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Quaderni di Farestoria

Presentazione (di Roberto Barontini)

I ragazzi della Fortezza (di Samuele Bertinelli)

Colpevoli silenzi (di Stefeno Bucciarelli)

Pietre d’inciampo (di Bernhard Hauer)

Monsummano dall’occupazione tedesca alla liberazione, 1943 – 1944 (di Matteo Grasso)

Le parole sono pietre (di Umberto Terracini)

In ricordo di Teresa Mattei

Omaggio a Giovanni Michelucci, architetto pistoiese

Dal nostro archivio – Vauro Senesi

Destinazione Auschwitz: la fabbrica della morte (di Bernardo Ferretti)




Quaderni di Farestoria

Presentazione (di Roberto Barontini)

Sindaco di Pistoia – festa della Liberazione (di Samuele Bertinelli)

Alto Adige – Sudtirol tra nazionalismi, etnocentrismi e scelte di convivenza. Storia e presente di una provincia di confine. (di Giorgio Mezzalira)

Masiano e la cooperazione (di Pier Luigi Guastini)

Le parole sono pietre – Il discorso dell’infamia (di Franklin Delano Roosevelt)

Precisazione

La Resistenza in Norvegia (di Matteo Grasso)

Una strana tessera (dal nostro archivio)

L’angolo della Poesia.




Quaderni di Farestoria

Cupe vampe, la guerra aerea a Pistoia e la memoria dei bombardamenti

Prefazione (di Roberto Barontini) p. 5

Silvia Mauro – La storia in mostra: gli oggetti, i messaggeri della nostra memoria, p. 7

Enrico Bettazzi – Bombing Pistoia: gli obiettivi militari, p. 9

Filippo Mazzoni – La protezione antiaerea, p. 19

Chiara Martinelli – I rifugi antiaerei, il caso di Pistoia, p. 23

Francesca Perugi – Primo bombardamento aereo su Pistoia: i danni e le vittime, p. 29

Matteo Grasso – La mutazione della città: Pistoia si svuota, gli sfollati 1943-44, p. 37

Alice Vannucchi – I liberatori su Pistoia: Il bombardamento nella stampa e nelle memorie postume, p. 43

Stefano Bartolini – Vittime dei bombardamenti liberatori e della guerra fascista. La guerra aerea, la memoria e l’uso pubblico della storia, p. 51

Silvia Mauro – “Il dolore di uno era anche il dolore degli altri. Perfino le macerie erano di tutti”. La testimonianza della famiglia di Luigi e Clealia Giacomelli, p. 61




Quaderni di Farestoria

Prefazione (di Roberto Barontini), p. 5.

Associazione Novecento (a cura di), Severino Ferrari – L’ombra dietro il sole, la lezione di Severino Ferrari, p. 9

Severino Ferrari – Il dramma interiore di un paziente illustre delle Ville Sbertoli, p. 13

Sergio Beragnoli – Discorso tenuto in Sala Maggiore agli studenti il 24 gennaio 2014, p. 21

Giorgio Ducceschi – Prunetta. In questo paese il Reno è bambino, p. 23

Matteo Grasso – Occupazione e Resistenza in Danimarca, 1940-1945, p. 25

Maurizio Lazzari – Il brusio delle città. Leggere a Pistoia il saggio di Giandomenico Amendola, p. 33

Marcello Lucarelli – 1944. Ricordi di un’estate di guerra, p. 37

Filippo Mazzoni – La memoria della deportazione nello studio e nell’opera di Andrea Devoto, p. 51

Paolo Nesti – Conservare la Memoria, p. 57

Marco Palla – Ricordo di Ivan Tognarini, p. 61




Maitardi

Il nuovo numero della rivista dell’Istituto senese della Resistenza e dell’età contemporanea si presenta ai lettori con un numero di fine anno particolarmente ricco di contenuti.
Gli articoli di apertura sono dedicati a due testimonianze tratte da due diari, uno relativo alla Grande Guerra, di cui quest’anno ricorre il centesimo dal suo inizio, e l’altro alla Seconda Guerra Mondiale (il 2014 è il 70° della Liberazione di Siena), con particolare riferimento al tema dei bombardamenti alleati su Siena. Seguono un articolo a firma di Alessandro Orlandini che ci propone una interessante rassegna dei drappelloni dedicati alla Liberazione e la seconda parte dell’intervento di Stefano Ventura sull’antifascista poggibonsese Angelo Corsi, costretto al confino di Teora, nell’avellinese, dal regime fascista. Sempre sulle vicende che hanno interessato Poggibonsi negli anni ‘40, sono pubblicati alcuni passi delle memorie di Furio e Mario Bezzini, partigiani della Brigata Garibaldi – Divisione Spartaco Lavagnini.

La sezione fotografica, curata da Silvia Folchi, che propone immagini di Alessio Duranti su iniziative relative al periodo resistenziale, segna il passaggio tra la prima parte di questo MAITARDI, dedicata a vicende storiche del Novecento, e una seconda che si sofferma su temi di stringente attualità, come quelli sulla crisi greca e la nascita del movimento neonazista di Alba Dorata e sul testamento biologico. Su quest’ultimo argomento due sono gli articoli: il primo, una sintesi dell’incontro dell’ottobre 2013 organizzato dalla “So.crem” di Siena e dal Circolo Anpi d’Ateneo senese “Carlo Rosselli”, ed un secondo a firma di Mauro Barni.

Seguono poi due articoli più ‘interni’ all’Istituto quali quello di Paola Santucci che riflette sulla riuscitissima iniziativa del Sommer Camp, tenutasi questa estate a Casa Giubileo e una nota sulla pubblicazione Trekking Urbano, a cura dell’ISRSEC.

Conclude questo numero la stimolante recensione di Roberto Barzanti sul bel libro di Francesca Borri La guerra dentro, che propone una peculiare lettura della guerra siriana, non in linea con le ‘verità’ che ci propongono i media.

 




Il cofanetto dei ricordi

La piccola pubblicazione, nata dalla collaborazione del Centro Documentazione Donna per l’Assessorato delle Pari Opportunità di Figline e Incisa Valdarno e l’Istituto superiore G. Vasari di Figline, raccoglie le interviste a 5 donne del territorio di Figline Valdarno; nate dalla semplice domanda di ricordare a ruota libera, raccontare la propria vita davanti ad un caffè sul tavolo di cucina, sono state registrate e poi sbobinate cercando di mantenere il più possibile la caratteristiche del linguaggio delle protagoniste:
Bianca Bonechi (1914- vivente) Per quanto tempo possa passare non è possibile dimenticare il terrore e la disperazione che la guerra continua ancora a causare.  Lo sa bene Bianca Bonechi che ha visto cambiare la sua vita da un momento all’altro. Contando solo sulla sua famiglia e su una buona dose di fortuna ha dovuto affrontare prove molto difficili: ha assistito alla scomparsa di un mondo fino a poco tempo sicuro e ha perso tutto ciò che faticosamente aveva costruito. La storia di Bianca Bonechi è una storia di guerra, non di eroismo, ma di paura e umanità e per questo motivo è degna di essere raccontata e di non essere dimenticata.
Giuseppa Valentini (1924- 2012) e la figlia Silvana Casini (1953- vivente) Madre e figlia di due diverse generazioni, accomunate, però, dal lavoro. Giuseppina Valentini è passata dalla feudalità della piantagione di tabacco del Principe Corsini alla rivoluzione industriale del settore pellettiero del Valdarno; nel periodo del boom economico è nata Silvana che racconta dei primi passi dell’emancipazione della donna, ma anche delle difficoltà sempre presenti nel mondo lavorativo. Passano le generazioni, le guerre, le mentalità, ma per le donne i problemi sono sempre gli stessi.
Nada Giani (1928- 2013) É su due binari che si snoda la testimonianza di Nada Giani: la famiglia e l’impegno politico.La famiglia è la casa, i mestieri, la fatica dell’amministrazione domestica durante la guerra; l’impegno politico percorre tutta questa quotidianità per concludersi con l’attività sindacale in fabbrica, raccontata non tanto come programmatico impegno, quanto più come naturale sbocco di una vita vissuta nell’ottica della solidarietà sociale.
Renata Giachi (1918- 2013) Nata in una famiglia molto numerosa e anche molto religiosa, Renata Giachi conosce palmo a palmo ogni angolo di Figline e ricorda perfettamente tutte le persone che hanno attraversato la sua vita, nel bene e nel male. Anche nei momenti più difficili non ha mai abbandonato la speranza e ha sempre confidato in quella fede che in più di un’occasione l’ha salvata. È una vita di lavoro, ma anche di amore verso il marito e le figlie, sempre avvolta da un alone di fiaba dove la felicità arriva inaspettata e semplice.




L’altra figlia

14 luglio 1948: il segretario del PCi Palmiro Togliatti è ferito gravemente da un colpo di Pistola. In tutto il Paese viene proclamato lo sciopero generale: seguono incidenti e scontri che portano a morti feriti, incidenti e condanne. Anche il territorio di Montepulciano è coinvolto in due giornate intense di lotta in cui esplodono la rabbia e la paura di contadini, operai, donne e ragazzi.
Attraverso la testimonianza diretta dei diari e degli scritti di Candido Berti, il libro di Vania Berti racconta non solo gli avvenimenti di quei giorni, ma anche il clima di un’epoca e il pensiero di chi, negli anni dell’immediato dopoguerra fece del proprio credo politico un modus vivendi.
Nel diario della latitanza del protagonista e nella sua corrispondenza dal carcere con la famiglia (1948/1950) si trova il racconto di tutto questo. Alla storia d’amore di Candido e Anna fanno da sfondo in maniera imponente i fatti storici e gli ideali di quegli anni: la solidarietà, la volontà di andare avanti, la fiducia, l’affacciarsi alla vita politica delle donne, la passione vissuta con coerenza fino alle estreme conseguenze, come il sacrificio della famiglia e degli affetti in nome di un ideale.




Le stragi nazifasciste in Toscana. 1943-1945

Il volume censisce e commentate le fonti archivistiche tedesche sulle stragi compiute dalle forze di occupazione nel 1944 in Toscana. La documentazione passata in rassegna comprende le fonti militari relative l’attività dei comandi e delle unità impegnate nella repressione e conservate presso il Bundesarchiv e la Deutsche Dienststelle (WASt), ma anche i materiali fotografici delle Propagandakompanien e le carte relative alle indagini sui crimini di guerra in Toscana condotte dalle autorità giudiziarie della Repubblica federale tedesca nel dopoguerra. Nel suo saggio Carlo Gentile delinea infine un quadro generale dell’esercizio della violenza di guerra in Toscana, evidenziando l’importanza di approfondire lo studio dei perpetratori delle stragi in forma di biografie collettive di unità militari specifiche e di singoli esponenti di particolare rilievo per poter comprendere la “guerra ai civili”.