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IL SOGNO DI RODOLFO SIVIERO visita spettacolo per il Museo Casa Siviero

Il sogno di Rodolfo Siviero è contemporaneamente un percorso all’interno della omonima casa-museo e un viaggio che si dipana sul filo della memoria e delle riflessioni del cosiddetto “007 dell’arte”. Il Teatro dell’Elce condensa in questa visita in forma di spettacolo il distillato di un lavoro di ricerca sulle principali pubblicazioni dedicate a Siviero e, in particolare, sui suoi diari inediti. Dal flusso di pensieri e parole di un’ombra “condannata all’insonnia eterna”, affiorano le immagini ricorrenti nelle riflessioni di Siviero: i tormenti di un giovane ambizioso, la leggerezza della passione amorosa, l’avversione al potere della burocrazia italiana, l’amore per le opere recuperate, l’attività clandestina e i resoconti sulla gigantesca opera di rapina dei nazisti a danno del patrimonio artistico italiano durante la Seconda Guerra Mondiale.

Sabato 19 ottobre e sabato 16 novembre 2019, doppia replica ore 10,45 e ore 15,45.
Ingresso gratuito su prenotazione fino ad esaurimento posti (max.20 persone per replica).

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
329 9160071
organizzazione@murmuris.it

Museo Casa Siviero
Lungarno Serristori 1-3
Firenze




Dalle carte d’archivio all’impegno nella resistenza. Anna Maria Enriques Agnoletti

Sabato 19 ottobre alle ore 10.10 presso l’Aula Magna del liceo si terà la presentazione del libro Dalle carte d’archivio all’impegno nella resistenza. Anna Maria Enriques Agnoletti, con gi interventi di Anna Scattigno, autrice del libro, Giacomo Svicher, presidente Associazione anziani di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi, sindaco di Sesto Fiorentino, Matteo Mazzoni, direttore Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’età contemporanea e Silvia Baldaccini, dirigente del Liceo Agnoletti.




La tua storia, la nostra storia. Immagini, Emozioni, Parole, Ricordi

Dal 15 ottobre inizia il ciclo di incontri promosso dall’Archivio storico del Comune di Firenze presso la Sala storica della Biblioteca delle Oblate per valorizzare le testimonianze di vita personale e familiare come momenti della più vasta vita della comunità cittadina.




DEDICATO A… Ernesto e Pina Ragionieri

Invito Presentazioni Ragionieri




Archivi, biblioteche e leggi razziali

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“Storia di un confine difficile” corso di formazione ANPI – ISRT

Anche a seguito delle richieste dei partecipanti all’ultimo corso di formazione realizzato insieme, ANPI provinciale di Firenze e Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea promuovono un nuovo corso sul tema del “confine orientale”.

È necessario prenotare la partecipazione scrivendo a firenze@anpi.it o telefonando a Carla (338 879 4486).

È previsto un contributo di 10€ per l’intero corso, a persona.
Il corso si terrà presso l’SMS Rifredi in via Vittorio Emanuele II, 303.

Nazioni, ideologie, violenze. L’Alto adriatico: storia di un “confine difficile”
Corso di formazione a cura ISRT in collaborazione con ISGREC

Sabato 12 ottobre ore 10.00-13.00
** Confini in movimento: i Balcani nel ‘900
Docente: Simone Malavolti

Sabato 26 ottobre ore 10.00-13.00
** L’Alto adriatico fra “grande guerra” e “guerra totale”
Docente: Matteo Mazzoni

Sabato 9 novembre ore 15.00-18.00
** Il lungo esodo
Docente: Luciana Rocchi
Proiezione video “La conoscenza scaccia la paura”, regia di Luigi Zanetti, prodotto da Isgrec Istituto Storico GR e Regione Toscana




“Una miniera per il Valdarno”: mostra itinerante fra Figline e Cavriglia.

Foto, lignite, lampade d’epoca, video e tanti altri documenti, manufatti e strumenti da lavoro (in miniera). Sono questi gli oggetti e le immagini che sono stati reperiti grazie alla collaborazione tra Comune di Figline e Incisa Valdarno, Comune di Cavriglia, Circolo Fotografico Arno, Museo Mine e il collezionista Emilio Polverini (Cavriglia) e che rimarranno esposti dal 12 ottobre al 31 dicembre nella mostra itinerante dal titolo “Una miniera per il Valdarno. Comunità, lavoro e paesaggi fra Cavriglia e Figline”.

In particolare, sarà il Palazzo Pretorio di Figline a ospitare la prima tappa della mostra, in programma dal 12 ottobre al 17 novembre. Dal 23 novembre al 31 dicembre, invece, l’esposizione si sposterà al museo Mine di Cavriglia, per la sua seconda e ultima tappa.

L’idea è quella di conservare la memoria del territorio, dei suoi lavoratori e di coloro che qui risiedevano fino agli anni ‘70, analizzando come la presenza delle miniere (in particolare quella di Castelnuovo Sabbioni) abbia avuto un impatto sulla comunità valdarnese e sul suo paesaggio. Per farlo, ci si concentrerà su uno dei periodi meno esplorati dell’attività dell’industria mineraria, gli anni ‘60-’70 del ‘900, per poi riflettere su come i siti estrattivi (ormai dismessi) possano essere riqualificati e riutilizzati. Oltre all’esposizione – che a Figline rimarrà visitabile nel fine settimana e nei giorni festivi in orario 10-13 e 16-19 e che è patrocinata dalla Città Metropolitana di Firenze, dalla Provincia di Arezzo e della Regione Toscana – sono previsti laboratori didattici e incontri a tema, tra cui la presentazione del libro “San Donato in Avane” con l’autore Filippo Boni (30 ottobre, ore 18 nella sala Sarri del Palazzo Pretorio di Figline; a seguire apertura straordinaria della mostra). Inoltre, per le scuole del territorio, è possibile prenotare delle visite guidate infrasettimanali, scrivendo a c.benedetti@comunefiv.it.

Quanto alla giornata inaugurale, l’appuntamento è fissato al Pretorio (piazza San Francesco, Figline) alle 17 quando, nella sala Sarri, sono in programma i saluti istituzionali dei Sindaci Giulia Mugnai (Figline e Incisa Valdarno) e Leonardo degl’Innocenti o Sanni (Cavriglia). Interverranno anche il presidente del Circolo fotografico Arno, Silvano Monchi, Paola Bertoncini (direttrice Museo Mine, Cavriglia) e l’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli. Seguirà il taglio del nastro e una visita guidata alla mostra, curata dal collezionista e fotografo Emilio Polverini.




GIORNATA DI STUDI: Carlo Azeglio Ciampi e il suo governo

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