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“La parola a Enrico. Incontri con Berlinguer a Livorno”, la presentazione del libro

COPERTINA-BERLINGUER-270x265Venerdì 4 luglio, alle ore 19, secondo appuntamento nel giardino di Villa Maria (ingresso da Via Calzabigi e da via Redi) con “La Bella Estate”, il ciclo di incontri con autori livornesi a cura del Comune di Livorno (Biblioteca Labronica “F.D. Guerrazzi”) in collaborazione con la casa Editrice Erasmo e Coop. Itinera. Venerdì sarà presentato il libro “La parola a Enrico. Incontri con Berlinguer a Livorno” curato da Maurizio Mini, Mauro Nocchi e Mario Baglini.

A trenta anni dalla morte di Enrico Berlinguer, vengono pubblicati i quattro discorsi tenuti a Livorno in occasioni distinte: da segretario della FGCI nel 1950, da vicesegretario nel 1972 e da segretario generale del partito nel 1975 e nel 1979.

“…. la pubblicazione di quei quattro discorsi non vuole essere solo un omaggio a un leader tra i più importanti e popolari della storia recente d’Italia, né soltanto l’occasione per rievocare pagine drammatiche e decisive della storia nazionale troppo abbandonata alla memoria labile e provvisoria di coloro che le vissero; vuole anche essere un contributo alla conoscenza dei processi dai quali derivano le condizioni del nostro tempo e del nostro paese; un tentativo di riannodare il filo del rapporto tra presente e passato, nella consapevolezza delle difficoltà ma anche dell’assoluta necessità di una simile operazione specialmente per chi ha vissuto quegli anni e che vivono però i drammi del nostro mondo attuale.” (dall’introduzione di Mario Baglini).

Il volume è corredato di numerose foto e contiene ricordi e testimonianze di militanti che ebbero la possibilità di conoscere personalmente il segretario del PCI o che vissero esperienze politiche significative dagli anni ’50 fino al 1979: dalla presenza di Berlinguer negli anni ’50 a Livorno alla manifestazione in piazza della Repubblica con il segretario del Partito Comunista Spagnolo, Santiago Carrillo, che fu clandestino a Livorno sotto la dittatura franchista, ma anche le vacanze elbane che videro i comunisti di Livorno impegnarsi nell’ospitalità e nella scorta del segretario del PCI che negli anni ’70 era un obiettivo sensibile per i terroristi.