Mag 2024
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Il PCdI a Pistoia e provincia. Presentazione.

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Venerdì 17 maggio alle ore 21.00 al Circolo Garibaldi, Corso Gramsci 22.

Nell’ anno 2021 è stato ricordato il centenario della nascita del PCd’I. Importante e storico avvenimento celebrato in vari modi dalle forze politiche che ancora oggi si considerano gli eredi di questo Partito. Numerose associazioni culturali e istituti storici hanno promosso convegni di studio e organizzato iniziative. A Pistoia e provincia nessuno però ha pensato ad esaminare, il vissuto degli iscritti e dei militanti comunisti. Con questo lavoro, sono state redatte 285 biografie dettagliate e 418 note biografiche di persone che hanno svolto attività politica nel territorio della provincia di Pistoia, prima e dopo l’avvento del fascismo. Quasi tutte erano controllate e schedate dal regime. Molte sono state costrette a cambiare luogo di residenza o emigrare all’estero. Alcune riuscirono a eludere le strette maglie della polizia fascista riuscendo a svolgere una pur minima attività politica clandestina. Nello scrivere la storia e le biografie di questi uomini, compare un denominatore comune: l’assoluta dedizione al partito portata fino alle estreme conseguenze, in alcuni casi anche a prezzo della loro vita, coinvolgendo in molti casi anche i componenti famigliari, che a loro volta finirono per essere vessati e schedati. Con la caduta del regime e l’occupazione nazista dell’Italia, quasi tutti furono protagonisti nella lotta di liberazione. Successivamente, in silenzio e sacrificando il proprio tempo libero, furono in prima fila nelle lotte, più che per una rivoluzione, per conquistare e mantenere nel paese un sistema democratico costituzionale. Anche questi obbiettivi ebbero un alto prezzo, con discriminazioni sui luoghi di lavoro e pesanti tributi di vite umane. Si distinsero, quando eletti nelle amministrazioni locali, per onestà e impegno civile al servizio dei cittadini. Alcuni furono eletti al Parlamento. Con il loro spirito di sacrificio hanno contribuito a migliorare le condizioni di vita delle classi lavoratrici. Dobbiamo a loro se l’Italia, dove il Partito comunista era tra i più forti dell’Occidente, è diventato uno Stato migliore dove vivere, al pari degli altri stati dell’Europa occidentale.

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