1

Riviste, bollettini e altri media. La comunicazione (storica) degli istituti della rete Insmli

Il seminario organizzato e promosso dall’Insmli e dalla rivista “Italia contemporanea”, in collaborazione con l’Istituto Storico della Resistenza in Toscana, dedicato a Riviste, bollettini e altri media. La comunicazione (storica) degli istituti della rete Insmli, si terrà a Firenze, dal primo pomeriggio del 18 e l’intera giornata del 19 febbraio 2016, presso la Sala Teatina del Centro internazionale studenti Giorgio La Pira – Via de’ Pescioni, 3 – 50123 Firenze.

Il seminario intende coinvolgere tutti gli Istituti della rete in un confronto sulle diverse modalità con cui gli Istituti comunicano con i propri interlocutori e con la cittadinanza in genere e sui contenuti di questa comunicazione. Sarà l’occasione per discutere degli obiettivi e delle modalità del nostro agire comunicativo, fare il punto sulle difficoltà, ma anche illustrare le buone pratiche esistenti al nostro interno come pure proporre esperienze positive maturate in altri ambienti. Ciò vale in primo luogo per le riviste, da sempre strumento privilegiato per la trasmissione e la diffusione del nostro lavoro storico e didattico, ma anche per la elaborazione di una cultura memoriale: alle riviste cartacee come a quelle elettroniche, anche al nostro interno ormai presenti in modo qualificato, sarà infatti dedicato lo spazio maggiore.

In allegato il programma dei lavori.




Vivere con il nemico. Memorie di guerre e di esodi tra alto Adriatico e Balcani occidentali

Convegno storico-didattico organizzato dall’Istituto Storico della Resistenza in Toscana e dall’Associazione pAssaggi di Storia, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale della Toscana, all’interno del progetto “Confini difficili. Da Trieste a Sarajevo”.

Martedì 9 febbraio, Auditorium di Sant’Apollonia, via S. Gallo 25

SESSIONE ANTIMERIDIANA, ORE 9.00-13.30

Simone Neri Serneri Università di Siena – Isrt
Come si diventa nemici

Patrizia Audenino Università di Milano
Le memorie dei profughi nell’Europa del Novecento

Studenti della classe 5° B dell’ITT“Marco Polo”, Firenze (prof. C. Casacchia)
Gorizia: incontri e scontri lungo un confine novecentesco

Studenti della classe 4° B, Istituto Agrario di Firenze (prof. M. Pirillo)
Storie dal campo di sterminio di Jasenovac

Melita Richter sociologa, traduttrice
Scrivere per ricordare. La letteratura dei profughi

videoproiezione di … (Priiedor)

Studenti della classe 5° A, Liceo Artistico “Buoninsegna” di Siena (prof. C. Anselmi)
Memorie divise, una sola compassione. Monumenti di guerra a Prijedor

SESSIONE POMERIDIANA, ORE 14.15-16.30

Simone Malavolti Isrt-Passaggi di storia, Confini difficili. Una proposta didattica

Simone Malavolti Isrt- Passaggi di storia
Giudicare e riconciliare

videoproiezioni

Studenti della classe 5° A , Istituto “Chino Chini” di Borgo S. Lorenzo (prof. M.P. Suma)
Esperienze di solidarietà nelle guerre balcaniche di fine Novecento

Studenti della classe 2° E del Liceo classico Galileo, Firenze (prof. Stefania Tamburini)
Bosnia Erzegovina: due scuole sotto un unico tetto

Studenti della classe 2° D dell’Ist. Alberghiero “Saffi”, Firenze (prof. A. Burzi)
Itinerari turistici multiculturali a Trieste e Firenze

Studenti della classe 5° C ENO dell’Ist. Alberghiero “Saffi”, Firenze (prof. M. Rook)
Balcani ed Europa: un futuro comune




Universalismo e particolarismo nell’ebraismo

Domenica 7 febbraio 2016

ore 9,30 – 12,00

Convegno su

UNIVERSALISMO E PARTICOLARISMO NELL’EBRAISMO

IN ONORE DI RAV JOSEPH LEVI

 

PALAZZO SACRATI STROZZI, SALA PEGASO

Regione Toscana – Piazza Duomo 10, Firenze

 

COMUNITA’ EBRAICA DI FIRENZE

via Farini 4, Firenze

ore 12,30 – 19,00




Resistere per l’arte. L’impegno di Cesare Fasola nelle gallerie fiorentine e per il patrimonio artistico della Comunità ebraica

Giovedì 4 febbraio dalle 10 alle 13 l’ex-chiesa di San Pier Scheraggio, agli Uffizi, ospita la giornata di studi dal titolo “Resistere per l’arte. L’impegno di Cesare Fasola nelle gallerie fiorentine e per il patrimonio artistico della Comunità ebraica”. L’iniziativa si colloca nell’ambito delle celebrazioni della “Giornata della memoria 2016”.
L’incontro, a ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili, si propone di rendere omaggio – a 130 anni dalla sua nascita – a un protagonista ignoto della Resistenza e della salvaguardia delle opere della Galleria degli Uffizi e, in particolare, delle vicende legate ai beni artistici della Sinagoga fiorentina e di esponenti della Comunità.
In apertura, il programma prevede i saluti del Direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, e le introduzioni di Sara Cividalli (Presidente della Comunità ebraica di Firenze) e di Claudio Di Benedetto (Direttore della Biblioteca degli Uffizi, di cui Fasola fu un predecessore).
Quindi si susseguiranno gli interventi di Alessia Cecconi (“Il più impegnato, disinteressato e intrepido funzionario che abbia mai incontrato”), di Marta Baiardi (Razzie di beni ebraici a Firenze tra persecutori e strategie di salvataggio), di Dora Liscia Bemporad (Un tesoro recuperato. Gli arredi del Tempio Maggiore di Firenze) e di Rossella Santolamazza (Le carte di Cesare Fasola conservate in Umbria).

UNA VITA PER I BENI CULTURALI
Professore comandato in soprintendenza, presso le Gallerie fiorentine Cesare Fasola (1886-1963) si occupò dell’archivio e della biblioteca degli Uffizi, fino al pensionamento nel 1957. Su incarico del Soprintendente Giovanni Poggi e insieme a Ugo Procacci, durante l’emergenza bellica si impegnò con grande passione nella salvaguardia di una parte del patrimonio artistico pubblico e privato della città.
Nelle fasi più calde della guerra Cesare Fasola aveva quasi 60 anni e, come molti altri suoi amici e colleghi, viveva in quei mesi una pericolosa doppia vita: antifascista convinto, fu membro dell’esecutivo di emergenza del Partito d’Azione. Assieme alla moglie Giusta Nicco, docente di storia dell’arte, fu tra i rappresentanti più attivi del CLN di Fiesole, al punto da ospitare presso la sua abitazione le riunioni clandestine del comitato.
Uomo colto e riservato, Fasola dimostrò grande coraggio per tutto il periodo di guerra. Durante il luglio del 1944, con il fronte alle porte di Firenze, partì a piedi da solo per andare a Montegufoni, vicino a Montespertoli, per sorvegliare i capolavori degli Uffizi – come la Primavera del Botticelli – qui ricoverati e nello stesso tempo per prendere contatti con i partigiani del posto. Per giorni e giorni, insieme ai custodi rimasti al castello, vegliò sulle opere cercando di proteggerle dall’occupazione delle truppe tedesche e dall’acquartieramento di quelle alleate poi rischiando ogni giorno la vita.
Parallelamente e sempre su incarico del Soprintendente, nei mesi precedenti lo ritroviamo a collaborare con grande difficoltà con l’Ufficio affari ebraici della Repubblica sociale italiana.
Infatti, in applicazione della circolare ministeriale del 1° dicembre 1943, si disponeva che «all’atto di apertura di abitazioni di ebrei» al soprintendente Poggi dovesse essere richiesto l’invio sul posto di un funzionario della Soprintendenza per giudicare la tipologia dei beni ritrovati. Se fossero stati di valore artistico, la Soprintendenza avrebbe avuto la possibilità di trattenerli nei propri locali e in questo modo, come si legge negli appunti personali di Fasola, sarebbero stati in qualche modo protetti in un luogo, non razziati o dispersi, anche se strappati al legittimo proprietario. Tuttavia quasi mai la Soprintendenza fu informata e tantomeno lo fu quando furono ritrovate e requisite in due ville a Prato e Fiesole le casse del così detto “tesoro” della Sinagoga (ovvero gli arredi sacri e oggetti cultuali). Molte delle collezioni sparirono, razziate dal Maggiore Carità e dai suoi uomini (la cosiddetta “banda Carità”).
Nei primi mesi del 1944 Fasola cercò di conoscere tutti i sequestri e di fermare, bloccare, sigillare in un luogo sicuro sotto la sorveglianza della soprintendenza – come la sala blindata terrena delle Vecchie Poste – le varie collezioni requisite. Spesso si trovò a fermare gli oggetti, in mezzo ai facchini e per le scale, in un confuso andirivieni di sgombero, così come a dover vagare tra le tetre stanze di via Cavour (Ufficio Affari ebraici), via Maggio (Ufficio politico investigativo della Guardia Nazionale Repubblicana), via Bolognese (Reparto servizi speciali di Mario Carità) alla ricerca di informazioni sui dipinti requisiti agli ebrei, pretendendo il ritiro delle opere come stabilito da quelle stesse leggi emanate dai ministri della RSI. A fine giugno fu testimone coraggioso dell’ultima grande razzia di Carità prima di partire per il Nord, quando arraffò le varie casse con gli oggetti delle famiglie ebraiche accatastati alla Galleria dell’Accademia e fece sparire dalla Loggia dei Lanzi gli oggetti del “tesoro” della Sinagoga. Solo e disarmato, Fasola cercò invano di fermare le requisizioni, appellandosi a leggi e richiedendo verbali e ricevute.
Dopo mille traversie, il “tesoro” della Sinagoga tornò a Firenze solo nel 1947.




Per una rete degli archivi sindacali in Toscana

Giovedì 4 febbraio, presso la Soprintendenza archivistica in via Ginori 7 a Firenze, si terrà il Convegno “Per una rete degli archivi sindacali in Toscana” alle ore 15.00.

Convegno promosso da CGIL Regionale e IRES Toscana con il patrocinio della Soprintendenza archivistica della Toscana.

Interverranno:
Gianfranco Francese, Mirella Mei, Stefano Bartolini – Responsabili di alcuni degli archivi sindacali del territorio toscano;
Diana Toccafondi – Sovrintendente archivistica per la Toscana;
Fabio Giovagnoli – Direttore IRES Toscana;
Elisa Castellano – Responsabile degli archivi per la Fondazione di Vittorio;
Pietro Causarano – Docente dell’Università degli Studi di Firenze;
Dalida Angelini – Segretaria generale CGIL Regionale.

IN allegato Locandina con il programma dettagliato.

 




« Perché e come insegnare la storia mediterranea ? Tabelle geostoriche e studi di caso »

Mercoledì 3 febbraio dalle ore 10.00 alle ore 17.00, presso la sede del Consolato francese, Piazza Ognissanti 2, il Servizio della cooperazione educativa dell’Ambasciata di Francia in Italia, in partenariato con l’Avitem e l’Istituto Storico della Resistenza di Firenze ha il piacere di invitare i docenti di Storia delle sezioni Esabac a partecipare, all’occasione della presentazione dagli autori stessi del nuovo Manuel commun d’histoire méditerranéenne, a una giornata di studio dal titolo:

« Perché e come insegnare la storia mediterranea ?
Tabelle geostoriche e studi di caso »

Il programma della giornata prevede:
Mattino :
1. Introduzione : La storia del Mediterraneo. Una storia da condividere, Mostafa Hassani Idrissi
2. Il Medioevo (sec. XI-XIII) : quadro geostorico ; processi fondamentali , Antonio Brusa
3. L’Età Moderna: quadro geostorico ; processi fondamentali, Mostafa Hassani Idrissi
4. L’età contemporanea: Guerra e pace nel Mediterraneo nel XX secolo : una sintesi, (Luigi Cajani e
Antonio Brusa
5. Gli studi di caso, Luigi Cajani e Mostafa Hassani Idrissi
6. L’Atlante corematico, Antonio Brusa
7. Discussione
Pomeriggio:
1. Presentazione di studi di caso esemplari sul M.A e sull’Età Moderna (Sicilia normanna e Corsari:
Antonio Brusa et Luigi Cajani. In plenaria.
2. Presentazione di studi di caso di storia contemporanea
– Mostafa Hassani Idrissi : Efendi (Egitto), Storia dell’Altro (Palestina e Israele)
– Antonio Brusa : Problemi di demografia del mediterraneo e stereotipi sull’emigrazione
– Luigi Cajani : Il mediterraneo e la guerra fredda ; problemi ambientali del mediterraneo
– Paolo Mencarelli e Silvano Priori : L’invenzione dell’Africa , Colonialismo e tutela della razza,
Una primavera al femminile. Donne alla conquista di uno spazio nelle rivolte arabe
3. In plenaria : condivisione dei lavori ; conclusioni

Ai docenti sarà rilasciato un’ attestato di partecipazione
Si ricorda che l’Ambasciata di Francia/Institut Français Italia in qualità di ente culturale straniero è soggetto qualificato e riconosciuto per la formazione del personale della scuola (art.1 comma 2 delle Direttiva n. 90/2003) e che, pertanto, i docenti che partecipano alle iniziative promosse e sostenute da tale ente hanno diritto all’esonero dal servizio, secondo le disposizioni vigenti.




Nuovo appuntamento con i seminari di storiografia in ISRT

Nell’ambito del tradizionale ciclo di incontri sulla storiografia a cura del prof. Enzo Collotti, martedì 12 gennaio alle ore 15.00 presso la sede dell’Isrt discussione sul volume:
Diego Leoni, La guerra verticale. Uomini, animali e macchine sul fronte di montagna 1915-1918, Einaudi, Torino 2015.

 




Cosa conosciamo della SHOAH? Studenti e insegnanti di fronte alla complessità delle società multiculturali

Mercoledì 9 dicembre dalle ore 15.00 alle ore 19.00 in Aula Magna del Rettorato, con il patrocinio della Regione Toscana, dell’Università di Firenze, dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana, si svolgerà il convegno:

“COSA CONOSCIAMO DELLA SHOAH? STUDENTI E INSEGNANTI DI FRONTE ALLA COMPLESSITÀ DELLE SOCIETÀ MULTICULTURALI”
Coordinamento scientifico: Prof.ssa Silvia Guetta

Ore 15.00 Saluti istituzionali
Laura Solito, Prorettore alla Comunicazione interna ed esterna e al Public Engagement Università degli Studi di Firenze
Paolo Federighi Direttore del Dipartimento Scienze della Formazione e Psicologia, Università degli Studi di Firenze
Dan Haezrachy Ambasciatore della Ambasciata di Israele a Roma
Domenico Petruzzo Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana
Renzo Gattegna Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane

Interventi
Ore 15.30 Silvia Guetta – Università di Firenze – L’importanza di promuovere lo scambio di conoscenze sulla Shoah tra studenti delle università partner Intervengono gli studenti del corso di Pedagogia Generale
Ore 16.00 Tamar Hoffman con gli studenti – Università di Tel Aviv – The importance of universal teaching of the Holocaust Intervengono gli studenti del corso per gli insegnanti della Scuola di Educazione
Ore 16.30 Milena Santerini – Università Cattolica del S. Cuore; Milano, Parlamentare – Insegnare la Shoah nelle società multiculturali
Ore 16.50 David Cassuto – Università di Ariel – Gioventù italo-israeliana (Terza generazione) di fronte alla Shoah
Ore 17.10 David Meghnagi – Università Roma3 – Perché insegnare. Che cosa insegnare. Come insegnare. Le sfide della didattica sulla Shoah
Ore 17.30 Ugo Caffaz – Consigliere Regione Toscana “Giorno della Memoria” – L ‘esperienza del Treno della Memoria
Ore 17.50 Marta Baiardi – Istituto Storico della Resistenza in Toscana – Insegnare e imparare la Shoah
Ore 18.20 Milva Segato – Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana – Una progettazione condivisa con l’Università per la formazione degli insegnanti
Ore 18.40 Dibattito
Conclusioni
Le relazioni degli oratori saranno intervallate da alcune letture scelte e presentate dall’attrice Pamela Villoresi