Giu 2014
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Il 70° anniversario della Liberazione di Torrita di Siena

Sulla liberazione di Torrita di Siena esiste anche uno "strano" equivoco, su cui ha fatto luce un libro promosso dall'Anpi nel 2012

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Torrita1La sezione Anpi e il Comune di Torrita di Siena organizzano un intensa giornata di eventi in occasione del 70° anniversario della liberazione del Comune avvenuta il 1 luglio 1944.

Questo il programma delle iniziative in programma a Torrita di Siena per il 29 giugno 2014:
ore 9 –  Giardini del Triangolo: partenza per il Cippo dei Caduti della Guerra di Liberazione in località Renellino. Commemorazione e deposizione di fiori.
ore 10 – Spostamento verso il Cippo dei Caduti della Guerra di Liberazione in località Pantano. Commemorazione e deposizione di fiori
ore 10.45 – Commemorazione da parte del Sindaco con deposizione di una corona di fiori al Monumento dei Caduti a Torrita di Siena
ore 11.15 – Collegiata SS. Costanzo e Martino– Santa Messa di commemorazione dei Caduti della Guerra di Liberazione
ore 16.30 – Piazza Matteotti. Rievocazione della Liberazione di Torrita avvenuta il 1° luglio 1944
ore 17.30 – Teatro degli Oscuri. Saluto del Sindaco – intervento dell’ANPI Provinciale – Consegna delle pergamene ai Sindaci eletti dal dopoguerra – Medaglia ricordo per il settantesimo della Liberazione di Torrita e della fondazione della sezione ANPI
ore 18.30 – Inaugurazione della Mostra documentaria presso i locali in Piazza Matteotti. La mostra resterà aperta fino al 6 luglio 2014

Per informazioni: anpitorrita@gmail.com

Lo “strano” equivoco sulla data della liberazione di Torrita
E’ interessante notare come sulla liberazione di Torrita esista un equivoco rispetto alla data della Liberazione, che, in diverse pubblicazioni viene indicata il 16 giugno 1944. Per quale motivo? La spiegazione la si ritrova nella pubblicazione di Giulio Fé, «La liberazione di Torrita», ANPI Sezione di Torrita di Siena, 2012

Torrita era considerata una retrovia importante dai tedeschi che nella fuga dalle forze alleate inglesi e americane consideravano il piccolo Comune un punto di appoggio e di rifornimento. Punti strategici, tristemente noti anche nella memoria collettiva, erano le Scuole elementari, in cui era insediato il comando militare tedesco con funzioni di polizia e in cui venivano interrogati e spesso torturati i sospetti antifascisti, e il Gioco del Pallone, dove stazionavano mezzi militari e fusti di benzina per i rifornimenti e dove avvenne il mitragliamento del 23 aprile 1944 nel quale perse la vita la torritese, Ester Fierli. La barbarie nazista raggiunse l’apice nei mesi di maggio-giugno 1944 portando all’arresto e alla morte di civili e partigiani. Alcuni di questi episodi sono commemorati nei cippi situati a Renellino e Pantano, che rendono omaggio alle vittime dei crimini più efferati compiuti in quei giorni dai nazifascisti.

Sotto l’infuriare della ritirata tedesca e dopo la fuga del commissario prefettizio, il 16 giugno 1944 Giovanni Maria Guasparri (cui di recente l’Amministrazione Comunale ha intitolato i Giardini del Triangolo), ex segretario comunale e storico locale, convocò una riunione popolare, a seguito della quale venne nominato un Comitato popolare provvisorio per provvedere all’amministrazione del Comune, ormai privo di qualsiasi guida rappresentativa. Per la sua cornice istituzionale, alla riunione convocata da Guasparri, registrata nei verbali del Comune, viene erroneamente
fatta risalire la data della liberazione di Torrita. In realtà, il Comitato non venne mai riconosciuto né sostenuto dalla popolazione anche perché esso–simbolo della continuità con il notabilato liberale e con la casta fascista – non mise mai in discussione la presenza violenta e autoritaria dei tedeschi.

Il 1° luglio 1944 Torrita è liberata. Torrita rimase dunque priva di qualsiasi potere rappresentativo e legittimato dalla popolazione fino a quando nella notte del 30 giugno 1944 i partigiani della 3° banda del raggruppamento patrioti “Monte Amiata”, comandati dall’allievo ufficiale Francesco Tiezzi “Sole”, entrarono a Torrita. Avendo preceduto di alcune ore gli alleati, il 1 luglio 1944 i partigiani della “Mencattelli” entrarono in Piazza Matteotti salutati da un’ondata di fazzoletti rossi. Il CLN incaricò Antonino Salemi di rivestire la carica di Sindaco. La prima giunta sarebbe stata composta inoltre da Guido Malacarne, Augusto Casagni, Enzo Nizza, Francesco Tiezzi. A questa nuova classe dirigente, che aveva combattuto per la
democrazia e la libertà, sarebbe spettato l’alto compito di amministrare Torrita liberata.

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