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Giocavamo nella guerra, giocavamo alla guerra

Fino a domenica 17 novembre, presso la Biblioteca comunale Lazzerini, è allestita la mostra “Giocavamo nella guerra, giocavamo alla guerra”.

I bambini della Linea Gotica videro i propri genitori rastrellati o, nella migliore ipotesi, costretti a lavorare per creare la linea difensiva tedesca ma riuscirono, malgrado tutto, a continuare ad essere bambini, nella vita quotidiana, nel gioco di tutti i giorni. Il gioco quindi come mezzo di interazione, come aiuto nell’esorcizzare vicende improvvise e traumatiche. Il gioco di guerra anche per metabolizzare ciò che si è vissuto.

Questo progetto fotografico di Gianni Attalmi vuole essere una testimonianza per raccontare con ottica diversa gli ultimi avvenimenti della Seconda guerra mondiale in Italia, intorno e su quella Linea Gotica costruita per fermare gli Alleati. Filo di unione i soldatini di plastica, simbolo dei giochi di guerra, che in mano ai bambini diventano personaggi reali, veicoli dei loro sentimenti, paure e atti eroici. Per poi tornare ad essere semplicemente giocattoli, usati per combattere con la fantasia guerre impossibili dove nessuno si fa male per sempre.