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Castelfiorentino: giugno 1944, quando i nazisti impiccarono Aladino Bartaloni

Aladino BartaloniIl doppio conflitto a fuoco a Collepatti (Dogana) tra partigiani e tedeschi (giugno 1944) provocò la morte di un partigiano (Mario Bustichini) e di un milite tedesco del 312° battaglione di artiglieria contraerea della Wermacht, che aveva posto il suo comando nella Villa dei Marchesi Pucci di Granaiolo.
Da questa sparatoria derivò nei giorni successivi la cattura e l’impiccagione di un giovane che lavorava alla fattoria di Coiano, Aladino Bartaloni. Oggi, grazie ad un lavoro certosino di ricerca di documenti e testimonianze (rimaste fino ad oggi inedite) l’intera vicenda assume contorni sempre più chiari nel volume di Nino Bini, Il Valdarno inferiore nel 1944 (Polistampa 2013) che sarà presentato da Elena Puliti domani pomeriggio (ore 17.00) alla Biblioteca “Vallesiana” di Castelfiorentino, in occasione della “Settimana della Cultura”.

Il libro – che si sofferma anche sugli episodi verificatisi a Castelfiorentino durante l’occupazione nazifascista – è di grande interesse poiché ricostruisce con l’ausilio di numerose foto e testimonianze le circostanze in cui maturò sia lo scontro tra partigiani e tedeschi che la successiva rappresaglia nei confronti di Bartaloni. Il tedesco ucciso, in particolare, si chiamava Hanno Schimanski: l’autore ha rintracciato addirittura una sua foto dell’epoca, immortalato tra due commilitoni poco prima dell’uccisione, oltre all’immagine della sua tomba, dopo la tumulazione avvenuta nel parco della Villa dei Marchesi Pucci.

Fra le testimonianze di rilievo figura – in particolare – quella del Parroco di Coiano, Don Demetrio Fioravanti (scomparso di recente), che incontrò Aladino Bartaloni prima della cattura e inutilmente cercò di convincerlo a non proseguire il suo cammino verso casa. Alla presentazione del volume, domani pomeriggio, parteciperà anche un nipote di Aladino Bartaloni.