Mar 2015
12
I Modigliani. Dal ghetto di Roma a Livorno

Nona conferenza del ciclo “ Frammenti Livornesi”

image_pdfimage_print

amedeo_modiglianiLa storia della famiglia di Amedeo Modigliani è molto meno conosciuta di quel che ci potremmo aspettare. Nessuno studioso infatti si è finora cimentato sul tema, se non per rintracciare quei presunti caratteri ereditari da cui sarebbe scaturita la tormentata personalità dell’artista livornese, tra i massimi del Novecento. Andrea Addobbati, ricercatore universitario e docente di Istituzioni di Storia Moderna di Pisa, giovedì 12 marzo alle ore 17 terrà invece ai Granai di Villa Mimbelli (via San Jacopo in Acquaviva,65) una conferenza sulla ricostruzione delle vicende familiari dell’artista. Intitolata “I Modigliani. Dal ghetto di Roma a Livorno”, la conferenza si inserisce nel ciclo Frammenti Livornesi, dedicato ad aspetti particolari, curiosi e accattivanti della storia della città, spesso sconosciuti.
La conferenza è ad ingresso gratuito.

Nell’intervento – spiega il relatore – si tenterà  un’operazione del tutto nuova: ricostruire le vicende della famiglia, e più in particolare del misconosciuto ramo paterno, mettendo tra parentesi il mito, e cercando quindi di dimenticare, almeno per un momento, che proprio da quella famiglia trasse i natali uno dei massimi artisti del Novecento. Ne risulterà uno spaccato vivace di storia dell’ebraismo italiano tra le due emancipazioni, e di partecipazione attiva alla costruzione nazionale. I Modigliani, una delle famiglie eminenti del ghetto di Roma, ebbero, infatti, un ruolo di un certo rilievo sia nelle vicende risorgimentali, dall’età napoleonica fino all’unificazione sabauda, passando per la repubblica romana; sia nella modernizzazione economica del Paese. Al tempo della seconda industrializzazione, quella del carbone e dell’acciaio, Emanuele di Abram Vita Modigliani, e poi il figlio Flaminio – padre di Modì – furono tra i pionieri dell’industria mineraria italiana, dall’Amiata al Sulcis alle montagne bergamasche, prima di essere spazzati via dalle tendenze monopolistiche del capitalismo di fine Ottocento.

  • (will not be published)
  • Chi sei?

  • Titolo del tuo contributo*


  • Iscriviti alla newsletter di ToscanaNovecento
  • Puoi usare codice html: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>