonomia, potere, minorità. Del sospetto, della paura, della meraviglia, del guardare con altri occhi”. In un tempo in cui qualcuno parla della pubblicità come nuovo fascismo, o in cui il pensiero critico fatica a svilupparsi per la molteplicità di informazioni e per la forma dei mezzi (la rete che avrebbe tradito la speranza della libertà del sapere e del partecipare), parlare di autonomia e di uscita di minorità non è solo un’eco scolastica del pensiero critico di secoli fa. Pur non condividendo allarmi, anzi scegliendo di accogliere quanto le nuove frontiere della scienza e della tecnologia producono, pensiamo che agli insegnanti, cui è dedicato soprattutto il ciclo di incontri e il progetto nel suo insieme, possa essere utile questo tipo di riflessione. Il progetto prevede anche un ultimo incontro, nel mese di marzo, che sarà dedicato in modo più specifico a chi insegna storia, mentre rimangono le proposte di lavoro in classe, già iniziate nello scorso anno scolastico.




Conoscere il Novecento

Gli stati nazionali europei prima e dopo la Grande Guerra
relatore: Roberto Bianchi, Università di Firenze

Laboratorio: Cultura e nazione: il caso italiano, conduttore Paolo Mencarelli, Isrt 

É il primo incontro del corso di formazione sulla Storia e memoria del Novecento che anche quest’anno l’Istituto storico della Resistenza in Toscana propone, in collaborazione con il Comune di Firenze, agli insegnanti delle scuole primarie e delle scuole secondarie di primo grado per affrontare una serie di nessi concettuali che muovono dal rapporto fra stato-nazione alle dinamiche di repressione e discriminazione dei regimi totalitari.

Il corso è costituito da un ciclo di lezioni di 15 ore, suddivise in 5 incontri pomeridiani, di 3 ore ciascuno, articolati in due sezioni (lezione frontale; attività laboratoriale). Gli incontri si tengono presso la sede dell’Isrt dalle ore 16.00 alle ore 19.00.




Grosseto ieri, Grosseto oggi. Mutamenti/persistenze.

Tra i caratteri originali della città di Grosseto risalta la modernità. È città divenuta tale nel corso del Novecento, con un’esplosione demografica nella seconda metà del secolo. La conoscenza di questo percorso di trasformazione attraversa la storia sociale e politica, dello sviluppo economico e delle caratteristiche ambientali, oltre il punto di vista del progetto architettonico, dell’armonia o disarmonia del paesaggio urbano. Nella città è “scritta” la storia della comunità locale – il lavoro con cui è stata costruita, quanto e come e quando i decisori politici hanno operato per darle il volto che nel tempo ha assunto e via via cambiato. Il programma di iniziative dell’a. s. in corso, proseguendo la strada tracciata da laboratori didattici, ricerche e mostre realizzate dalla Scuola Media “G. Pascoli” e dall’Istituto Geometri “A. Manetti” nel 2013, prevede un approfondimento delle conoscenze e dell’uso didattico delle fonti, parallelamente allo sviluppo di una ricerca storica sul secondo Novecento.

Ne parliamo il 20 febbraio alle ore 16:30 nelle casette del Cinquecento con Giuseppe Chigiotti (Politecnico di Milano) e Gian Franco Elia (Università degli Studi di Pisa).