1

Giovanni Michelucci – Ernesto Balducci, la città mondo

La Fondazione Michelucci, la Fondazione Balducci e il Comune di Fiesole, organizzano per venerdì 20 febbraio alle ore 16,30 presso Casa Marchini Carrozza in via Portigiani 3 il Convegno ‘Giovanni Michelucci-Ernesto Balducci: la città mondo’.
La speranza progettuale di un maestro dell’architettura come Giovanni Michelucci e la forza teorica di un profeta di pace come Padre Balducci che hanno animato un dialogo tra i più alti sulla città contemporanea, sono le radici di un incontro in cui si affrontano gli aspetti di disumanità, discriminazione e violenza urbana. Oggi che la condizione di povertà si presenta in forma ancora più estesa e la distruzione della guerra colpisce città e paesi a noi vicini il loro pensiero improntato alla visione di una città del dialogo, dei diritti e della responsabilità comunitaria, partecipativa e plurale, trasformativa e variabile, torna ad essere un punto di riferimento di straordinaria attualità e merita di essere comunicato alle nuove generazioni e rilanciato. Il convegno, a partire dall’umanesimo del pensiero di Michelucci e Balducci e dalle loro riflessioni sulla città mondo contemporanea e il cittadino planetario, offrirà più sguardi sui temi dell’esclusione, dell’accoglienza di quanti scappano da guerre e povertà, del superamento delle discriminazioni e delle barriere culturali, della convivenza urbana del mosaico dei gruppi sociali.
Dopo i saluti del Sindaco Anna Ravoni e di Barbara Casalini assessore alla cultura del Comune di Fiesole, intervengono Simone Siliani della Regione Toscana, Leonardo Bieber, presidente del comitato scientifico della Fondazione Ernesto Balducci, Severino Saccardi, direttore della rivista Testimonianze, Fabio Fabbrizzi dell’Università degli Studi di Firenze. Coordina Corrado Marcetti, direttore della Fondazione Giovanni Michelucci.
Fiesole, dove entrambi abitavano – l’uno alla Badia Fiesolana, l’altro nella casa studio al Roseto – è stata per Michelucci e Balducci un luogo di incontro privilegiato per confrontare idee e proposte. Le sedi delle due Fondazioni da loro promosse saranno aperte per visite guidate sabato 21 febbraio dalle ore 10 alle 13.




Nuovo appuntamento dei Seminari di storiografia dell’ISRT

Alle ore 15.00, con un confronto sul volume di Antonio Gibelli, La guerra grande. Storie di gente comune, (Laterza 2014), riprende il ciclo di seminari per insegnanti, volto a mettere a fuoco ed approfondire i risultati della più recente storiografia.
I seminari si svolgono nella sede dell’ISRT di Firenze e hanno cadenza mensile, da settembre a giugno. Il lavoro di questo gruppo, finalizzato alla formazione storiografica dei docenti, prosegue ormai da diversi anni e consiste nella lettura e nella approfondita discussione di testi recenti di storia contemporanea, particolarmente rilevanti dal punto di vista scientifico e didattico, incentrati su svariate tematiche. Talvolta, a seconda delle disponibilità, gli incontri del seminario ospitano anche gli autori dei libri in discussione. I docenti coinvolti appartengono ad ogni ordine e grado di scuola, dalle elementari alle superiori, e costituiscono un gruppo di una ventina di persone. Gli incontri sono aperti a tutti gli interessati.

Nell’anno in corso, le date, il tema e i volumi di ciascun incontro saranno definiti di volta in volta. Per informazioni rivolgersi all’Isrt (email: isrt@istoresistenzatoscana.it)

 




Convegno “I tempi della memoria. Il memoriale italiano ad Auschwitz”

logo 21 blockBlocco 21 è il memoriale italiano di Auschwitz, creazione di artisti e intellettuali, che a fine anni Settanta vollero dare vita a un’opera che raccontasse con il linguaggio dell’arte la tragedia che alcuni di loro avevano vissuto. Del gruppo facevano parte Primo Levi, Ludovico Belgioioso, Gianfranco Maris, Pupino Samonà. Dal 26 gennaio è esposta nella Chiesa dei Bigi una mostra, già visitata da centinaia di studenti grossetani, che ripercorre la storia della creazione e di un primo restauro di Blocco 21.

Il 17 febbraio, alle ore 10, si terrà nella Sala Pegaso del Palazzo della Provincia il convegno  “I tempi della memoria. Il memoriale italiano ad Auschwitz”, organizzato dall’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea (ISGREC) in collaborazione con ANED, Istituto storico della Resistenza (ISREC) di Bergamo, Fondazione Grosseto Cultura, Comune e Provincia di Grosseto, Regione Toscana, INSMLI, ANPI Comitato provinciale “Norma Parenti”.

Obiettivo: un dialogo sulle forme e i linguaggi della memoria nel tempo, pensando all’annunciato trasferimento di Blocco 21 a Firenze.

Nella sessione mattutina, alla quale parteciperanno Emilio Bonifazi (Sindaco di Grosseto), Sara Nocentini (Assessore regionale alla Cultura), Adolfo Turbanti (Presidente dell’ISGREC), Loriano Valentini (Presidente della Fondazione Grosseto Cultura), sono previsti gli interventi di Dario Venegoni (Presidenza nazionale dell’ANED) su “La memoria italiana della deportazione” ed Elisabetta Ruffini (Direttrice ISREC di Bergamo) su “Blocco 21 e la memoria di Auschwitz: un dibattito aperto”.

Nella sessione pomeridiana, Mauro Papa (responsabile CEDAV) terrà alle 14.30 una visita guidata alla mostra allestita nella Chiesa dei Bigi; la giornata proseguirà in Sala Pegaso con gli interventi di Gisella Capponi (Istituto superiore per la conservazione e il restauro) su “Il memoriale come opera d’arte” e Marta Baiardi (Università di Basilea) su “Auschwitz e le pedagogie della memoria”.

Per le classi è consigliabile la prenotazione contattando l’ISGREC.

Info: Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea | Via de’ Barberi 61  |  58100 GROSSETO  |  Tel/fax +39 0564 415219  |  Port. +39 3461413572  |  segreteria@isgrec.it   |   www.isgrec.it




L’Alto Adriatico tra guerra e pace nel Novecento europeo

Auditorium di Sant’Apollonia, via San Gallo 25/a (Firenze)

Programma dei lavori: 

9,00 

Saluto del Presidente dell’ISRT, Simone Neri Serneri

Saluto del Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana

 

L’avamposto di Leonardo di Costanzo, tratto da, I ponti di Sarajevo, 2014

 

MARIO GIUSEPPE ROSSI (Univ. Firenze), Il lungo Novecento tra guerre e grandi trasformazioni

Classe V dell’ITEPS “Paolo Dagomari” di Prato (Prof.ssa Annalisa Mistichelli): Religioni e società nei Balcani

ANTONIO D’ALESSANDRI (Univ. Roma Tre), Imperi e Nazionalismi.  Le cause dei conflitti novecenteschi

 

11,00 – 11,15     PAUSA

 

Classe V E del Liceo Artistico di Porta Romana, Firenze (Prof.ssa Elisabetta Oretti): Gorizia: “il confine imposto”

 

La sporca guerra di Mussolini di Giovanni Donfrancesco, 2008

 

FILIPPO FOCARDI (Univ. Padova), L’immagine dell’italiano (bravo?)

Classe V B SIA dell’ITEPS “Paolo Dagomari” di Prato (Prof. Andrea Mazzoni): Gonars, gli oggetti raccontano

 

13,00 – 14,30              PAUSA PRANZO

 

SIMONE MALAVOLTI, (Passaggi di Storia) Presentazione del progetto didattico Confini difficili. Storia e memorie del ‘900. Da Trieste a Sarajevo

Classe III BL del Liceo “Chini – Michelangelo” di Camaiore, Lucca (Prof.ssa Chiara Nencioni): video intervista a Hana Zec: Sarajevo e l’esilio

FRANCESCO PRIVITERA (Univ. Bologna), La caduta del muro e la crisi dei paradigmi novecenteschi

Classe III del Liceo Linguistico “Serve di Maria” di Firenze (Prof.ssa Anna di Giusto): Lo strumento dello stupro etnico nella guerra in Bosnia

 

The verdict, di Djuro Gavran, sul verdetto del Tribunale dell’Aia al generale Ante Gotovina, 2013 Introdotto da Simone Malavolti.

 

Classe V del Liceo Linguistico “Serve di Maria” di Firenze (Prof.ssa Anna di Giusto): Il ruolo della Comunità internazionale nelle guerre della ex-Jugoslavia

16,00 Chiusura e saluti

 




Il lavoro, le guerre Europa 1914-’18 / 1939-’45

Dopo il convegno “Dal punto di vista del lavoro” (Bologna, dicembre 2013), dedicato a un bilancio degli studi di storia del lavoro in Italia, la SISLav promuove un secondo convegno internazionale dedicato a una riflessione in prospettiva comparata sulle forme e le condizioni di lavoro durante i due conflitti mondiali in Europa. Come tappa preparatoria del convegno si terrà un seminario di discussione, aperto a tutti, in cui verranno presentate delle relazioni raccolte attraverso un call for paper esclusivamente rivolto ai soci SISLav.

Il seminario si propone un doppio livello di comparazione: il primo, geografico, tra i paesi europei che a vario titolo e in vario modo vengono investiti dai conflitti; il secondo, cronologico-tematico, tra le due guerre, di modo da sollecitare un dialogo tra gli specialisti che separatamente se ne occupano. Tra gli obiettivi prioritari vi è quello di promuovere una riflessione d’insieme sugli effetti indotti dalla dimensione bellica sulla mobilitazione, sull’organizzazione del lavoro e sulle vite dei lavoratori.

Attraverso il prisma problematico del lavoro nei due grandi conflitti del ‘900, la SISLav intende portare un contributo di discussione intorno agli elementi connotanti l’articolazione della relazione lavoro/guerra/società nel primo conflitto mondiale, individuando i fattori costitutivi di quella relazione che si originano nel 1914-’18 e si ritrovano nel 1939-’45, nonché i tratti specifici dei due conflitti.

Il lavoro, le guerre Europa 1914-’18 / 1939-’45
Istituto Storico della Resistenza in Toscana, Via Carducci, 5/37

PROGRAMMA

10.30-13.00
“Prima e Seconda guerra a confronto”
Coordina: Lorenzo Bertucelli
– Edmondo Montali, L’economia al servizio della guerra. La mobilitazione industriale tedesca del 1914-1918 e quella del 1939-1945
– Giorgio Sacchetti, Guerra e miniera. Il lavoro nelle industrie estrattive italiane durante i due conflitti mondiali
– Bruno Settis, Mass production, mass destruction
– Manfredi Alberti, Lo Stato e la disoccupazione. Un confronto fra il primo e il secondo dopoguerra
Discussant: Nicola Labanca

14.00-16.00
“Uno sguardo internazionale alla Prima guerra”
Coordina: Maria Grazia Meriggi
– Antonio Farina, Fiduciari di fabbrica e capitani rivoluzionari: rappresentanza operaia e relazioni industriali nell’industria navalmeccanica tedesca (1914-1918)
– Jorge Torre Santos, Verso il sindacato di massa. Spagna e Italia (1914-1918)
– Roberto Bianchi e Monica Pacini, Lavoro intellettuale e pratica politica nella mobilitazione interventista tra Francia e Italia
Discussant: Luigi Tomassini

16.00-17.30
“Il problema del consenso nella Seconda guerra”
Coordina: Luca Baldissara
– Marco Fincardi, Gli scioperi operai della primavera 1943 nell’Italia fascista, le classi dirigenti italiane e la propaganda anglo-americana
– Enrico Miletto, “Uniti e decisi in tutte le fabbriche”. Torino e gli scioperi del marzo 1943
Discussant: Gianluca Fulvetti




ARCHIVI IN TOSCANA. Fare rete, sfidare il futuro

Due giornate, a Firenze – presso lo spazio “Le Murate. Progetti Arte Contemporanea” -, promosse dalla Soprintendenza Archivistica per la Toscana e dalla Regione Toscana in collaborazione con la Scuola Normale Superiore di Pisa e la Fondazione Primo Conti di Fiesole, sul tema dell’organizzazione e della percezione della memoria, questione estremamente affascinante e “sensibile”, in un momento in cui la grande mole di informazioni e suggestioni presente sulla rete rischia di perdere affidabilità, qualità e autorevolezza se non correttamente sistematizzata e contestualizzata.

Il convegno sarà aperto dal Direttore generale per gli archivi Mario Guarany e dall’Assessore alla cultura della Regione Toscana Sara Nocentini, dal Vicesindaco del Comune di Firenze Cristina Giachi, dalla Soprintendente Archivistica per la Toscana Diana Toccafondi e dal Direttore della Scuola Normale Fabio Beltram.

I lavori saranno aperti da un intervento del prof. Lorenzo Casini che parlerà del ruolo degli archivi nella riforma dei beni culturali promossa dal Ministro Franceschini, che ha visto di recente storici e ricercatori intervenire sulla stampa segnalando con accenti preoccupati la sorte futura degli archivi. Si cercherà poi di mettere a fuoco il tema delle “reti”, fondamentale per affrontare la complessità del futuro, che ha portato la Regione Toscana e la Soprintendenza ad attuare una “strategia condivisa”, con la sottoscrizione di un innovativo “Accordo di valorizzazione” che consente di condividere obiettivi e risorse nella tutela e valorizzazione degli archivi.

Uno dei primi risultati di questo accordo è il portale “ARCHIVI IN TOSCANA. Il patrimonio, le istituzioni, gli eventi”, che verrà presentato e reso accessibile al pubblico nella seconda giornata. Realizzato con il supporto tecnico della Scuola Normale Superiore, esso vuole proporsi come punto di riferimento per tutti gli interessati all’utilizzo delle fonti documentarie, pubbliche e private, presenti nel territorio regionale, offrendo un accesso facilitato ai numerosi censimenti degli archivi conservati in Toscana, a quelli in formato digitale già esistenti in rete e al complesso degli strumenti digitali di ricerca. Sul portale si potranno trovare anche mostre virtuali, percorsi tematici, notizie aggiornate sugli eventi legati al mondo degli archivi e, più in generale, alla vita culturale. Una vera mappa per orientarsi in un patrimonio archivistico, eccezionale per ricchezza e complessità…

Per sviluppare problematiche più specifiche sono stati chiamati esperti nei vari settori (gli archivi di impresa, di personalità della cultura, familiari, gli archivi del sociale, gli archivi orali e audiovisivi, ecc.). In particolare saranno illustrati casi esemplari quali il recente intervento di valorizzazione dell’archivio di Giovanni Pascoli (i cui importanti carteggi e manoscritti sono consultabili sul web), l’inventariazione delle carte di Fabrizio de André, il progetto di valorizzazione dell’archivio “senza tempo” dell’Arciconfraternita di Misericordia di Firenze; altri interventi riguarderanno il patrimonio archivistico di importanti istituzioni culturali quali l’Archivio contemporaneo del Gabinetto Vieusseux e la Scuola Normale Superiore. La discussione non si limiterà ad esaminare gli archivi “storici”: particolare attenzione verrà posta alle problematiche della conservazione del digitale e all’uso delle reti nel web. Il tema degli archivi del contemporaneo costituirà l’oggetto di una tavola rotonda conclusiva nella quale si confronteranno rappresentanti di prestigiose istituzioni quali l’Archivio diaristico nazionale di Pieve santo Stefano, la Biennale di Venezia, il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, l’Istituto storico della Resistenza in Toscana, la Rai Toscana e l’Associazione Tempo Reale.

 In una sessione parallela, contestuale agli interventi, saranno presentate in forma multimediale alcune significative realtà archivistiche e i risultati di progetti già realizzati in Toscana nell’ambito degli archivi audiovisivi, degli archivi di impresa e degli archivi personali e familiari. Il tutto scandito sulla base della percezione della memoria secondo i cinque sensi: la Vista, l’Udito, il Tatto, l’Olfatto e il Gusto, al fine di renderne più immediatamente comprensibili le varie sfaccettature.

Concluderà le due giornate un “reading” con musica dal vivo, a cura di Tempo Reale, Centro di produzione, ricerca e didattica musicale: un commento musicale accompagnerà la lettura di alcune lettere selezionate da carteggi privati otto-novecenteschi sul filo del tema del “colloquio a distanza”.

Si allega il programma.




Giornata della memoria 2015 – Il programma delle iniziative dell’ISGREC

logo-21-block-300x184Il programma delle iniziative dell’Isgrec (Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea) per la Giornata della Memoria quest’anno ha lunga durata e molti luoghi.

Il 26 gennaio si è aperta la mostra “I tempi della memoria. Il memoriale italiano di Auschwitz”, frutto di una collaborazione tra l’Aned nazionale (Associazione nazionale ex deportati) e l’Istituto storico della Resistenza di Bergamo. All’esposizione a Grosseto hanno collaborato Comune e Provincia di Grosseto, Fondazione Grosseto Cultura e Anpi provinciale “Norma Parenti”. All’inaugurazione della mostra hanno partecipato anche gli studenti, di cui l’Isgrec ha curato nei mesi scorsi la formazione, appena tornati dal viaggio della memoria della Regione Toscana. I ragazzi, che tra l’altro hanno potuto visitare Blocco 21, hanno coinvolto altri studenti con il racconto della loro esperienza. Fino al 17 febbraio sono previste visite guidate alla mostra, sia di carattere storico che di carattere storico-artistico, grazie alla collaborazione con il Cedav e il suo direttore Mauro Papa.

Tra il 27 e il 31 gennaio, si susseguiranno incontri e lezioni/laboratorio con studenti di molte scuole della provincia di Grosseto: da Cinigiano a Roccastrada e Ribolla, da Magliano a Manciano.

Il 17 febbraio un convegno chiuderà la riflessione sulla complicata vicenda del Blocco 21, la creazione di artisti e intellettuali, che a fine anni Settanta vollero dare vita a un’opera che raccontasse con il linguaggio dell’arte la tragedia che alcuni di loro avevano vissuto. Del gruppo facevano parte Primo Levi, Ludovico Belgioioso, Gianfranco Maris. Presto il memoriale, smontato, sarà riallestito a Firenze, per volontà del presidente della Regione Toscana e del Comune di Firenze. In Italia, e in particolare in Toscana, ci sarà così un altro luogo per capire e spiegare un tratto di storia europea e quello che ha riguardato l’Italia.

A marzo, infine, un gruppo di studenti del liceo scientifico grossetano, accompagnati da insegnanti e dalla Direttrice dell’ISGREC, sarà alla Maison d’Izieu, nel distretto di Lione, in Francia, luogo della memoria di una deportazione particolarmente dolorosa, quella dei bambini ebrei.




A 70 anni dalla liberazione di Auschwitz. Il convegno dell’Istoreco

AuschwitzUn’intera giornata di approfondita riflessione storiografica, rivolta in primis al mondo della scuola: è quanto propone l’Istoreco in vista del Settantesimo anniversario della liberazione di Auschwitz, per giovedì 15 gennaio, a partire dalle 9.30, presso la Sala Gorgona della Camera di Commercio di Livorno, Piazza del Municipio 48.

Il convegno, che vedrà al tavolo dei relatori docenti e ricercatori delle Università toscane, si inserisce nel quadro delle tre giornate di formazione e aggiornamento che l’Istituto di via dell’Ambrogiana ha organizzato in occasione delle ricorrenze di grande rilevanza storica e culturale che cadranno nel 2015: oltre alla fine della Seconda guerra mondiale, il 27 gennaio ricorre infatti la liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, mentre il 23 maggio il centenario dell’ingresso dell’Italia nella Grande Guerra. Considerata l’importanza dell’anniversario di Auschwitz, la rilevanza e l’alta specializzazione dei relatori rispetto al tema trattato, l’Istoreco ha deciso di aprire questa Giornata a tutto il pubblico, ai cittadini, agli amanti della storia, agli antifascisti, ai democratici in senso lato.

La giornata avrà inizio alle 9.30 con i saluti delle autorità, cui seguiranno i saluti di Guido Servi della Comunità ebraica di Livorno e di Gabriele Cantù, presidente dell’Istoreco Livorno. La prima relazione sarà affidata a Ugo Caffaz, antropologo, su L’esperienza della Regione Toscana con il treno della Memoria, seguiranno gli interventi di Ilaria Pavan, Scuola Normale di Pisa su Storia e storiografia italiana di fronte alla persecuzione fascista, di Elena Mazzini dell’Università di Firenze su L’antisemitismo cattolico davanti alle leggi razziali del fascismo. Le eredità di una lunga tradizione, di Catia Sonetti, direttore Istoresco su Riflessioni attorno ad un epistolario inedito: la famiglia Levi-Castelli dall’Italia all’Etiopia.

Dopo la pausa buffet, il convegno riprenderà alle 15 con l’intervento del ricercatore Enrico Acciai, su Sfollati ebrei da Livorno. Traiettorie, conflitti, solidarietà, seguiranno poi le relazioni di Barbara Armani, C.I.S.E. Università di Pisa su Gli ebrei italiani fra identità e nazione dall’unità al fascismo e di Catia Sonetti, direttore Istoreco su Una proposta didattica nel merito. A seguire, il dibattito.

Per gli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado è prevista l’autorizzazione alla partecipazione in orario di servizio e il rilascio di un attestato di partecipazione. La quota di iscrizione per i docenti è di 35 euro e comprende la cartellina con i materiali di approfondimento e il buffet. Per effettuare l’iscrizione è necessario compilare il modulo presente sul sito www.istorecolivorno.it