Lug Set
29-03
Una mostra per Emanuele Bettini a 100 anni dalla nascita

Opera di Bettini in mostra
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Il Comune di Vernio e la Fondazione CDSE ricordano, a cento anni dalla nascita, il pittore Emanuele Bettini e l’universo sognante delle sue opere con una mostra antologica  all’Oratorio e a Palazzo Bardi di San Quirico. L’esposizione, dal titolo “Umanità e Sogno – fantasie di forme e colori nell’arte di Emanuele Bettini” sarà inaugurata sabato 29 luglio, alle 17.30, e sarà visitabile, ad ingresso gratuito, fino a domenica 3 settembre. Si tratta dell’appuntamento tradizionale dell’estate che vede il Comune impegnato nella valorizzazione dell’arte moderna e della cultura locale.

In mostra oltre 50 dipinti appartenenti alla famiglia di Bettini che narrano il percorso del pittore.
Uomo franco e a volte “scomodo”, Bettini ha rivestito il ruolo di animatore culturale della Prato del ‘900. Ha scritto poesie, racconti, opere teatrali, ma anche articoli per La Nazione e La Repubblica, ha promosso mostre d’arte nelle fabbriche, nelle strade e nei quartieri, ha scoperto e incoraggiato tanti giovani talenti e, insieme a Burattin, Saetti, Breddo, si inserisce fra gli innovatori pratesi collegati in vario modo con le correnti più feconde del Novecento artistico italiano. «Quei grandi mostri che popolano i quadri di Emanuele Bettini, non sono nati per farci paura, semmai per farci riflettere sui mali del mondo – scriveva Franco Riccomini –. Sono deformazioni ironiche dei fatti della nostra vita eseguite da un anticonformista abituato da sempre a osservare criticamente i fatti importanti della nostra esistenza».
Sono molti gli artisti fonte d’ispirazione per Bettini: il surrealismo di Mirò, il futurismo di Balla, che l’artista ha conosciuto e al quale è stato legato da stima e amicizia, i triangoli facciali di Massimo Campigli e i volti ovaleggianti di Modigliani, fino ai voli incantati alla Chagall. Le sue rappresentazioni sono talvolta amare e grottesche talvolta surreali e popolate da personaggi creativi e colorati, ma sempre ironiche.
A corredo dell’esposizione – a Montepiano – c’è anche la video installazione che ricorda Francesco Bettini, zio di Emanuele, che ebbe grande influenza sulla sua formazione. Francesco scrisse due guide storico-topografiche su Montepiano con richiami alla Valle del Bisenzio, che raccontano i riti della villeggiatura alla fine dell’Ottocento, quando Montepiano era tra le mete preferite della nobiltà fiorentina.

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